2020-03-09
Le merci circolano, i camionisti forse. I trasportatori non sanno che fare
Code all'esterno di un supermercato in provincia di Milano (Ansa)
In serata la Protezione civile «libera» i trasporti. Ma per le aziende della logistica gli autisti che attraversano la zona rossa rischiano la quarantena. Alitalia sospende i voli su Malpensa. Garantiti i rifornimenti ai negozi.Ma le merci possono muoversi nelle zone «blindate»? Camion e mezzi potranno spostarsi sia dentro i confini sia fuori? L'attività delle imprese manifatturiere, la logistica, la distribuzione, dipendono dalle risposte a queste domande. Dubbi su questioni strategiche e operative per le imprese che il decreto annunciato da Giuseppe Conte nella notte tra sabato e domenica non ha chiarito. Tanto da richiedere la diffusione di una scarna nota esplicativa del Dpcm pubblicata sul sito del governo: «Le merci possono entrare e uscire dai territori interessati. Il trasporto delle merci è considerato come un'esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può quindi entrare e uscire dai territori interessati e spostarsi all'interno degli stessi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci», si legge nella nota pubblicata sul sito del governo. E confermata in serata da un'ordinanza esplicativa della Protezione civile.I prodotti agroalimentari possono entrare e uscire dai territori sottoposti alle misure del decreto sul coronavirus in vigore da ieri «considerando che l'attività degli operatori addetti al trasporto è un'esigenza lavorativa», ha poi chiarito nel pomeriggio il ministero delle Politiche agricole. Mentre il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, ha annunciato che entro la serata sarebbero state emanate linee guida sul trasporto e la movimentazione delle merci. Nel frattempo, però, sul fronte dello spostamento delle persone, Alitalia ha annunciato che da oggi verrà sospesa l'attività su Milano Malpensa dopo l'arrivo del volo da New York AZ605, con atterraggio previsto alle 10.40.In attesa di una voce chiara da Roma, ieri è stato tutto un susseguirsi di rassicurazioni da parte di regioni e associazioni. Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervistato a SkyTg24, ha detto che Conte gli ha garantito che non ci sono limiti né alla circolazione delle merci né dei dipendenti, «anche perché a quel punto tanto valeva dire che chiudevamo le aziende. Mettere le aziende nelle condizioni di produrre un prodotto e non lasciarlo portare al cliente... è inutile farglielo produrre». Già attorno all'ora di pranzo, in un tweet, anche Assolombarda ha chiarito che non ci sarà alcun blocco ad attività produttive e lavorative né a trasporti e circolazione delle merci. Secondo le prime indicazione che Confindustria ha ricevuto dal governo, «nel termine “comprovate" vanno intese le «attività non ovviabili ricorrendo a lavoro agile, e che richiedono la presenza dei lavoratori sul luogo di lavoro e, in questo caso, con l'adozione da parte delle imprese delle misure di cautela e prevenzione». Coldiretti ha assicurato che i rifornimenti alimentari sono garantiti in tutte le aree del Paese nei mercati e nei supermercati dove occorre «evitare inutili accaparramenti che favoriscono solo le speculazioni». E per ora un colosso come Esselunga non ha registrato alcun problema di approvvigionamento, di logistica o di magazzino. Le consegne online invece sono ingolfate: c'è quasi una settimana d'attesa con la prima fascia libera solo venerdì notte, ma «era inevitabile con le consegne gratuite per gli over 65 in tutta Italia», fanno sapere dal gruppo.Intanto, il Freight leaders council, l'associazione che riunisce i maggiori player della logistica nazionale, sottolinea come «tra gli aspetti più critici da tenere in considerazione» dopo le misure contro il coronavirus varate dal governo «c'è l'eventuale quarantena degli autisti che attraversano i confini della zona rossa: se non si elabora un protocollo che eviti questa misura di prevenzione, l'autotrasporto tra pochi giorni non avrà più autisti disponibili. Serve chiarire quali misure adottare affinché gli autisti dei mezzi di trasporto adibiti al ritiro e alla consegna delle merci possano operare in sicurezza, riducendo al minimo il contatto fisico, secondo le indicazioni fornite da Oms e ministero della Salute». C'è poi il problema di garantire la sicurezza degli impianti produttivi: il fermo prolungato di uno stabilimento avrebbe effetti pesanti su qualsiasi azienda. «Le nostre industrie hanno diffuso ai dipendenti linee guida di prevenzione rigorose, coerenti con le disposizioni delle istituzioni», spiega Ivo Ferrario, direttore relazioni esterne di Centromarca. «L'obiettivo è tutelare al massimo i lavoratori e mantenere in regime di massima sicurezza gli impianti. Tutto avviene nel rispetto delle leggi, che attualmente però non consentono, all'ingresso negli impianti, l'utilizzo degli scanner per la rilevazione della febbre sui dipendenti. La privacy è sacra, ma forse si dovrebbe considerare che siamo in una situazione di emergenza nazionale e quindi riflettere almeno su una deroga temporanea».