2024-12-27
La Spagna ci dava lezioni di umanità. Ora batte i record di morti in mare
Madrid contestata dalle Ong: «Oltre 10.000 migranti annegati, specie alle Canarie».«Si sa che la gente dà buoni consiglio sentendosi come Gesù nel tempio», cantava Fabrizio De André nella celebre Bocca di Rosa, «si sa che la gente dà buoni consiglio se non può più dare il cattivo esempio». Versi che potrebbero essere scolpiti nella pietra e che, oggi, descrivono molto bene l’atteggiamento di molte cancellerie occidentali nei confronti dell’immigrazione. Finché si trattava di attaccare Giorgia Meloni e il suo governo erano tutti bravi a pontificare sui diritti umani. «Vigileremo su rispetto diritti e libertà», affermava oltre due anni fa Laurence Boone, allora ministro per gli Affari europei del governo francese, all’insediamento del governo di centrodestra. Eppure, gli esecutivi socialisti non appaiono molto più virtuosi quando in gioco c’è il loro Paese.Un esempio in tal senso è la Spagna. Nel 2024, secondo quanto denuncia in un rapporto l’Ong spagnola Caminando Fronteras, almeno 10.400 migranti sono morti o sono dati per dispersi nel Mediterraneo cercando di raggiungere la penisola iberica. I dati riguardano in particolare l’arcipelago atlantico delle Canarie, che hanno conosciuto un incremento del 58% di traffico rispetto all’anno precedente (un segno che, forse, la politica di deterrenza messa in campo dal governo italiano ha iniziato a dare i suoi frutti). Il bilancio, esito di una rilevazione che abbraccia il periodo dal primo gennaio al 15 dicembre, è tragico: fra le vittime, 421 sono donne e ben 1.538 bambini o adolescenti. «Le cifre mettono in evidenza un grave fallimento del sistema di salvataggio e di tutela», ha dichiarato Helena Maleno, coordinatrice del rapporto, la quale ha parlato di «tragedia inammissibile». Secondo il documento dell’Organizzazione non governativa, i migranti morti o scomparsi provenivano da 28 Paesi, in maggioranza dall’Africa ma anche da Iraq e Pakistan. Nel frattempo il governo di Madrid riporta, fra gennaio e metà dicembre, 60.216 migranti sbarcati nell’arcipelago spagnolo nell’Atlantico, con un incremento del 14,5% rispetto ai 52.591 dell’intero 2023. I numeri - drammatici - destano particolare attenzione a pochi giorni dall’assoluzione di Matteo Salvini nel processo Open Arms. Il segretario della Lega, quando era ministro dell’Interno durante il governo gialloverde, aveva attuato una politica che, per quanto legittimamente discutibile, poggiava su alcuni solidi pilastri: contrasto all’immigrazione clandestina al fine sia di non saturare il Paese di persone che, stante la condizione del mercato del lavoro, non potevano essere integrate dignitosamente sia, per un effetto di deterrenza, diminuire le morti nel Mediterraneo. I numeri gli avevano dato ragione, ma il voltafaccia dei grillini al Senato, e l’azione della magistratura avevano consentito un’azione giudiziaria a suo carico. A fronte di questa esperienza, il governo di centrodestra ha provato a intraprendere una strada diversa, in primo luogo attraverso accordi con i Paesi di origine. Senza seppellire, però, la via della deterrenza, filone entro cui rientra a pieno titolo il progetto dell’Albania: esso chiaramente non può, da solo, risolvere il problema dell’immigrazione, ma può comunque fungere da disincentivo rispetto a chi crede di poter facilmente raggiungere l’Europa. Il dirottamento delle rotte verso la Spagna, tuttavia, dimostra due tesi sostenute dal governo italiano: la prima è che, in ultima analisi, serve un coordinamento da parte dell’Ue; la seconda, invece, è che bisogna aiutare il continente africano a svilupparsi in modo di consentire ai suoi abitanti di viverci dignitosamente. Si chiama Piano Mattei, e alla fine - come su molto altro - i nostri partner convergeranno con Giorgia Meloni.
Foto @Elena Oricelli
Dal 6 dicembre il viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026 toccherà 60 città italiane tra concerti, sportivi e iniziative sociali, coinvolgendo le comunità in vista dei Giochi.
Coca-Cola, partner del viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026, ha presentato le iniziative che accompagneranno il percorso della torcia attraverso l’Italia, un itinerario di 63 giorni che partirà il 6 dicembre e toccherà 60 città. L’obiettivo dichiarato è trasformare l’attesa dei Giochi in un momento di partecipazione diffusa, con eventi e attività pensati per coinvolgere le comunità locali.
Le celebrazioni si apriranno il 5 dicembre a Roma, allo Stadio dei Marmi, con un concerto gratuito intitolato The Coca-Cola Music Fest – Il viaggio della Fiamma Olimpica. Sul palco si alterneranno Mahmood, Noemi, The Kolors, Tananai e Carl Brave. L’evento, secondo l’azienda, vuole rappresentare un omaggio collettivo all’avvio del percorso che porterà la Fiamma Olimpica in tutta Italia. «Il viaggio della Fiamma unisce storie, territori e persone, trasformando l’attesa dei Giochi in un’esperienza che appartiene a tutti», ha dichiarato Luca Santandrea, general manager olympic and paralympic Winter Games Milano Cortina 2026 di Coca-Cola.
Come in altre edizioni, Coca-Cola affiancherà il percorso selezionando alcuni tedofori. Tra i nomi annunciati compaiono artisti come Noemi, Mahmood e Stash dei The Kolors, volti dell’intrattenimento come Benedetta Parodi e The Jackal, e diversi atleti: Simone Barlaam, Myriam Sylla, Deborah Compagnoni, Ivan Zaytsev, Mara Navarria e Ciro Ferrara. La lista include anche associazioni attive nel sociale – dalla Croce Rossa al Banco Alimentare, passando per l’Unione italiana dei ciechi e ipovedenti – a cui viene attribuito il compito di rappresentare l’impegno civile legato allo spirito olimpico.
Elemento ricorrente di ogni tappa sarà il truck Coca-Cola, un mezzo ispirato alle auto italiane vintage e dotato di schermi led e installazioni luminose. Il convoglio, accompagnato da dj e animatori, aprirà l’arrivo della torcia nelle varie città. Accanto al truck verrà allestito il Coca-Cola Village, spazio dedicato a musica, cibo e attività sportive, compresi percorsi interattivi realizzati sotto il marchio Powerade. L’azienda sottolinea anche l’attenzione alla sostenibilità: durante il tour saranno distribuite mini-lattine in alluminio e, grazie alla collaborazione con CiAl, sarà organizzata la raccolta dei contenitori nelle aree di festa. Nelle City Celebration sarà inoltre possibile sostenere il Banco Alimentare attraverso donazioni.
Secondo un sondaggio SWG citato dall’azienda, due italiani su tre percepiscono il Viaggio della Fiamma Olimpica come un’occasione per rafforzare i legami tra le comunità locali. Coca-Cola richiama inoltre la propria lunga presenza nel Paese, risalente al 1927, quando la prima bottiglia fu imbottigliata a Roma. «Sarà un viaggio che attraverserà territori e tradizioni, un ponte tra sport e comunità», ha affermato Maria Laura Iascone, Ceremonies Director di Milano Cortina 2026.
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Nicola Fratoianni, Elly Schlein e Angelo Bonelli (Ansa)