2020-06-25
Le intercettazioni Legnini-PopBari saranno depositate entro l’estate
La Procura accelera. Nei brogliacci anche la questione della nomina di Anna Maria Tosto.Le intercettazioni tra l'ex vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, Giovanni Legnini, e l'ex condirettore della Banca popolare di Bari, Gianluca Jacobini, potrebbero essere depositate già prima, o subito dopo, la sospensione estiva del lavoro dei tribunali e allora sarà possibile avere piena cognizione dei rapporti tra il politico del Pd e il manager finito agli arresti domiciliari. Ieri Legnini ha ribadito con noi di non aver avuto nessun ruolo nella vittoria della Bpb nella gara per la gestione della Tesoreria del Csm.Le indagini ancora coperte da segreto si avviano verso la conclusione ed entro la fine del mese prossimo dovrebbero essere depositati tutti gli atti relativo al crac da due miliardi della Pop Bari, dove Jacobini, attualmente agli arresti domiciliari, è accusato di falso in bilancio, falso in prospetto e ostacolo alla vigilanza. Il procuratore aggiunto Roberto Rossi e i sostituti Lidia Giorgio, Savina Toscani e Federico Perrone per le imputazioni per cui gli indagati sono stati sottoposti a misure cautelari sono già comparsi davanti al giudice per una prima udienza, in attesa della prossima prevista per metà luglio. La Procura sta lavorando ancora sulle imputazioni che non sono state accolte dal gip e su altre contestazioni ed è in attesa di inviare il 415 bis. Esiste quindi materiale investigativo non ancora ostensibile e tra questi atti coperti ancora da segreto ci sono pure le telefonate tra Jacobini e Legnini, considerate dagli inquirenti un argomento sensibile. L'unica informazione che siamo riusciti a ottenere è che quando ci sarà l'avviso di conclusione indagini verranno depositati tutti gli atti e anche parte di quelle conversazioni. Nei brogliacci è entrata pure la questione della nomina del procuratore generale Anna Maria Tosto (notizia che nessuno ha smentito), dal momento che Jacobini se ne sarebbe preso i meriti con almeno un interlocutore, sostenendo di averla sponsorizzata attraverso Legnini, anche se l'ex vice capo del parlamentino dei giudici ci ha assicurato che se Jacobini avesse affermato una cosa del genere, ci troveremmo di fronte a una millanteria.Ieri con La Verità Legnini ha dichiarato che il bando di gara per la tesoreria del Csm venne pubblicato ad agosto perché gli uffici avevano fatto scadere il contratto. Ieri il segretario generale Paola Piraccini con noi ha precisato: «Assolutamente no. Forse non lo ricorda il vicepresidente, perché quella gara scadeva a dicembre. Ma visto che si doveva fare una gara europea e che per questo tipo di procedure ci vogliono sei mesi di gestione abbiamo iniziato le pratiche in estate. Comunque non è vero che la gara si sia fatta è fatta in agosto, visto che il termine per la presentazione delle offerte era il 16 settembre». Contestiamo che sulla Gazzetta Ufficiale del 7 agosto 2015 si leggeva che il termine per la ricezione delle domande di partecipazione era il 16 agosto e allora dall'ufficio contratti del Csm ci viene recapitata questa risposta: «Si constata che l'avviso di cui al link da lei condiviso, riporta una data diversa da quella indicata da questa stazione appaltante al momento della richiesta di pubblicazione. Sulla Gazzetta dell'Unione europea è stato pubblicato il testo esatto; tutti gli interessati hanno potuto avere la corretta informazione». La Piraccini ha, infine, negato di aver subito pressioni o di aver conosciuto gli Jacobini in vista della gara, magari attraverso Legnini: «Non scherziamo» ha tagliato corto la signora che ha giurato di non aver «mai avuto rapporti con alcuno dei partecipanti alle gare del Csm».
Il giubileo Lgbt a Roma del settembre 2025 (Ansa)
Mario Venditti. Nel riquadro, da sinistra, Francesco Melosu e Antonio Scoppetta (Ansa)