2023-06-15
La California inventa l’infertilità gay così potrà garantire l’utero in affitto
Gavin Newsom (Getty Images)
Una legge dem vuole che omosex e single siano dichiarati sterili giuridicamente. Per essere coperti dalle assicurazioni aziendali.Si dice che la California, patria della Silicon Valley, sia lo Stato che guarda al futuro, anzi, che forgia il futuro, prossimo o remoto che sia. Questo, però, non riguarda solo il settore dell’alta tecnologia, ma anche l’ambito dei cosiddetti «diritti civili». Per non intaccare questa fama, di recente i democratici californiani - che esprimono anche il governatore dello Stato, Gavin Newsom - hanno tirato fuori dal cilindro l’ennesimo coniglio. Un coniglio arcobaleno, per l’esattezza. L’Assemblea di Sacramento, infatti, molto presto potrebbe dare il via libera a un disegno di legge, già approvato dal Senato, che fa a pugni con ogni logica e ogni evidenza scientifica: qualora la norma dovesse passare in via definitiva, in California tutti gli omosessuali (ma anche gli uomini single) saranno dichiarati giuridicamente sterili. Può sembrare una follia (ed effettivamente lo è), ma è proprio questo il livello di fanatismo a cui sono arrivate le classi dirigenti della «progredita» California.In sostanza, l’infertilità non verrà più considerata una patologia o una condizione biologica, bensì un semplice «status», per cui non servirà più esporre alcuna certificazione medica. Se non ho figli, allora sono automaticamente sterile. Ma qual è lo scopo di sancire per legge un’idiozia simile? La risposta sta già nella domanda: per permettere a tutti gli omosessuali, in particolare agli uomini gay, di diventare genitori senza sborsare neanche un centesimo. Il disegno di legge, infatti, riguarda più nello specifico il campo delle assicurazioni mediche. Che, negli Stati Uniti, privi di un sistema sanitario pubblico, sono praticamente obbligatorie, almeno se si vuole accedere a trattamenti più complessi dei «rimedi della nonna». Non a caso, quasi tutte le aziende pubbliche e private, nei contratti stipulati con i propri dipendenti, inseriscono spesso tra i benefit una copertura più o meno ampia della polizza assicurativa per il lavoratore e, talvolta, anche per l’intera famiglia. Il fatto è che, dichiarando la sterilità uno status e non una patologia, ecco che tutti gli uomini gay, compresi i meno abbienti, potranno ricorrere all’utero in affitto grazie alla copertura dell’assicurazione sanitaria, con i costi a carico delle aziende per cui lavorano. Un vero capolavoro di furbizia e, al contempo, di sfacciataggine.Nel dettaglio, il disegno di legge, denominato Senate Bill 729 e proposto dalla senatrice Caroline Menjivar insieme alla deputata Buffy Wicks, entrambe democratiche, estende arbitrariamente il campo semantico del termine «infertilità», che ora include anche «l’incapacità di una persona di riprodursi come individuo o con il proprio partner senza intervento medico». Di conseguenza, diventerebbero «sterili» sia gli omosessuali (uomini e donne), sia anche tutti i single che popolano la California, che otterrebbero il diritto a ricorrere - senza esborso alcuno - a trattamenti come l’inseminazione artificiale e la maternità surrogata. La legge, se approvata, ha dichiarato la senatrice Menjivar, «garantirà che le coppie queer non debbano più pagare di tasca propria per crearsi una famiglia rispetto alle famiglie non queer». Questo disegno di legge, ha proseguito, «è fondamentale per permettere alle persone Lgbtq+ di vivere pienamente l’uguaglianza, nonché per promuovere un’assistenza sanitaria completa e, per di più, completa per tutti i californiani».Non potendo contestare, per ovvi motivi, i princìpi ispiratori del disegno di legge, i critici della normativa (datori di lavoro e gruppi assicurativi) hanno dovuto ripiegare su obiezioni di natura esclusivamente economica. Del resto oggi, soprattutto oggi, nessuna azienda vuole beccarsi l’accusa di «omotransfobia». Secondo le stime fatte dal California health benefits review program e dalla California association of health plans, i costi a carico di imprese e compagnie assicurative oscillerebbero tra i 330 milioni e il miliardo di dollari. Ossia uno sproposito.A criticare aspramente il progetto di legge anche nei suoi intenti ideologici, invece, ci ha pensato Greg Burt, direttore del California family council: siamo di fronte, ha affermato, «a un tentativo di erodere ulteriormente la famiglia nucleare composta da padre, madre e prole, e di far pagare a tutti noi la promozione di una causa fittizia chiamata “parità della fertilità”». D’altronde, ha puntualizzato, «il motivo per cui i single sani e le coppie dello stesso sesso non possono riprodursi non ha nulla a che fare con l’infertilità, ma con la biologia». Ma della biologia, come sappiamo, non frega nulla alle lobby Lgbt. Tra cui c’è anche Men having babies, che ha alacremente promosso la legge: l’obiettivo, fanno sapere sul loro sito, «è rimuovere le barriere finanziarie alla maternità surrogata per gli uomini gay in tutto il mondo, una causa che chiamiamo parità della fertilità». Del resto, spiegano, «l’angoscia e il desiderio che le coppie e i single dello stesso sesso provano a causa della loro incapacità di riprodursi senza intervento medico è uguale all’angoscia delle coppie eterosessuali che soffrono di “infertilità medica”». Almeno, specificano, questo è «ciò che sappiamo dalle nostre esperienze combinate». Una vera garanzia di scientificità, non c’è che dire.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.