
Giuseppe Conte (Vincenzo Izzo/LightRocket via Getty Images)
La Corte ha respinto il ricorso del giudice di Frosinone per motivazioni tecniche. Però non ha mai affermato che il premier può essere arbitro dei diritti costituzionali.
L’ex capo della Fiom cova da anni la discesa in campo: adesso è pronto a chiudere il mandato in anticipo di un anno per organizzare la successione e avere il «suo» sindacato a fargli da «macchina» elettorale. Obiettivo: sfidare la Meloni nella prima metà del 2027.