2022-01-21
Non solo mare e montagna. L'Italia è ricca anche di scenari naturali atipici
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Non esistono soltanto la cristallina bellezza del mare sardo, il candore delle Dolomiti, la sinuosità della Val d’Orcia e la banalità delle considerazioni sulla Pianura Padana: da noi è possibile ammirare anche caldare, cave, paesaggi desertici e pietre dalle forme surreali. Dalla Caldara di Manziana a Civita di Bagnoregio, passando per la Cava di bauxite di Otranto fino all'Etna e alle dune di Piscinas in Sardegna, ecco un itinerario ad hoc.Lo speciale contiene un articolo e 5 tappe di viaggio.A volte si fugge lontano alla ricerca di scenari naturali esotici, fuori dal comune, quasi extraterrestri, senza sapere che l’Italia ha molto da offrire in tal senso.Se c’è qualcuno che non conosce il proprio Paese, infatti, sono proprio gli italiani. A collaborare a un’immagine stereotipata del Belpaese sono stati però gli americani, attraverso quella immaginifica industria che si chiama cinema: film come Mangia, prega, ama (di Ryan Murphy, 2010) sono un concentrato di luoghi comuni: in Italia si mangiano gli spaghetti, ci si innamora e si osservano le «solite» bellezze storico-artistiche sparse tra Roma, Firenze e Venezia.Per carità, basterebbero anche solo queste tre città per decantare a vita le virtù di cui possiamo andare orgogliosi, ma oltre al Colosseo, alle gondole e a Ponte Vecchio c’è molto altro. Il perché è presto detto: al di là delle preziosità costruite nei secoli dall’uomo, l’Italia può andare orgogliosa anche della varietà paesaggistica che la caratterizza. Quale altra nazione può fregiarsi di contenere in (relativamente) pochi chilometri quadrati mare, montagne e colline?Il difetto è negli occhi di chi non guarda: non esistono solo la cristallina bellezza del mare sardo, il candore delle Dolomiti, la sinuosità della Val d’Orcia e la banalità delle considerazioni sulla Pianura Padana: da noi è possibile ammirare anche caldare, cave, paesaggi desertici e pietre dalle forme surreali.Prima di compiere questo viaggio, andiamo a vedere quali sono gli scenari da urlo sparsi per il mondo, accontentandoci del breve elenco che può scaturire da questo articolo.Il Wadi Rum, in Giordania, evoca potenti immagini cinematografiche: Lawrence d’Arabia venne girato proprio qui. E non è un caso: se la Valle della Luna è la zona sabbiosa di questo deserto, Petra incanta con le sue meraviglie archeologiche, città mistica che attrae ogni anno migliaia di visitatori.La Turchia ne stupisce altrettanti con Pamukkale (che in turco significa “castello di cotone”): come il termine suggerisce, si tratta di un sito dominato dal bianco, quello delle formazioni calcaree che fungono da bordo naturale tra una vasca di acqua termale e l’altra. Ci si può immergere liberamente in quello che, dal 1988, è Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.Altrettanto magica e ultraterrena è la Cappadocia, sempre in Turchia: un’area geologica dominata da grandi massi disposti su colline con una maestria da architetto. Qui si trovano anche i camini delle fate, formazioni laviche che funsero da rifugio per gli eremiti.Quando si parla di scenari naturali incredibili non può non venire in mente il parco del Serengeti, in Tanzania. Qui si trovano i famosi big five (leoni, leopardi, rinoceronti, elefanti e bufali), re della savana. Nella maggior parte dei casi, se si sceglie quest’area protetta è per osservare dal vivo i grandi movimenti migratori dell’incredibile fauna locale.Senza andare troppo lontano: in Croazia si trova il Parco Nazionale dei Laghi di Plivtice: 16 laghi collegati da cascate e sentieri che fanno dimenticare di essere in Europa. La natura è così rigogliosa da richiamare alla mente zone ben più remote, come l’Ecuador.Uluru è un altro tra gli spettacoli più belli del mondo: a dividerci da questa montagna che sorge nel deserto come un fiore solitario sono, però, più di 20 ore di volo. Una fatica che vale la pena di fare se si vuole assaporare una delle atmosfere più mistiche che esistano.E ancora: Halong Bay, in Vietnam; la Monument Valley, negli Stati Uniti; il ghiacciaio Pia, in Cile. Per non parlare delle Galapagos e delle tracce lasciate da Charles Darwin. Che dire, poi, del Machu Picchu e della visuale su templi e natura?In Argentina ci si può estasiare di fronte alle Cascate dell’Iguazù: sono 275 e superano gli 80 metri, numeri che lascerebbero chiunque a bocca aperta.Il colore del Mar dei Caraibi convive con la storia millenaria a Tulum, in Messico, mentre i paesaggi sconfinati della Mongolia sono ancora per pochi.La lista potrebbe continuare all’infinito, anche se non può che frustrare i desideri dei viaggiatori che si sentono ancora ingabbiati dalle regole e dalle contro-regole del momento. Nulla vieta di sognare e, soprattutto, di cercare in Italia i paesaggi da sogno che, da sempre, stiamo inseguendo.