2019-06-28
La malattia della Merkel fa tremare Macron
Secondo episodio di malessere per la leader tedesca. E ora il resto dell'Ue, alle prese con il nodo degli organigrammi, si interroga Intanto l'Eliseo può perdere l'unica pedina in grado di evitare la nomina, sgradita ai francesi, di Jens Weidmann alla guida della Bce.Secondo l'esperto Angelo Antonini, il male della cancelliera è Parkinson o tremore essenziale.Lo speciale contiene due articoliNove giorni fa la cancelliera Angela Merkel era stata colta da tremore. Presenziava agli onori militari per il presidente ucraino Wolodymyr Zelensky. Era all'aperto e faceva caldo. È rimasta in piedi durante tutto l'inno senza cedere. Al termine ha dichiarato che era tutto colpa della disidratazione. Ieri, stessa scena durante la cerimonia per la nomina del nuovo ministra della Giustizia tedesco, Christine Lambrecht. Medesimo tremore, solo che il disagio fisico si è palesato all'interno del castello di Bellevue. Non sotto il sole. Così il giallo di una malattia forse neurologica ha fatto scattare una serie di ipotesi e proiezioni politiche per la sua successione. Che non sono sopite nemmeno quando la Merkel come se niente fosse si è avviata all'aeroporto alla volta di Osaka, in Giappone, dove assisterà al G20. Lì al di là dell'agenda ufficiale, i leader europei discuteranno di nomine dentro e fuori la Commissione e il Consiglio Ue. Al tempo stesso sul tavolo ci sarà pure la procedura d'infrazione che potrebbe toccare l'Italia. Sull'intera trama di trattative, la malattia vera o probabile della Merkel impatta come una mannaia. In politica il percepito spesso conta più del reale. E anche se ormai l'establishment tedesco dava già la cancelliera come fuori dai giochi, il tremore la esclude anche dal ruolo di king maker. Solo che nessuno a Berlino si dispererà. Annegret Kramp-Karrenbauer, la nuova leader della Cdu, ha avuto il tempo di muoversi nei corridoi del potere tedesco. In Germania la Kramp-Karrenbauer è già soprannominata mini-Merkel proprio per il feeling e la comune visione dei valori cristiano-democratici che accomuna le due leader politiche. Un volto nuovo, per la Germania, ma dall'ideologia politica altrettanto conservatrice e ferrea. Di conseguenza Akk è pronta ad allinearsi pure sulle scelte che più contano per la Germania. Cioè, i posti chiave in Ue e le prossime sterzate in politica estera. Chi invece sta già tremando per via di un eventuale downgrade della Merkel è Emmanuel Macron. I francesi stanno da settimane utilizzando il nome della cancelliera come jolly per cercare di evitare nomine sfavorevoli. In primis, quella di Jens Weidmann alla Bce. Per Macron sarà impossibile spacciare la Merkel come capo del Consiglio e altro ruolo di spicco. Il che spiana la strada al falco della Bundesbank. A noi italiani, ad esempio, conviene sostenere Weidmann. L'euro in mano ai tedeschi sarà un onore, ma soprattutto un onere e si accorgeranno quanto sia complicata la gestione e quanto sia stato difficile per Draghi surfare tra il Nord e il Sud dell'Europa. Avere l'onere dell'euro imporrà una mediazione di sponda che non aiuterà i francesi più propensi al braccio di ferro. Il tremore della Merkel lascerà Germania e Paesi del Nord più liberi di trovare nomi nuovi alla presidenza della Commissione. Potrebbero essere politici provenienti dall'Est Europa e quindi dalle aree satelliti della Germania, ma anche sorprese sempre e comunque non gradite alla Francia. Ciò che appare più chiaro nelle ultime ore è che l'establishment tedesco non vede più di buon occhio l'asse franco tedesco almeno così come è stato caratterizzato negli ultimi anni. Il mondo è diverso da quando alla Casa Bianca è arrivato Donald Trump. Macron non l'ha capito e Berlino comincia ad annusare l'opportunità di seguir e il vento nelle sue nuove direzioni. Non a caso ieri, il quotidiano della City, il Financial Times, ha lanciato come successore di Jean Claude Juncker proprio l'attuale numero uno della Bce. Sarebbe il miglior nome per scardinare l'asse franco tedesco. Un nome che dovrà in ogni caso essere individuato entro domenica, quando a Bruxelles si terrà il Consiglio straordinario per raggiungere un accordo sulla partita delle nomine Ue.Dal canto suo la Francia continua a premere in direzione opposta. In un continuo sali e scendi dei vari candidati per le cinque poltrone in palio (Commissione, Consiglio, Parlamento, Bce e Alto Rappresentante) cerca di far salire le quotazioni del francese Michel Barnier come ipotetico successore di Juncker. Il capo negoziatore della Ue per la Brexit «sarebbe un'opzione accettabile per molti per la presidenza della Commissione europea, anche per la componente dei progressisti S&D e dei Liberali», hanno fatto filtrare ieri le agenzie evidenziando al tempo stesso che «tutto è ancora aperto», compresa la candidatura del bavarese Manfred Weber. «Un'intesa fra Parigi e Berlino sbloccherebbe l'impasse», commenta ancora il Financial Times, che ipotizza anche come desiderata francese Margrethe Vestager. «Qualora un accordo franco-tedesco dovesse fallire», aggiunge il quotidiano della City, «il secondo miglior scenario per Macron sarebbe quello di evitare che un popolare torni alla Commissione». La verità è che Macron non stata mai isolato come oggi. Dove si affaccia rischia di prendere sberle. Claudio Antonelli<div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/la-malattia-della-merkel-fa-tremare-macron-2639007822.