2025-09-26
La piazza pacifica augura la morte a Meloni
Scritta choc su un muro di Torino, dopo un corteo pro Pal, contro il premier: «Come Kirk». La replica: «Un orgoglio essere accostata a lui». Intanto l’Usb minaccia scioperi a iosa e senza preavviso. Matteo Salvini: «Irresponsabili, non permetteremo il caos».Le proteste per Gaza continuano a infiammare il dibattito e, purtroppo, anche a generare violenza. Dopo lo sciopero generale di lunedì, a partire da oggi è prevista una nuova ondata di mobilitazioni. È quanto ha minacciato l’Usb nazionale: «Proclamiamo lo stato di agitazione permanente e l’occupazione di cento piazze per Gaza», hanno scritto i promotori. Il loro obiettivo, più in particolare, è quello di creare «accampamenti permanenti in ogni città nelle grandi piazze». L’Usb ha anche citato alcuni luoghi che devono diventare i simboli della protesta: «A Roma, piazza dei Cinquecento, da dove è partito lo sciopero generale. A Genova, nei pressi del valico 3, dove sono stati raccolti gli aiuti. Ogni territorio decida la sua piazza, facciamo dell’Italia una grande piazza per la Palestina». Insomma, hanno ribadito i promotori, «c’è bisogno di organizzare tante piazze in tutto il Paese dove seguire il viaggio verso Gaza della Flotilla e da cui promuovere la mobilitazione ogni volta che serve. È l’Italia che deve diventare una sola Piazza Gaza». Il problema è che, a differenza di quanto successo lunedì, questa volta lo sciopero avverrebbe senza preavviso e, quindi, anche senza la necessaria autorizzazione. Ipotesi che ha incontrato la ferma opposizione di Matteo Salvini, che ha definito «da irresponsabili» l’appello dell’Usb. «Non permetteremo che blocchino il Paese e lo portino nel caos», ha puntualizzato il ministro dei Trasporti. La stessa Giorgia Meloni, a margine dei lavori dell’assemblea generale delle Nazioni Unite, è stata molto netta: «Io non sono stupida, vedo quello che sta accadendo in Italia: l’obiettivo non è alleviare la sofferenza della popolazione di Gaza, ma attaccare il governo italiano», ha chiarito il premier. Che poi ha spiegato: «Si punta a bloccare l’Italia: ci saranno altre violenze, ci sarà una situazione di ordine pubblico molto complesso e questo non porterà alcun risultato per la popolazione di Gaza. O qualcuno pensa davvero che Hamas rilascerà gli ostaggi perché Usb indice lo sciopero?».Le proteste, tuttavia, potrebbero non limitarsi solo all’Italia. La Confederazione europea dei sindacati (Ces), al termine dell’incontro a Bruxelles con l’ambasciatore palestinese presso l’Ue, ha infatti chiesto «un’azione più decisa e coerente dell’Unione europea sulla situazione di Gaza». E ieri, non a caso, si è fatta sentire anche l’Epsu, che fa parte della Ces e riunisce a livello continentale i sindacati dei servizi pubblici. Si tratta di una forza composta da 260 organizzazioni che rappresentano circa 8 milioni di lavoratori: «È arrivato il momento di una grande mobilitazione europea. È arrivato il momento di agire insieme, a livello internazionale, per la pace, contro il riarmo e per la giustizia sociale», hanno dichiarato i sindacati del Mediterraneo dei servizi pubblici che aderiscono all’Epsu. Come specificato dalla Fp Cgil, membro dell’Epsu, occorre «una mobilitazione che deve partire dalla promozione di una giornata per Gaza con azioni coordinate in tutti i Paesi per chiedere ai rispettivi governi e alle istituzioni internazionali di utilizzare tutti gli strumenti necessari per il cessate il fuoco immediato e permanente, la fine del blocco di Gaza e consentire la fornitura di aiuti umanitari alla popolazione civile a partire da quelli in viaggio in questi giorni con il tentativo non violento della Global Sumud Flotilla, cui va il nostro pieno sostegno», hanno concluso i sindacalisti della Cgil.Nel frattempo, non si placano le proteste pro Pal (anche violente) nelle città d’Italia. A Torino, per esempio, due cortei hanno concluso il loro percorso occupando i binari della stazione di Porta Susa. La circolazione ferroviaria è stata bloccata per ore, provocando numerosi disagi ai tanti passeggeri della tratta. I muri della stazione, inoltre, sono stati imbrattati con scritte di minacce contro il premier. Una di queste scritte, infatti, riporta il nome Meloni all’interno di un mirino, mentre un’altra recita «Meloni come Kirk», con chiaro riferimento al giovane influencer conservatore assassinato di recente negli Stati Uniti. Salvini ha subito parlato di «minacce inaccettabili», per poi sottolineare: «Si respira un clima d’odio preoccupante, che va fermato». «L'hanno scritto come minaccia. Ma chi vive di odio e intimidazioni non sarà mai come Charlie Kirk, perché non conosce il valore del dialogo, del confronto e della democrazia. Essere accostata a lui è motivo di orgoglio», ha commentato il premier. A Milano, inoltre, sono finiti ai domiciliari due studenti di un liceo cittadino, un ragazzo e una ragazza di 17 anni, arrestati per resistenza aggravata durante gli scontri di lunedì davanti alla stazione Centrale. A Taranto, invece, i militanti dell’Usb hanno bloccato la petroliera Seasalvia, attesa nel porto pugliese «per rifornirsi di 30.000 tonnellate di greggio destinate all’aviazione militare israeliana. Fermare la nave significa fermare la logistica di guerra che alimenta il massacro del popolo palestinese», hanno dichiarato i sindacalisti. Che hanno aggiunto: «Sarà fondamentale mantenere alta l’attenzione a Taranto e in tutti gli snodi logistici del Paese». Sempre a Torino, peraltro, i manifestanti pro Pal hanno annunciato per sabato un corteo che mira a «bloccare l’aeroporto di Caselle».
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