Le elezioni nel Nagorno Karabakh come garanzia per la pace e la sicurezza nella regione

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Le elezioni nel Nagorno Karabakh come garanzia per la pace e la sicurezza nella regione
Dominika Zarzycka/NurPhoto via Getty Images
È passato meno di un mese dalle elezioni presidenziali e parlamentari che si sono svolte nel Nagorno Karabakh (storicamente e ufficialmente conosciuto come Artsakh). Elezioni, che hanno messo in evidenza, ancora una volta, la volontà del popolo del Nagorno Karabakh di instaurare uno Stato basato sui principi della democrazia e della protezione dei diritti dell'uomo.
L’Unione di pace di Ursula più disunita che mai
Antonio Costa, Roberta Metsola e Ursula von der Leyen (Ansa)
Ursula von der Leyen e Antonio Costa spacciano il riarmo per un’iniziativa gandhiana. Nascondendo un gigantesco problema politico: gli Stati devono accettare alla cieca piani militari sconosciuti, finanziati con nuovo debito e a tutto vantaggio dell’industria franco-tedesca.
Il triangolo Parigi-Berlino-Varsavia ora ha il quarto incomodo: Londra
Friedrich Merz e Donald Tusk (Ansa)
Tusk plaude al riarmo del vicino, ma l’intesa con Merz arranca: la Germania considera prioritario l’asse con i francesi. Nel gruppo di Weimar si insinueranno Regno Unito e nordici. Con i mediterranei ai margini.
Starmer firma la prima intesa e indica una via. La Commissione però insiste colpendo i simboli americani come whisky e Suv.
Elkann lascia a casa 1.000 lavoratori
John Elkann (Ansa)
Dopo gli esuberi di Pomigliano e Melfi, Stellantis ha siglato un accordo per le uscite incentivate di 200 dipendenti di Termoli. Il sito che doveva dar vita alla gigafactory.
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