2020-08-03
Colpa dei migranti 1 contagio su 4
Il ministro Francesco Boccia tenta di difendere i migranti ma alla fine è costretto ad ammettere che il 25% dei contagi lo importano proprio loro.Ogni volta che apre bocca, Francesco Boccia combina guai. Gli italiani ancora lo ricordano durante le conferenze stampa dell'emergenza Covid, quando, non sapendo bene che cosa dire, per ironizzare sulle regioni che, lamentando la qualità delle mascherine acquistate dal governo le avevano definite di carta igienica, si presentò sghignazzando con una di quelle contestate appese a un orecchio. Una pagliacciata che non teneva conto della gravità del momento. Seguirono proteste, anche nella sua stessa maggioranza, e pubbliche scuse, ma la gaffe non indusse il ministro degli Affari regionali a una maggiore cautela prima di presentarsi davanti ai giornalisti. Passata qualche settimana, quando si cominciava a parlare di allentare il lockdown e di restituire agli italiani la libertà di movimento, Boccia se ne uscì con l'idea dei 60.000 assistenti civici, una specie di corpo paramilitare e parasanitario che avrebbe dovuto battere a tappeto le spiagge per controllare che i bagnanti indossassero la mascherina. Accolta dalle critiche di chi non comprendeva quale ruolo e autorità avessero questi assistenti dei bagnini, la guardia agli ordini del ministro sparì in fetta nel silenzio e, soprattutto, nel ridicolo. Di Boccia si ricorda anche quando in tv spiegò che gli F35, cioè gli aerei militari detestati dai grillini, avrebbero potuto essere impiegati anche come elicotteri nei servizi antincendio, mirabile esempio di un politico che non sa quel che dice.Tuttavia ieri il ministro degli Affari regionali si è superato. Parlando di migranti, l'onorevole del Pd ha voluto lanciare un segnale tranquillizzante e per spiegare che non c'è d'aver paura, perché il coronavirus non viaggia sui barconi ma in prima classe (come sostiene l'epidemiologo Pierluigi Lopalco, che infatti si candida con il Pd in Puglia), in un'intervista ha detto che solo un contagiato su quattro è extracomunitario. Secondo il noto scienziato che guida gli Affari regionali la percentuale dovrebbe dunque indurre gli italiani a non avere timori nei confronti dei profughi. Peccato che nel tentativo di giustificare l'accoglienza indiscriminata degli stranieri, Boccia abbia di fatto confermato tutte le preoccupazioni di chi ritiene che l'immigrazione sia fonte di contagio. Già, perché se il 25% dei nuovi malati è extracomunitario, appare evidente la sproporzione con gli italiani, che non sono poche centinaia di migliaia di persone come i nuovi arrivati ma 60 milioni, giustificando dunque l'allarme.Chiunque, con un po' di esperienza politica, si sarebbe tenuto alla larga da certi confronti. Chiunque, ma non Francesco Boccia, il quale molto probabilmente ha pensato bene di sfoderare il suo master in economia e commercio alla Bocconi per giustificare l'ingiustificabile. Chissà perché il pasdaran dell'accoglienza non va a spiegare le sue teorie a Treviso, dove l'aumento dei casi di coronavirus è tutto d'importazione. In una caserma trasformata in centro di accoglienza, di profughi positivi al Covid infatti ne hanno trovati 133, scatenando le paure in tutta la regione. Luca Zaia, governatore del Veneto, ha chiesto l'immediata chiusura della struttura e forse, prima di minimizzare i pericoli, sarebbe opportuno rispondergli visto che rappresenta un pezzo importante del Paese.Luca Ricolfi, che certo non può essere definito un militante leghista, visto che proviene dalla stessa parrocchia politica del ministro Boccia, in un commento pubblicato sul Messaggero ieri ha messo in fila cifre e percentuali con maggior competenza di quanto dimostri il ministro degli Affari regionali. Risultato, il sociologo torinese ha spiegato che si sta affrontando il tema dell'epidemia e dell'immigrazione facendosi «guidare dalle preoccupazioni ideologiche anziché dall'imperativo di tutelare la salute dei cittadini». Ricolfi ricorda i focolai scoppiati negli ultimi 30 giorni nelle comunità straniere e le percentuali di positivi fra i migranti sbarcati dall'Africa. «Abbiamo (giustamente) introdotto l'obbligo di quarantena per gli ingressi dalla Romania, il cui numero degli infetti è 15 volte quello dell'Italia», scrive Ricolfi, «ma sembriamo ignorare che la percentuale media di positivi fra gli sbarcati (nei casi in cui sono stati effettuati e comunicati i risultati dei test) è del 19,1%, tra 50 e 100 volte chi proviene dalla Romania».Nel governo Conte, Francesco Boccia è un ministro senza portafoglio. Ma a quanto pare a mancargli non sono solo i soldi ma anche molto altro. In particolare, oltre alla competenza, non ha neppure il buon senso di non parlare a vanvera.
Nucleare sì, nucleare no? Ne parliamo con Giovanni Brussato, ingegnere esperto di energia e materiali critici che ci spiega come il nucleare risolverebbe tutti i problemi dell'approvvigionamento energetico. Ma adesso serve la volontà politica per ripartire.
Ecco #EdicolaVerità, la rassegna stampa podcast del 18 settembre con Carlo Cambi