<div class="rebellt-item col2" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/italia-ricca-scenari-naturali-atipici-2656408257.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="caldara-di-manziana" data-post-id="2656408257" data-published-at="1642180065" data-use-pagination="False"> Caldara di Manziana iStock Basta allontanarsi di pochi chilometri e la capitale diventa un lontano ricordo: il Monumento naturale Caldara di Manziana, nel Parco naturale regionale di Bracciano-Martignano, catapulta immediatamente in un altro mondo. Da Manziana bisogna imboccare la SP2c e percorrerla per 5 km, dopodiché girare a sinistra, in via della Caldara. Dopo poco ci si ritrova in un paesaggio decisamente extraterrestre.Se si vuole intraprendere questo breve viaggio, bisogna dotarsi di un abbigliamento comodo, anche per via del fango che circonda i geyser. Esatto: in questo luogo esistono dei geyser, motivo principale delle visite dei pochi conoscitori e dei tanti fotografi del Lazio (e non solo).Perché optare per la Caldara di Manziana? Perché in un ambiente relativamente ristretto abbondano particolarità non solo geologiche, ma anche botaniche: qui si trovano infatti delle betulle bianche, una specie originaria della Russia. Come la betula pendula sia arrivata a Manziana nessuno lo sa. Quel che è certo è che migliaia di anni fa esisteva un vulcano, di cui oggi possiamo ammirare le “rimanenze”: i geyser ne sono la dimostrazione.Insomma, se volete dimenticarvi di essere in Italia, la Caldara di Manziana fa al caso vostro. E quando vorrete tornare sul pianeta Terra (si fa per dire), si può visitare il vicino borgo-fantasma di Monterano.Dormire a Manziana e dintorniIl Giardino Segreto, Via Canale Manziana, 62, Manziana (RM): appartamento con due accoglienti camere da letto, dotato di patio e giardino;Dimora Sabatini B&B, Via della Stazione, 27, Oriolo Romano (VT): a pochi minuti di auto da Manziana, offre stanze ben arredate e un’ottima posizione.Mangiare a ManzianaCosa mangiare a Manziana? Broccoli strascinati, pangiallo (un dolce natalizio) e fronne e patate, ottima zuppa contadina.Ristorante La Pergola, Vicolo degli Scaloni, 7, dove provare le patate in padella al finocchio;Il Castello Pizza e Cucina Manziana, Corso Vittorio Emanuele, 40. In pieno centro;Casacocò, Via Fonte del Gatto. Cucina genuina in mezzo alla natura. <div class="rebellt-item col2" id="rebelltitem2" data-id="2" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/italia-ricca-scenari-naturali-atipici-2656408257.html?rebelltitem=2#rebelltitem2" data-basename="civita-di-bagnoregio" data-post-id="2656408257" data-published-at="1642180065" data-use-pagination="False"> Civita di Bagnoregio iStock Civita di Bagnoregio (VT) è già surreale di per sé, ma talvolta la sua fama occulta la bellezza della sottostante Valle dei Calanchi, nonostante sia circondata da queste formazioni argillose.Una sorta di deserto fatto di “pinnacoli” che rende obbligatoria una gita da queste parti. Non che i calanchi si trovino solo qui: si pensi alla Crete Senesi, ma anche alla Riserva di Montalbano Jonico (in Basilicata) e al Parco Regionale dei Gessi Bolognesi.La Valle dei Calanchi comprende i Comuni di Civita di Bagnoregio, Castiglione in Teverina, Lubriano, Celleno, Graffignano e Civitella d’Agliano. Una zona ampia e ricca di testimonianze della civiltà etrusca.Se Civita è definita “città morente” è perché l’instabilità sui cui poggia è visibile a occhio nudo. I calanchi sono infatti mutevoli quasi come fossero dune di sabbia. È anche questo a renderli estremamente affascinanti.Alcune formazioni sono più famose, come per esempio “La Cattedrale”, chiamata così per la sua forma così simile a quella di un’imponente