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="forse-e-un-disturbo-neurologico-ma-la-capacita-di-comando-resta" data-post-id="2639007822" data-published-at="1758000395" data-use-pagination="False"> «Forse è un disturbo neurologico ma la capacità di comando resta» Un improvviso tremore ha colto ieri Angela Merkel. La cancelliera tedesca è stata nuovamente scossa durante una cerimonia pubblica a Berlino. Come otto giorni fa, ha iniziato a tremare in tutto il corpo. I video mostrano chiaramente il disturbo. In Germania, e non solo, ci si chiede quale sia il reale stato di salute del primo ministro tedesco. «Il tremore è sintomo di un disturbo neurologico, ma è difficile fare diagnosi da un video», commenta Angelo Antonini, neurologo, direttore dell'unità Parkinson dell'università di Padova e tra i massimi esperti in materia. «Certo, le ipotesi da verificare sono principalmente due: malattia di Parkinson o tremore essenziale». La prima crisi, il 18 giugno è avvenuta all'aperto, sotto un sole cocente, durante gli onori militari tributati al presidente ucraino Volodymyr Zelensky in visita a Berlino. La Merkel ha minimizzato spiegando di essersi sentita meglio con «tre bicchieri d'acqua», dando la colpa a un po' di disidratazione dovuta al caldo anomalo che c'era a Berlino in quei giorni. Ieri però Frau Angela era al chiuso, a palazzo Bellevue, per la cerimonia di nomina del nuovo ministro della Giustizia, Christine Lambrecht. «Il caldo o il freddo non fanno la differenza», spiega Antonini, «sono piuttosto le condizioni di stress emotivo a scatenare le crisi». Durante i tremori che si sono manifestati ieri, Frau Merkel è apparsa visibilmente preoccupata, ma nello stringersi le braccia per contenere lo scuotimento, non ha perso la calma. L'episodio è durato circa due minuti, secondo quanto riportato da un fotografo dell'agenzia di stampa Dpa, e il sintomo è sparito quando è riuscita a fare qualche passo. «Non tutte le forme di tremore sono dovute a Parkinson, anche se in questo caso è l'ipotesi principale», aggiunge Antonini commentando i video. «Ci sono dei presupposti: è un po' più lenta nei movimenti e cammina con la schiena un po' flessa in avanti. L'ipotesi può essere fatta, ma va valutato soprattutto il movimento fine delle dita, delle mani. Ci vuole un esame fisico». C'è però un particolare che rimescola le carte. Subito dopo la crisi di ieri, alla cancelliera è stato offerto un bicchier d'acqua. Lei l'ha rifiutato. Una mezz'ora dopo, in Parlamento, è sembrata quella di sempre. «Il non aver preso il bicchiere d'acqua potrebbe essere compatibile con un tremore essenziale», spiega il neurologo. «Questo disturbo, infatti, aumenta il tremore quando si afferra un oggetto, come il bicchiere che si vuole portare alla bocca. Nel parkinsoniano il tremore durante il movimento non aumenta, anzi, diminuisce. Il tremore essenziale invece compare proprio nel movimento, tanto che a volte si porta il bicchiere alla bocca con le due mani». In ogni caso, il problema non è recente, secondo il professore e, soprattutto, non compromette le funzioni cognitive, anche se lo stress ne peggiora la condizione. Difficile ipotizzare altre cause: i farmaci che danno tremore sono quelli per problemi psichiatrici, e non sembra questo il caso. Anche possibili origini da disfunzioni della tiroide non sono compatibili con l'età della Merkel, che ha 64 anni. Il tremore è comunque un disturbo del movimento, non del pensiero. Certo, a differenza del Parkinson, malattia degenerativa dove muoiono le cellule, il tremore essenziale è solo un disordine neurologico (le connessioni funzionano meno bene). Qualunque sia la diagnosi, nessuna di queste patologie ipotizzate sembra però compromettere le capacità di comando della Merkel. Papa Wojtyla, nei 15 anni di malattia di Parkinson, è stato a capo della Chiesa. Maddalena Guiotto
Matteo Salvini (Imagoeconomica)
La stazione di San Zenone al Lambro, dove il 30 agosto scorso un maliano ha stuprato una 18enne (Ansa)
Il ministro degli Interni tedesco Alexander Dobrindt con il cancelliere Friedrich Merz (Ansa)
Massimo Cacciari (Getty Images)