2024-12-31
Oggi scadono gli accordi per i flussi dalla Federazione. Dopo le minacce slovacche di tagliare le forniture di corrente al Paese invaso, Varsavia promette soccorsi a Zelensky. E da noi l’oro blu supera i 49 euro al MWh.Torna la guerra del gas. Sarà un 2025 con bollette energetiche alle stelle. Domani scadono i contratti per il trasporto del gas russo in Europa attraverso l’Ucraina. Nonostante il conflitto, fino ad oggi circa 40 milioni di metri cubi di gas naturale proveniente dai giacimenti siberiani sono stati pompati nella rete ucraina dalla stazione della città russa di Sudzha (da quattro mesi sotto il controllo delle truppe ucraine), per essere poi distribuiti tra Slovacchia, Austria, Ungheria, Repubblica Ceca e Italia, con una discreta quantità di metano che veniva poi rivenduta alla stessa Ucraina. L’accordo trilaterale tra Russia, Ue e Ucraina era stato firmato nel 2019 e rappresentava uno di pochissimi atti di cooperazione russo-ucraino che aveva resistito alla guerra. Ora né Kiev né Bruxelles intendono andare avanti su questa strada e Vladimir Putin, in un discorso pubblico, ha detto che questa decisione dipende dalle controparti.L’Europa ha stoccaggi pieni al 75,6% dal’87% del Natale dello scorso anno (81,4% in Italia, non lontano dall’83,45% del 2023), che dovrebbero garantire gas a sufficienza per l’inverno ma a prezzi maggiori. Sulla piazza Ttf di Amsterdam, i contratti future sul mese di gennaio hanno avuto un rialzo dell’1,44% a 46, 2 euro al MWh, il massimo dallo scorso 6 dicembre. L’Italia ha già provveduto a diversificare le forniture con i rigassificatori e i gasdotti dal Nordafrica e ha stipulato contratti per ricevere forniture da Stati Uniti, Qatar e Norvegia. Ma la tensione sui prezzi si fa ugualmente sentire. Il valore dell’indice Igi (Italian gas index) per ieri, 30 dicembre, è salito a 49,04 euro al MWh rispetto ai 48,81 euro del 29 dicembre. Il prezzo per il 2025 potrebbe superare i 50 euro per MWh con un impatto sulle bollette. L’Arera (l’Autorità di regolazione per l’energia) nel suo aggiornamento periodico, ha già indicato un aumento per il prossimo trimestre del 18,2% dell’energia elettrica, per il cliente vulnerabile servito in maggior tutela (3,4 milioni di clienti). Un’analisi sulle prossime bollette è arrivata anche da Facile.it: nel 2025 - ha segnalato - il prezzo dell’energia aumenterà di quasi il 30%, con un impatto significativo per chi ha un’offerta a prezzo indicizzato. Facile.it, poi, ha stimato per una famiglia tipo nel mercato libero un rincaro di 272 euro tra luce e gas, con una spesa complessiva che arriverà a 2.841 euro, rispetto agli attuali 2.569 euro (+11%).Ma se l’Italia, come pure Ungheria e Repubblica Ceca, si sono attrezzate per far fronte allo stop in Ucraina, la situazione è critica per Slovacchia e Austria, che ancora dipendono dal gas russo. Ieri è arrivata la comunicazione della Commissione nazionale per l’energia dell’Ucraina, che ha deciso di quadruplicare le tariffe per il trasporto del gas a partire da domani proprio in risposta alla cessazione del transito di gas russo. Una mossa che servirebbe a compensare le perdite con i consumi nazionali. Il mancato rinnovo degli accordi sul gas ha scatenato un effetto domino dalle conseguenze difficili da delineare. La Slovacchia, che è il Paese maggiormente colpito dal blocco da parte dell’Ucraina del flusso energetico dalla Russia, ha minacciato di congelare le esportazioni di elettricità. L’Ucraina fa affidamento sulle importazioni di energia dall’Ue per far fronte alle interruzioni della rete colpita dagli attacchi aerei. Ora per Kiev, che perde l’elettricità della Slovacchia e cessa di essere l’hub del gas russo per l’Europa, le conseguenze economiche saranno gravi. Il trasporto del metano siberiano era l’attività principale di Tso, la società della rete del gas ucraino: privata di questo compito, l’azienda dovrà dismettere gran parte della rete e dovrà trovare un equilibrio tra la riduzione dell’attività e la continuità del servizio alla popolazione ucraina. «Sembra che