2019-07-30
La barca del principino il nuovo pulpito dell’ecosnob Greta
A metà agosto la giovane ambientalista svedese navigherà con Pierre Casiraghi dalla Gran Bretagna a New York per andare al vertice Onu.Chissà se in svedese esiste la erre moscia. Starebbe benissimo in bocca a Greta Thunberg, la sedicenne ambientalista che ieri ha annunciato: «Buone notizie! Andrò al vertice delle Nazioni Unite sul clima a New York, alla Cop 25 a Santiago del Cile e ad altri eventi lungo la strada. Mi è stato offerto un passaggio sulla barca a vela Malizia II. A metà agosto saremo in viaggio attraverso l'Oceano Atlantico dalla Gran Bretagna a New York». Piccolo particolare: la Malizia II, chicchissima imbarcazione bianca, blu e rossa, appartiene a Pierre Casiraghi (che in lingua gretina si pronuncia Pievve Casivaghi), terzo figlio della principessa Carolina (Cavolina) di Monaco e marito dell'ex santorina, Beatrice Borromeo (Bovvomeo). A cavalcare le onde con la piccola verde ci saranno anche suo padre, l'attore e produttore Svante Thunberg, il regista Nathan Grossman, che girerà un documentario (con gli incassi, naturalmente, non comprerà caviale e champagne) e lo skipper Boris Hermann. D'altronde, Greta ce l'aveva promesso: mai più sull'aeroplano, inquina troppo. Per fortuna della ragazza dalle lunghe treccine (tveccine), proprio a metà agosto, sua altezza del Principato di Monaco aveva vaghezza di salpare con la sua barchetta, umilmente spinta dalla umile ed ecologica forza del vento. Un vero viaggio proletario, mica come quello degli emigranti che partivano sui transatlantici in terza classe. E magari, come Jack Dawson sul Titanic, si ritrovavano pure catapultati tra gli aristocratici in frac. Cosa mangeranno i marinai a bordo? Niente aragoste, supponiamo: è così crudele togliere la vita a un crostaceo. Suggeriamo la carne sintetica, il cibo ideale in un sano e giusto regime veganocratico. D'altro canto, la Malizia II, nome che, ci assicurano, non è stato inventato da Tinto Brass, è una barca etica: costruita nel 2015, fa parte di un progetto sull'educazione ambientale, per insegnare ai bambini come funziona il clima oceanico e come si monitorano le emissioni. Nella speranza che, un giorno, i figli dei miliardari non comprino yacht, ma velieri (già che ci sono, potrebbero invocare più migranti per impiegarli come rematori: un paio di secoli fa, era un lavoro che tra gli africani andava molto di moda…). E così Greta, che una volta approdata nella Grande Mela sarà accolta dal segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, per prendere la parola al vertice sul clima, lancia ai suoi discepoli un messaggio di alto valore morale. Perché un tempo noi comuni mortali credevamo che soltanto la bellezza garantisse l'accesso al jet set senza altri apparenti meriti. Adesso abbiamo scoperto che pure se si è un po' bruttine, per avere successo basta essere figlie di due personaggi pubblici, affidarsi a un'associazione alla ricerca di una testimonial per raccogliere fondi e intestarsi una battaglia che tutti i media dotati di «coscienza civile» condivideranno. Non è mica necessario studiare per salire sulla bagnarola di un principe e per tenere una prolusione davanti ai rappresentanti delle Nazioni Unite. E qualcuno osava lamentarsi di Lino Banfi ambasciatore Unesco…La scuola? Ma fateci il piacere (anzi, il piaceve): una traversata in barca a vela con Casiraghi val bene un anno sabbatico. E pazienza se siamo nell'era in cui i competenti liquidano con sdegno ogni tentativo del popolo bue di manifestare i propri bisogni. Loro ascoltano con piacere una ragazzina che marina il liceo, non conosce quello di cui parla, ma punta il ditino - toh, come i populisti! - contro i politici egoisti che non fanno nulla per il pianeta. Gli esperti vi dimostrano che non bisogna veramente essere esperti. È sufficiente stare con il populismo giusto, quello verde fuori e rosso dentro. Quello funzionale all'autoriproduzione del sistema globalista.In fondo, le imprese di Greta sono alla portata di tutti. Volete andare in vacanza all'estero? Guai a voi se prendete l'aereo, razza di piccoloborghesi autoriferiti, noncuranti del destino di questa Terra! Chi di noi non ha un mese e mezzo di ferie, due settimane per fare Monaco-New York in canoa, due settimane per visitare gli States (viaggiando in auto elettrica) e altre due settimane per tornare indietro? E noi, malfidati, che avevamo osato sollevare dubbi sulla legittimità di servirsi di una ragazzina affetta da sindrome di Asperger per guadagnare popolarità… Guardate, i genitori, come si preoccupano per lei. Come le assicurano il meglio: un viaggio estivo con un principe. Diteglielo, agli assistenti sociali di Bibbiano: si vociferava che volessero fare visita ai coniugi Thunberg. I quali, bontà loro, ci indicano la strada per un'esistenza ecocompatibile: non studiare, non lavorare, ma farsi invitare a Davos. Perché loro sono gretini (gvetini), ma non cretini.
Jose Mourinho (Getty Images)