2020-03-04
La Fed è la prima a tagliare i tassi ma secondo Trump non basta ancora
Wall Street perde terreno in seguito alle parole di The Donald che chiede una politica monetaria più difensiva. In segno positivo le piazze europee. La Francia aiuterà le proprie aziende, l'Italia è più cauta.Come già successo in altre occasioni, la Fed ha fatto la prima mossa. Ieri, a sorpresa, l'istituto guidato da Jerome Powell è stato il primo a tagliare i tassi (di 50 punti base) nella speranza di difendere l'economia americana dagli effetti negativi del coronavirus. «La diffusione del coronavirus in molti Paesi ci ha spinto ad agire. Abbiamo visto un rischio in grado di cambiare materialmente l'outlook e abbiamo fatto la nostra parte per mantenere forte l'economia Usa», ha detto il presidente della Federal reserve in conferenza stampa a seguito della decisione a sorpresa di tagliare i tassi d'interesse.Il banchiere centrale ieri ha affermato che i fondamentali dell'economia Usa «restano forti», ma che l'epidemia «porta nuove sfide e nuovi rischi». Gli effetti di quest'ultima «sono nelle fasi iniziali e non si vedono ancora nei dati». Powell ha inoltre sottolineato come la Fed «continua a monitorare da vicino la situazione ed è pronta a cambiare politica se necessario». Powell è stato dunque il primo a muoversi per attutire gli effetti del virus che sta spaventando i mercati, ma c'è da credere che la sua politica difensiva non basterà a rasserenare gli animi degli investitori. Non a caso, nel momento in cui scriviamo, Wall Street sta perdendo terreno in seguito alle parole del presidente Donald Trump che ha esortato Powell a una politica monetaria ancora più difensiva. La Fed ha ridotto il costo del denaro «ma deve allentare» la politica monetaria «ulteriormente e, ancora più importante, deve allinearsi con altri Paesi. Non stiamo giocando a parità di condizioni. Non è giusto per gli Stati Uniti. Per la Federal reserve è arrivato il momento di dettare la linea. Più accomodamento e tagli!», ha scritto su Twitter il presidente americano Trump sconcertando gli investitori.Insieme alla Fed anche la riunione di ieri dei ministri finanziari e dei governatori delle banche centrali del G7 era incentrata su come difendersi dal coronavirus. I protagonisti del G7 ieri hanno dichiarato di essere pronti a collaborare per quel che riguarda gli interventi, che includono anche misure di stimolo fiscale, per proteggere i loro Paesi dai rischi economici dovuti all'epidemia. «Dati i potenziali impatti del Covid-19 sulla crescita globale, ribadiamo il nostro impegno a utilizzare tutti gli strumenti politici adeguati per conseguire una crescita forte e sostenibile e salvaguardarci dai rischi al ribasso», si legge in una dichiarazione del G7.Tra i ministri del G7 ieri ha parlato quello delle Finanze, Bruno Le Maire. Il governo francese, ha fatto sapere il ministro, aiuterà le aziende colpite dall'epidemia globale di coronavirus ad accedere a nuovi prestiti bancari consentendo anche loro di posticipare il pagamento delle tasse. Inoltre, la banca d'investimenti di proprietà statale, Bpi, garantirà prestiti del Tesoro alle società che lottano per far fronte alla crisi. «La nostra responsabilità è garantire che l'impatto sia il più limitato possibile e che l'economia possa riprendersi nelle migliori condizioni», ha dichiarato il ministro.Le Maire ieri ha anche affermato di aspettarsi che l'impatto economico sia molto più significativo della riduzione di 0,1 punti percentuali del prodotto interno lordo che aveva inizialmente previsto quando l'epidemia era limitata alla Cina. Si è sbilanciato decisamente meno il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri. «Nella conference call del G7 Finance abbiamo discusso dell'emergenza coronavirus. Il G7 è pronto a prendere le misure necessarie comprese quelle di bilancio per sostenere l'economia e far fronte alla crisi», si è limitato a scrivere su Twitter il ministro. Nella tarda serata di due giorni fa si è fatta sentire anche la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde. L'epidemia di coronavirus, in rapida diffusione, «crea rischi per le prospettive economiche e il funzionamento dei mercati finanziari», ha detto. Pertanto «la Bce sta monitorando attentamente gli sviluppi. Siamo pronti ad adottare misure appropriate e mirate se necessario e commisurate ai rischi sottostanti», ha puntualizzato il numero uno dell'Istituto di Francoforte.La dichiarazione della Lagarde «aumenta la probabilità che la Bce intervenga prima del previsto» in un momento in cui «i governi e le banche centrali del G7 stanno discutendo del coordinamento monetario e fiscale», affermano Jacob Nell, Joao Almeida e Markus Guetschow, tre economisti di Morgan Stanley. Gli esperti restano «scettici su un taglio dei tassi di interesse per ora, ma la Bce potrebbe prepararsi ad espandere la liquidità».«Il termine “mirate" è una novità e potrebbe essere il primo indizio di uno speciale strumento Tltro che sta venendo sviluppato», commenta Frederik Ducrozet, senior economist di Pictet.Intanto, gli intenti difensivi dichiarati dai potenti del G7 hanno mantenuto in territorio positivo le principali Borse mondiali. Piazza Affari ieri ha chiuso in positivo a +0,43%. Chiusura con il segno più anche per le principali Borse europee. Buone notizie anche sul fronte obbligazionario con lo spread tra Btp e Bund che è sceso fino a 162 punti base, con il rendimento del decennale tornato sotto l'1% a 0,98%.
(Totaleu)
«Tante persone sono scontente». Lo ha dichiarato l'eurodeputato della Lega in un'intervista al Parlamento europeo di Strasburgo.
Palazzo Berlaymont, sede della Commissione europea (Getty Images)