chiesa. È immergendosi nella valle e non osservandola dal borgo, che si può ammirare tutta la sua maestosità.Un salto nel borgo è comunque obbligatorio: i vicoli del centro storico sono estremamente suggestivi e i punti panoramici indimenticabili. Da sapere: bisogna pagare un biglietto d’ingresso per accedere al borgo.Dormire a Civita di BagnoregioLibera Mente, Piazza San Pietro, 5: questo edificio del 1500 si trova in una posizione a dir poco invidiabile;Locanda della Buona Ventura, Piazza San Donato Civita: anche da qui si gode della vista dei calanchi. Rustica com’è rustico il paesaggio circostante.Mangiare a Civita di BagnoregioAcquacotta, pollo alla Civitonica e piciarelli al tartufo sono dei must.La Cantina di Arianna, Via Madonna della Maestà, 121, Civita: ottima cantina, dove assaggiare salumi e formaggi del territorio;Antico Torchio, Via Porta S. Maria, 1, Bagnoregio: da provare il tagliere e gli spaghetti alla Gricia;Magna Civita, Piazza Sant'Agostino, 10 E/F, 01022 Bagnoregio: le tagliatelle allo zafferano con scamorza, pinoli e aceto balsamico convincerebbero anche i più restii. <div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem3" data-id="3" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/italia-ricca-scenari-naturali-atipici-2656408257.html?rebelltitem=3#rebelltitem3" data-basename="cava-di-bauxite-otranto" data-post-id="2656408257" data-published-at="1642180065" data-use-pagination="False"> Cava di bauxite (Otranto) iStock Altro scenario che sembra uscito dalla mente fantasiosa di uno scrittore di fantascienza è quello offerto dalla cava di bauxite di Otranto. Siamo in Puglia, ma non sembra.La bauxite altro non è che una roccia dalla quale si ricava l’alluminio. Il colore è rossastro e conferisce a questa cava salentina un aspetto quasi marziale.La cava venne dismessa alla fine degli anni ’70 e, da allora, l’ambiente ha preso vita anche grazie alla presenza di un laghetto, il cui colore smeraldo contrasta felicemente con il paesaggio circostante. Quello che si ha di fronte una volta giunti a destinazione è un canyon nostrano, ricco di fascino e - tutto sommato fino a pochi anni fa - fonte di sostentamento per parecchie famiglie.La bauxite, infatti, è un minerale piuttosto diffuso in Puglia, tanto che anche sul Gargano e nella Murgia sono presenti delle cave.Dalla fine dell’attività umana all’inizio di una nuova storia il paesaggio è cambiato radicalmente, esplodendo in tutta la sua vividezza, forse grato di poter tornare a se stesso.Arrivare alla cava di bauxite è semplice, considerato che la distanza da Otranto è di soli 1,5 Km (si può anche andare a piedi). Bisogna imboccare la Strada Provinciale 369 e girare a sinistra dopo le indicazioni per Santa Cesarea Terme. Da qui parte una strada sterrata, non percorribile in auto.Dormire a OtrantoVittoria Resort Pool & SPA, Via Catona. Un quattro stelle perfetto per chi si vuole trattare bene;Masseria Mongiò dell’Elefante, Baia dei Turchi, Otranto: un alloggio pugliese con i fiocchi, dotato di piscina e giardino.Mangiare a OtrantoPiatti tipici sono il marro (rotolo fatto con le interiora di agnello o capretto), la scarciedda (pane dolce pugliese) e il celeberrimo pasticciotto.Vecchia Otranto, Corso Garibaldi, 96. Da provare le bruschette con burrata e cime di rapa e l’ottimo pesce;Friggitoria Otranto – Torrematta, Via Immacolata, 43: frittura di calamari, alici e gamberi serviti in un “cuoppo”. Un fast food ottimo;Il Diavolicchio Goloso, Strada Vicinale Fabrizio. Pesce fresco, cucinato in maniera raffinata. <div class="rebellt-item col2" id="rebelltitem4" data-id="4" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/italia-ricca-scenari-naturali-atipici-2656408257.html?rebelltitem=4#rebelltitem4" data-basename="etna" data-post-id="2656408257" data-published-at="1642180065" data-use-pagination="False"> Etna iStock Sembra di stare su Marte, ma è “solo” il cratere di un vulcano: l’Etna. Una volta sui Monti Silvestri, alle pendici della “vulcanessa” (pochi sanno che è fimmina, per i siciliani), ci si rende conto dell’incredibile varietà paesaggistica che la regione più grande d’Italia offre ai suoi estimatori.Non è da poco poter vantare un vulcano ancora attivo: quando l’Etna erutta, offre uno spettacolo pauroso e grandioso allo stesso tempo. Quando è fermo, invece, si fa