Putin abbia ordinato a Fico di aprire un secondo fronte energetico contro l’Ucraina, a spese degli interessi del popolo slovacco», aveva replicato Volodymyr Zelensky alle minacce del primo ministro slovacco, Robert Fico.In soccorso dell’Ucraina è venuta la Polonia. L’agenzia di stampa Bloomberg, citando un funzionario polacco rimasto anonimo, riporta che Varsavia sarebbe disposta ad aumentare le esportazioni di energia elettrica verso l’Ucraina se la Slovacchia dovesse interrompere la fornitura. La posizione di Fico segna un cambiamento rispetto al precedente impegno della scorsa estate della Slovacchia di aumentare la quantità di elettricità a Kiev. Fico ha incontrato Putin per valutare le alternative ma al momento non si intravede una soluzione. Il premier slovacco ha riferito che il presidente russo gli ha confermato la disponibilità a fornire gas russo, ma farlo è «praticamente impossibile» proprio per la mancanza del rinnovo degli accordi per il transito in Ucraina.Il Gnl, cioè il gas naturale liquefatto, potrebbe rappresentare una via d’uscita dal cul de sac che si verrà a creare il prossimo anno, ma è più caro e i prezzi sono soggetti alle fluttuazioni del mercato in modo più sensibile.
Da sinistra: Piero De Luca, segretario regionale pd della Campania, il leader del M5s Giuseppe Conte e l’economista Carlo Cottarelli (Ansa)
La gabella ideata da Schlein e Landini fa venire l’orticaria persino a compagni di partito e possibili alleati. Dopo la presa di distanza di Conte, il dem De Luca jr. smentisce che l’idea sia condivisa. Scettici anche Ruffini (ex capo dell’Agenzia delle entrate) e Cottarelli.
«Continuiamo così: facciamoci del male», diceva Nanni Moretti, e non è un caso che male fa rima con patrimoniale. L’incredibile ennesimo autogol politico e comunicativo della sinistra ormai targata Maurizio Landini è infatti il rilancio dell’idea di una tassa sui patrimoni degli italiani. I più ricchi, certo, ma anche quelli che hanno già pagato le tasse e le hanno pagate più degli altri.
Jannik Sinner (Ansa)
All’Inalpi Arena di Torino esordio positivo per l’altoatesino, che supera in due set Felix Auger-Aliassime confermando la sua solidità. Giornata amara invece per Lorenzo Musetti che paga le fatiche di Atene e l’emozione per l’esordio nel torneo. Il carrarino è stato battuto da un Taylor Fritz più incisivo nei momenti chiave.
Agostino Ghiglia e Sigfrido Ranucci (Imagoeconomica)
Il premier risponde a Schlein e Conte che chiedono l’azzeramento dell’Autorità per la privacy dopo le ingerenze in un servizio di «Report»: «Membri eletti durante il governo giallorosso». Donzelli: «Favorevoli a sciogliere i collegi nominati dalla sinistra».
Il no della Rai alla richiesta del Garante della privacy di fermare il servizio di Report sull’istruttoria portata avanti dall’Autorità nei confronti di Meta, relativa agli smart glass, nel quale la trasmissione condotta da Sigfrido Ranucci punta il dito su un incontro, risalente a ottobre 2024, tra il componente del collegio del Garante Agostino Ghiglia e il responsabile istituzionale di Meta in Italia prima della decisione del Garante su una multa da 44 milioni di euro, ha scatenato una tempesta politica con le opposizioni che chiedono l’azzeramento dell’intero collegio.
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala (Imagoeconomica)
La direttiva Ue consente di sforare 18 volte i limiti: le misure di Sala non servono.
Quarantaquattro giorni di aria tossica dall’inizio dell’anno. È il nuovo bilancio dell’emergenza smog nel capoluogo lombardo: un numero che mostra come la città sia quasi arrivata, già a novembre, ai livelli di tutto il 2024, quando i giorni di superamento del limite di legge per le polveri sottili erano stati 68 in totale. Se il trend dovesse proseguire, Milano chiuderebbe l’anno con un bilancio peggiore rispetto al precedente. La media delle concentrazioni di Pm10 - le particelle più pericolose per la salute - è passata da 29 a 30 microgrammi per metro cubo d’aria, confermando un’inversione di tendenza dopo anni di lento calo.






