2021-09-02
La Lega stoppa il blitz sull’Anas
Rimossa dal decreto la modifica che concedeva poteri speciali sulle nomine a Daniele Franco e al Mims. Avrebbero deciso loro amministratore e presidente della partecipata di Fs.Continua lo scontro interno alla maggioranza di governo sul rinnovo dei vertici di Anas. E testimonia ancora una volta come il tallone d'Achille del governo di Mario Draghi sia il settore ferroviario: in giugno le dimissioni lampo di Silvia Candiani (appena 8 giorni) dal nuovo board di Ferrovie dello Stato non hanno portato fortuna. Questa volta l'oggetto del contendere sono i poteri del ministero dell'Economia e del Mims, ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, sulla società che si occupa di strade e autostrade in Italia (30.000 km) e che nel 2018 è passata sotto il cappello di Ferrovie dello Stato. Da qualche giorno circola una bozza di un decreto in lavorazione proprio sulle nuove competenze del ministero di Enrico Giovannini.All'articolo 2 è stata inserita una modifica che concede poteri speciali al Mef di Daniele Franco proprio sulla società che si occupa di manutenzione stradale e che sarà più che mai strategica nella gestione dei fondi del Recovery plan. In pratica, nonostante Anas sia controllata dal 2018 dal gruppo Ferrovie dello Stato, a decidere su amministratore delegato e presidente saranno solo Mef e Mims. La norma sembra sia stata fortemente voluta proprio da Giovannini di concerto con via XX Settembre, dove il direttore generale Alessandro Rivera è sempre più il deus ex machina delle nomine nelle partecipate pubbliche. Ebbene dopo una forte pressione da parte della Lega (il leghista Edoardo Rixi fu il primo a protestare contro la nomina di Ugo De Carolis), l'articolo incriminato sembra sia stato rimosso dal decreto. Il testo - dal titolo «Disposizioni urgenti in materia di investimenti e sicurezza delle infrastrutture, dei trasporti e della circolazione stradale, per la funzionalità del ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, del Consiglio superiore dei lavori pubblici e di Ansfisa» - prevedeva appunto poteri speciali sulla controllata di Ferrovie dello Stato. Il controllo di via XX Settembre è indiretto, ma all'articolo 2 del nuovo decreto si stabiliva appunto che «il presidente e l'amministratore delegato di Anas spa sono nominati con decreto del ministro dell'Economia e delle finanze, adottato di concerto con il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili. Con decreto del ministro dell'Economia e delle finanze, adottato di concerto con il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, è altresì nominata la maggioranza dei componenti del collegio sindacale della società Anas spa, tra cui il presidente». Non è la prima volta che il Mef (che a breve vedrà passare sotto la sua gestione Sace) interviene a gamba tesa sulle nomine. Già lo scorso anno il governo Conte, sempre in agosto, assegnò poteri speciali a Rivera sulle partecipate. Si tentò persino un blitz agostano per assegnare alcuni incarichi. Poi fu sventato. Come sull'ultimo decreto su Anas. Basterà? O Giovannini e il Mef torneranno alla carica?
Giorgia Meloni al Forum della Guardia Costiera (Ansa)
«Il lavoro della Guardia Costiera consiste anche nel combattere le molteplici forme di illegalità in campo marittimo, a partire da quelle che si ramificano su base internazionale e si stanno caratterizzando come fenomeni globali. Uno di questi è il traffico di migranti, attività criminale tra le più redditizie al mondo che rapporti Onu certificano aver eguagliato per volume di affari il traffico di droga dopo aver superato il traffico di armi. Una intollerabile forma moderna di schiavitù che nel 2024 ha condotto alla morte oltre 9000 persone sulle rotte migratorie e il governo intende combattere. Di fronte a questo fenomeno possiamo rassegnarci o agire, e noi abbiamo scelto di agire e serve il coraggio di trovare insieme soluzioni innovative». Ha dichiarato la Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni durante l'intervento al Forum della Guardia Costiera 2025 al centro congresso la Nuvola a Roma.
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