2020-01-29
La polizia di Macron «spara» acqua contro i vigili del fuoco francesi
Scontri a Parigi tra le forze dell'ordine e i pompieri che manifestano per chiedere un adeguamento dei salari. Il governo cede su alcune richieste, ma resta la tensione: «Se non rispettano gli impegni, torniamo in piazza».L'incendio sociale continua a divampare in Francia e non saranno certo i pompieri a spegnerlo. Per la seconda volta in quattro mesi, ieri i vigili del fuoco transalpini sono scesi ancora in piazza per protestare. Verso l'inizio del pomeriggio nella manifestazione ci sono stati degli scontri con le forze dell'ordine. Poi alcuni pompieri sono riusciti anche ad accedere al boulevard périphérique, il raccordo anulare che circonda Parigi, bloccando brevemente il traffico all'altezza della Porte de Vincennes.Quelle viste ieri erano delle scene surreali, simili a quelle riprese tante volte dalle tv durante le manifestazioni dei gilet gialli, iniziate nel novembre del 2018. Stavolta però, negli scontri non si vedevano le forze dell'ordine contrapposte ai black bloc. Ieri, ad affrontarsi, c'erano i vigili del fuoco e i poliziotti. A fine pomeriggio la prefettura di Parigi ha reso noto, via Twitter, di aver proceduto a «due fermi» vicino a Place de la Nation. Nel tweet si faceva riferimento a «manifestanti violenti che attaccavano le forze dell'ordine».Certo qualche tempo prima, verso le 16, dal ministero dell'interno sono arrivate le prime informazioni sull'incontro tra i sindacati di categoria e il titolare del Viminale francese, ma le notizie non sembravano essere sufficientemente convincenti per i manifestanti. Tant'è che, anche dopo che la polizia aveva dato ai manifestanti l'ordine di disperdersi, vari pompieri hanno continuato a cercare di superare la fila di furgoni delle forze dell'ordine, dotati di barriere metalliche, per impedire l'accesso al raccordo. La prefettura ha rivelato, sempre sui social network, che dei manifestanti erano entrati in immobili residenziali privati «per aggirare il dispositivo di blocco e raggiungere il raccordo». L'istituzione della polizia parigina ha bollato il blocco dell'arteria stradale come «inammissibile». Inoltre sono state espresse pesanti critiche nei confronti dei manifestanti. In particolare, la prefettura ha contestato il fatto che alcuni manifestanti portassero «il loro casco e la tenuta anti fiamme», divenendo di fatto irriconoscibili. Concretamente, i vigili del fuoco sono riusciti ad ottenere dal ministro dell'interno Christophe Castaner, una parte delle concessioni richieste. Ma la risposta governativa è stata accolta con freddezza. «Abbiamo ottenuto degli impegni da parte del ministro, in particolare una valorizzazione (salariale, ndr)» ha dichiarato alla stampa dopo la riunione al ministero André Goretti, presidente della federazione autonoma dei pompieri «ma non sono all'altezza delle nostre attese. Le nostre richieste erano allo stesso livello di quelle avanzate dalle forze di sicurezza». Per il sindacalista c'è stata «un'apertura per una valorizzazione dell'indennità pari a 6 punti percentuali ma non sono sufficienti rispetto alle nostre rivendicazioni». Per capire meglio le richieste bisogna precisare che, attualmente, i pompieri francesi volontari e professionisti percepiscono una «indennità di fuoco» pari al 19% del loro stipendio base. Secondo i sindacati di categoria, questa indennità dovrebbe arrivare al 28%. Con le concessioni di ieri ci si è attestati al 25% del salario base. Il rappresentante dei vigili del fuoco ha anche annunciato che «dal primo febbraio ci sarà una sospensione dell'agitazione». Ma la disponibilità ad abbassare la tensione nel braccio di ferro con l'esecutivo, potrà venire meno rapidamente. In effetti, ha continuato Goretti, «se le scadenze e gli impegni presi dal governo non saranno mantenuti, il coordinamento intersindacale deciderà di conseguenza». Oltre alle richieste di aumenti salariali, i pompieri francesi chiedono all'esecutivo guidato da Edouard Philippe anche il mantenimento dell'età pensionistica a 57 anni, senza penalizzazioni finanziarie. Due altre richieste riguardano invece la sicurezza visto che i pompieri si trovano sempre più spesso coinvolti in agguati, soprattutto nelle banlieue delle città francesi. Per questo, i vigili del fuoco hanno reclamato assunzioni di personale e delle misure concrete contro le aggressioni, come la certezza delle pene per gli aggressori. In effetti, le cronache francesi riportano spesso casi di «trappole» ordite contro i pompieri e le forze dell'ordine. La scena è quasi sempre la stessa. Qualcuno telefona alla caserma dei vigili del fuoco per segnalare un cassonetto in fiamme in una strada. I pompieri arrivano e, mentre si attivano per spegnere le fiamme, si ritrovano accerchiati da gruppi di individui che tirano contro di loro pietre e altri oggetti. Se gli annunci fatti ieri dai sindacati dei pompieri rappresentano una boccata d'ossigeno per il governo, non è detto che la brace non riprenda fuoco improvvisamente. Secondo alcuni sindacalisti intervistati dai media francesi, non è infatti da escludere che l'applicazione delle concessioni annunciate da Castaner provochi delle disparità salariali tra colleghi operanti in territori differenti.