2019-11-14
L’assessore di Napoli insulta gli israeliani «Assassini e nazisti». Ma la sinistra tace
Eleonora de Majo, neonominata alla Cultura da Luigi De Magistris, è leader dei centri sociali. Sconcerto della Comunità ebraica.Chi lo sa, se la commissione «contro l'odio», istituita dal Senato su proposta della senatrice a vita Liliana Segre, si occuperà mai dell'incredibile caso esploso ieri a Napoli. Chi lo sa se i soloni di sinistra, che da settimane stanno sbraitando contro il centrodestra, per essersi astenuto sulla istituzione della commissione, diranno mezza parola su questa vicenda. Scommettiamo di no, per un motivo molto semplice: protagonista è un sindaco di sinistra, Luigi De Magistris. Eppure, il nuovo assessore alla Cultura del Comune di Napoli, nominato l'altro ieri nell'ambito dell'ennesimo rimpasto di giunta, di posizioni molto radicali su Israele ne ha prese eccome.Parliamo di Eleonora de Majo, leader dei centri sociali partenopei, eletta quattro anni fa consigliere comunale nella lista Dema, proprio quella di De Magistris, e promossa l'altro ieri assessore dal sindaco di Napoli. La de Majo, nel 2015, finì sulla graticola mediatica per dei post pubblicati su Facebook nei quali attaccava in maniera violentissima Israele: «Abbiamo sempre detto», affermava la de Majo, «che il sionismo è nazismo, e che i metodi di violenza efferata utilizzati dagli israeliani contro i palestinesi ricordano quelli che negli anni Quaranta portarono alla morte di 4 milioni di ebrei. Mai avremmo pensato però che la follia sionista potesse costruire da sola i ponti di questa continuità. Siete dei porci», aggiungeva la de Majo, «accecati dall'odio, negazionisti e traditori finanche della vostra stessa tragedia. Che schifo». Subissata di critiche, la de Majo rincarò la dose: «L'ho scritto allora», affermò in un altro post su Facebook, «e lo penso oggi. Israele stato assassino. Maledetti sionisti stalker, giù le mani dalla mia bacheca».Immaginate soltanto per un attimo se a scrivere queste frasi fosse stato un assessore di un partito di centrodestra di una grande città d'Italia governata dalla coalizione dei moderati: sarebbe venuto giù il mondo, cari lettori. Sarebbe scoppiato un vero e proprio inferno. Si sarebbe mobilitata tutta la sinistra, i media avrebbero fatto dirette e speciali, possiamo azzardare che sarebbe intervenuto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Siamo certi che l'assessore sarebbe stato defenestrato nel giro di 24 ore. Invece, ieri, nonostante la notizia abbia fatto il giro dei Tg nazionali, nessuno da sinistra ha fatto sentire la propria voce. Niente di niente. Zero totale. Silenzio che non è sfuggito al leader leghista Matteo Salvini: «A Napoli è appena stata nominata assessore alla cultura una signorina dei centri sociali che ritiene che Israele sia un Paese nazista. Quindi probabilmente il problema dell'antisemitismo sta più a sinistra che altrove», ha detto parlando a Firenze.E pure la Comunità ebraica di Napoli ha diffuso un comunicato molto duro: «La Comunità ebraica di Napoli», recita la nota, «esprime il proprio sconcerto e preoccupazione nell'apprendere della nomina ad assessore alla Cultura e al turismo del Comune di Napoli della consigliera comunale Eleonora de Majo che, nel recente passato, aveva affermato che il “sionismo è nazismo", paragonato l'allora premier israeliano Netanyahu a Hitler, definito il governo israeliano “un manipolo di assassini" e gli israeliani “porci, accecati dall'odio, negazionisti e traditori finanche della vostra stessa tragedia", riducendo il numero degli ebrei assassinati nella Shoà a 4 milioni».«La Comunità», prosegue la nota, «ritiene estremamente discutibile l'attribuzione di un assessorato tanto importante quale quello alla Cultura e al turismo a chi ha espresso giudizi tanto superficiali quanto offensivi. In un momento storico caratterizzato dal risorgere dell'antisemitismo e nelle stesse ore in cui metà degli israeliani è bloccata nei rifugi per l'attacco missilistico che da Gaza punta a colpire indiscriminatamente la popolazione civile di Israele», conclude il comunicato, «la nomina della consigliera de Majo appare un atto inopportuno e tale da non favorire il dialogo interculturale e l'impegno per la pace».La de Majo ha risposto a sua volta con una nota: «Essere radicalmente critici verso l'apartheid che lo stato di Israele pratica nei confronti del popolo palestinese», scrive il neoassessore alla Cultura di Napoli, «non ha nulla a che fare con l'antisemitismo. Nello specifico questa, che periodicamente mi riguarda, è una polemica strumentale e fuori luogo che si riferisce al commento a una dichiarazione in cui Netanyahu, nel lontano ottobre 2015, dichiarò all'assemblea delle nazioni unite che “Hitler non voleva sterminare gli ebrei ma solo espellerli", dichiarazione che poi fu costretto a ritrattare. Intanto piuttosto che rispondere a una polemica di quattro anni fa, vorrei mettermi a lavorare per la mia città», ha risposto la de Majo, «a testa bassa e pancia a terra». Testa e pancia a parte, il caso è destinato ad avere risvolti inevitabili, considerato che in queste settimane la questione dell'antisemitismo è stata usata come una clava dalla sinistra contro il centrodestra. Lo stesso De Magistris, pochi giorni fa, affermava: «Napoli starà sempre con Liliana Segre e con i martiri di quella stagione buia e orrenda della storia moderna».
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