ammirare in tutta la sua apparente aridità e lontananza dal resto del mondo. Un altro pianeta, insomma.Si può partire dai Monti Silvestri per tre motivi: si tratta di due crateri spenti: un’ottima notizia per i più prudenti;sono raggiungibili anche in macchina: basta inserire “Rifugio Sapienza” – dove ci si può anche rifocillare - su Google Maps;l’altitudine: 1.900 metri contro i 3.326 della vetta.Nonostante queste facilitazioni, i Crateri Silvestri fanno sentire con forza la loro natura possente. Camminare sulla nera lava, che si stende sui profili sinuosi del vulcano, trasporta decisamente in un luogo più vicino alla fantasia di Douglas Adams (autore di Guida Galattica per Autostoppisti) che alla realtà.Dormire sull’EtnaSealand, Strada Provinciale Nunziata Piedimonte 311 Via Barabini n. 13, Nunziata (CT): un bed & breakfast che offre anche la possibilità di utilizzare la navetta aeroportuale;Agri Hotel Da Marianna, s.s.116 Km. 7.700, Santa Domenica Vittoria: ottime la cucina e la posizione.Mangiare sull’EtnaI prodotti tipici spaziano dai salumi ai formaggi, ma i punti fermi della zona sono i vini e l’olio extravergine, che devono la loro bontà al fertilissimo terreno vulcanico e al microclima. Ristorante Monte Conca, Piano Provenzana Etna Nord, Linguaglossa (CT): una baita rustica dove assaggiare carne alla brace e maccheroni della casa;Etna Quota Mille, Contrada Marzarola, Randazzo (CT): da provare i maccheroncini con sugo di maialino nero dei Nebrodi e i vini locali;Ristorante Masseria Carminello, Via Carminello, 21, Valverde (CT): ottimi i ravioli al pistacchio e molto bella la veranda panoramica. <div class="rebellt-item col2" id="rebelltitem5" data-id="5" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/italia-ricca-scenari-naturali-atipici-2656408257.html?rebelltitem=5#rebelltitem5" data-basename="piscinas" data-post-id="2656408257" data-published-at="1642180065" data-use-pagination="False"> Piscinas iStock In Italia abbiamo anche il deserto. O, perlomeno, si può fingere di averne uno.Le dune di Piscinas (CI), in Sardegna, non sarebbero così diverse da quelle del Sahara, se non fosse per la macchia mediterranea che le ricopre e il cervo sardo che le abita. Per il resto, la loro estensione e altezza (raggiungono i 60 metri) fa pensare a tutto tranne che all’Italia.A rendere il paesaggio ancora più surreale sono il Rio Piscinas - il fiume rossastro che le attraversa – nonché binari e convogli che appartenevano alle miniere della zona.Una volta superate le dune, si raggiunge la lunghissima spiaggia, dove nidificano le tartarughe marine. La presenza del vento fa sì che sempre più surfisti se ne innamorino. Gli amanti delle immersioni, invece, sappiano che le profondità del mare limpidissimo abbracciano da secoli il relitto di una nave inglese. Il desiderio di sentirsi altrove si fa sempre più pressante? Si può proseguire con il proprio viaggio in mondi altri anche a 4 Km da Piscinas, precisamente nelle Grotte Is Zuddas. Se invece si vuole ancora godere del mare di Sardegna, c’è solo l’imbarazzo della scelta oltre a Piscinas, dalla Spiaggia di Torre dei Corsari a quelle di Pistis e Funtanazza. Interessante anche il Museo del Coltello Sardo, ad Arbus.Dormire a Piscinas e dintorniAgriturismo Agrifoglio, Via Porto Botte, San Giovanni Suergiu (a 11,2 Km da Piscinas): azienda agricola che propone anche piatti tipici del luogo;Hotel Le Dune, Via Bau, 1, Piscinas: posizione migliore di questa non esiste. Lusso selvaggio.Mangiare a Piscinas e dintorniDa provare da queste parti ci sono i formaggi (casu axedu e casu friscu, in particolare), i malloreddus alla campidanese e la buttarga.Ristorante Pizzeria Corte Rubja, Via Barega, Iglesias (SU): piatti curati nei dettagli e ottime pizze;Sa Perda Marcada, SS126, snc, Arbus (SU): agriturismo che propone piatti fatti in casa;Pizzeria Ristorante L’Angolo, Via Sassari, Sant'Anna Arresi (SU): pizze buone e dai gusti originali.
Il primo ministro del Pakistan Shehbaz Sharif e il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman (Getty Images)
Riyadh e Islamabad hanno firmato un patto di difesa reciproca, che include anche la deterrenza nucleare pakistana. L’intesa rafforza la cooperazione militare e ridefinisce gli equilibri regionali dopo l’attacco israeliano a Doha.
Emanuele Orsini e Dario Scannapieco