2024-11-03
L’Iran minaccia ancora Israele. Che uccide due «capi» di Hezbollah
Ali Khamenei promette una reazione dura a qualsiasi attacco, ma l’Idf non si ferma.«I nemici, siano essi il regime sionista o gli Stati Uniti d’America, riceveranno sicuramente una risposta schiacciante a ciò che stanno facendo all’Iran, alla nazione iraniana e al fronte della resistenza». Questa minaccia arriva direttamente dall’ayatollah Ali Khamenei che promette una reazione contro qualsiasi attacco non solo diretto contro Teheran ma anche contro i suoi alleati, quindi gli Houthi in Yemen, Hezbollah in Libano e Hamas a Gaza. Secondo il leader iraniano, Teheran non agirà solamente per vendetta, ma anche in nome di «una misura logica, basata sulla religione, sulla moralità, sulle leggi internazionali contro l’aggressore, così come contro l’arroganza globale». I toni sono decisamente cambiati, da quando, dopo i raid israeliani del 26 ottobre, aveva dichiarato che la risposta iraniana non sarebbe stata «né esagerata né minimizzata». Il discorso intimidatorio è stato pronunciato dalla Guida suprema durante un incontro con gli studenti nella capitale iraniana ieri, per commemorare il 4 novembre 1978, quando i soldati iraniani spararono contro gli studenti durante le proteste contro lo scià. Ma questo monologo arriva anche a pochi giorni dall’anniversario dell’assalto all’ambasciata americana a Teheran avvenuta il 4 novembre 1979. Khamenei, pur non specificando la portata dell’offensiva, ha concluso: «Stiamo certamente facendo tutto il necessario per preparare la nazione iraniana a opporsi all’arroganza, sia in termini di prontezza militare, armamenti o azioni politiche, e grazie a Dio, i nostri funzionari sono attualmente impegnati in questo». Poco prima delle parole dell’ayatollah, gli Stati Uniti avevano già espresso la loro posizione al riguardo, con il portavoce del Pentagono Patrick Ryder che aveva spiegato: «Se l’Iran, i suoi partner o i suoi delegati sfruttassero questo momento per prendere di mira il personale o gli interessi americani nella regione, gli Stati Uniti prenderanno tutte le misure necessarie per difendere il nostro popolo». E in linea con queste dichiarazioni, gli Stati Uniti, tramite una nota del Pentagono, hanno comunicato che schiereranno in Medio Oriente: bombardieri B-52, cacciatorpedinieri, aerei cisterna e squadroni di caccia nei prossimi mesi.Intanto l’Idf ha annunciato di aver ucciso due comandanti di Hezbollah nel raid condotto venerdì nella città libanese di Tiro. Si tratta di Mousa Izz al-Din, «comandante delle forze della milizia sciita nel settore costiero» e Hassan Majid Daib, «comandante dell’artiglieria nel settore costiero, responsabile del lancio di razzi contro Haifa giovedì». La forza militare israeliana aggiunge che «questi terroristi di Hezbollah sono stati responsabili del lancio di oltre 400 proiettili contro Israele solo nell’ultimo mese». Ma non solo, l’Idf ha anche confermato di aver catturato nel nord del Libano Imad Amhaz, membro di Hezbollah e considerato «un’importante fonte di informazioni» sulla forza navale della milizia sciita. Il commando israeliano è arrivato via mare sulla costa di Batroun e ha prelevato Amhaz da un bungalow per poi abbandonare l’area a bordo di motoscafi. L’esponente di Hezbollah è sottoposto a un interrogatorio da parte dell’intelligence militare israeliana. Invece a Gaza, nella zona di Zeitoun, l’Idf ha localizzato un tunnel di Hamas con «una struttura per la produzione di razzi, proiettili e granate, insieme ad attrezzature subacquee destinate ai terroristi di Hamas per infiltrarsi nel territorio israeliano via mare».Dall’altra parte, i gruppi filo iraniani in Iraq continuano ad attaccare Gerusalemme, anche ieri sarebbero stati tre i droni intercettati. L’obiettivo era la città turistica di Eilat, sulla costa israeliana del Mar Rosso. Mentre nella notte tra venerdì e sabato dal Libano sono partiti diversi razzi diretti contro Israele: il suono delle sirene è stato sentito in Alta Galilea, in Galilea e nella baia di Haifa.
Ecco #DimmiLaVerità dell'8 settembre 2025. Il generale Giuseppe Santomartino ci parla dell'attentato avvenuto a Gerusalemme: «Che cosa sta succedendo in Medio Oriente? Il ruolo di Hamas e la questione Cisgiordania».