2024-09-30
Israele attacca gli Huthi nello Yemen. Usa allineati: «Sostegno incrollabile»
Trovato il corpo di Hassan Nasrallah, forse morto per soffocamento, con altri 20 terroristi. Benjamin Netanyahu: «Era il motore dell’asse del male». Guido Crosetto: «Nessuna ritirata dal Libano». Il Papa: «Immorale la difesa sproporzionata».Ieri è stato recuperato il corpo del capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah, morto venerdì durante l’attacco aereo israeliano. Secondo le Forze di difesa israeliane (Idf), i comandanti di Hezbollah e Nasrallah, quando sono stati colpiti, «si trovavano nel loro principale centro di comando sotterraneo a Beirut, sotto alcuni edifici residenziali, a 53 metri di distanza da una scuola gestita dalle Nazioni unite». Secondo il ricercatore israeliano Or Fialkov, esperto di questioni militari e terrorismo, «Israele ha utilizzato gli F-15 probabilmente 12/16 aerei e ha usato 83 tonnellate di bombe. In particolare sono state sganciate le bombe bunker buster Gbu 28 che sono in grado di penetrare bersagli particolarmente corazzati o sotterranei». Secondo quanto dichiarato da due fonti di Hezbollah il corpo di Nasrallah (oggi si terranno i funerali) era intatto e «la causa della morte sembra essere stata un trauma contusivo». Secondo Channel 12 News Nasrallah è morto per soffocamento. Inoltre, sempre secondo la stessa fonte, trovandosi in un luogo privo di ventilazione, i bombardamenti dell’Aeronautica israeliana hanno fatto sì che i gas entrassero nella stanza, provocandone la morte per soffocamento. Sempre a proposito di quanto avvenuto venerdì a Beirut l’Idf ha reso noto che oltre al leader del gruppo terroristico sostenuto dall’Iran almeno più di 20 ufficiali sono rimasti uccisi. Tra loro ci sono Ali Karaki, comandante del fronte meridionale di Hezbollah; Ibrahim Hussein Jazini, capo dell’unità di sicurezza personale di Nasrallah; Samir Tawfiq Deeb, consigliere di Nasrallah; Abd al-Amir Muhammad Sablini, responsabile del rafforzamento delle Forze di Hezbollah e Ali Nayef Ayoub, responsabile della potenza di fuoco. Confermata anche la morte del vicecomandante della Forza Quds delle Guardie della rivoluzione islamica dell’Iran, Abbas Nilforoushan. Ieri mentre l’Aviazione bombardava la periferia Sud di Beirut con l’obiettivo dichiarato di uccidere Abu Ali Rida, comandante dell’Unità Badrdi Hezbollah, è arrivata anche la conferma della morte dell’alto funzionario di Hezbollah Nabil Qaouk, a sua volta ucciso in un attacco aereo sabato a Dahiyeh (Sud di Beirut). Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha affermato: «Abbiamo saldato i conti con i responsabili dell’omicidio di innumerevoli israeliani e di molti cittadini di altri Paesi, tra cui centinaia di americani e dozzine di francesi. Nasrallah non era più un terrorista, era il motore centrale dell’asse del male iraniano». Della situazione in Libano ha parlato anche il nostro ministro della Difesa, Guido Crosetto: «Il ritiro del contingente militare italiano in Libano non è attualmente oggetto di discussione. Tuttavia, il ministero ha già messo in atto tutte le misure necessarie per una possibile evacuazione dei civili italiani presenti nel Paese». Mentre scriviamo, l’Idf annuncia di aver condotto raid aerei nello Yemen contro i ribelli Huthi che questo mese hanno lanciato tre missili balistici contro Israele. Stando a fonti militari citate dal Times of Israel, numerosi aerei dell’Aviazione israeliana hanno partecipato all’operazione, che si è svolta a circa 1.800 chilometri da Israele. Gli attacchi hanno colpito postazioni militari utilizzate dagli Huthi nelle zone di Hodeidah e nel porto vicino di Ras Isa, nell’Ovest dello Yemen. «L’Idf ha colpito centrali elettriche e un porto utilizzato per importare petrolio. Queste infrastrutture permettono al regime Huthi di ricevere rifornimenti di armi dall’Iran e altri materiali a scopi bellici, compreso il petrolio», ha riferito l’esercito. Mentre erano in corso i bombardamenti è arrivata la notizia che Mohammed al-Salaam, portavoce degli Huthi, è stato ucciso mentre si recava in Yemen dall’Iran. Nuova puntata del complesso rapporto Usa-Israele, ma questa volta con toni distesi. John Kirby, portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, in un’intervista alla Cnn ha affermato che il supporto degli Stati Uniti alla sicurezza di Israele è incondizionato e resterà tale»; Kirby ha sottolineato il diritto di Israele di difendersi, pur ribadendo l’importanza di evitare vittime civili e la distruzione delle loro abitazioni. Poi ha aggiunto che «Biden e Netanyahu si conoscono da 40 anni e non sono quasi mai d’accordo su nulla, ma sulla sicurezza di Israele sì». Kirby ha poi concluso affermando: «Una guerra totale con Hezbollah o l’Iran non è il modo per riportare le persone nelle loro case nel Nord di Israele in sicurezza». Ahmadi Vahidi, ex comandante dei Pasdaran per operazioni estere e attuale membro del Consiglio per il discernimento, organo diretto dalla Guida suprema, Ali Khamenei, ha affermato che «ogni comandante di Hezbollah eliminato nei recenti raid israeliani è stato sostituito e attualmente nessuna posizione nell’organizzazione è rimasta vacante», ma sulle sue parole è lecito esprimere qualche dubbio. Infine, Francesco durante il volo di rientro dal Belgio al termine del suo viaggio apostolico, ha parlato del Libano: «La difesa deve essere sempre proporzionata all’attacco. Quando c’è qualcosa di sproporzionato si fa vedere una tendenza dominatrice che va oltre la moralità. Anche nella guerra c’è una moralità da custodire. La guerra è immorale, ma le regole implicano qualche moralità. Quando questo non si fa, si vede - noi diciamo in Argentina - il cattivo sangue».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.