Il 2024 ha segnato un altro anno boom per gli Etf, con gli asset gestiti nei fondi negoziati in borsa globali che hanno raggiunto i 15.000 miliardi di dollari, accompagnati da un massiccio spostamento degli investimenti dai fondi comuni tradizionali. Negli ultimi dieci anni, le masse gestite degli Etf in Europa sono cresciute del 409%, arrivando a 1.944 miliardi di euro. Una cifra che, secondo le stime di EY realizzate a marzo 2024, potrebbe più che raddoppiare entro il 2030, raggiungendo i 4.166 miliardi di euro.
Il 2024 ha segnato un altro anno boom per gli Etf, con gli asset gestiti nei fondi negoziati in borsa globali che hanno raggiunto i 15.000 miliardi di dollari, accompagnati da un massiccio spostamento degli investimenti dai fondi comuni tradizionali. Negli ultimi dieci anni, le masse gestite degli Etf in Europa sono cresciute del 409%, arrivando a 1.944 miliardi di euro. Una cifra che, secondo le stime di EY realizzate a marzo 2024, potrebbe più che raddoppiare entro il 2030, raggiungendo i 4.166 miliardi di euro.Dove investire nel 2025? Fioccano in queste settimane le previsioni sull'anno nuovo in un altro anno che ha visto la Borsa americana sopravanzare come performance tutte le altre piazze, trainata soprattutto dalla tecnologia. Ricordiamo che lo scorso anno, di questi tempi, il «consenso» formato dal parere medio delle principali case di investimento era quello di una salita del 3,5% dell'indice S&P 500 (siamo attualmente invece a + 33,5%), di un «riscatto» per un'Europa troppo a buon mercato e di una grande attenzione ai mercati nel caso di una rielezione di Donald Trump.«Il nostro approccio, come consulenti finanziari indipendenti», spiega Salvatore Gaziano, direttore investimenti di SoldiExpert Scf, «è quello di cercare di non usare la pancia o di basarsi su idee preconcette o dogmatiche (anche se provengono dai guru o dalle case di investimento più in voga), poiché il controllo dei fatti ci dice che questo è spesso l'approccio più rischioso, poiché ci si potrebbe innamorare di idee magari sballate e perdere contatto con la realtà. Ci sono risparmiatori e anche gestori professionisti che, più vedono le loro tesi sconfessate dai mercati, più aumentano l'esposizione a titoli, fondi o Etf perdenti», spiega Gaziano. «Se si vuole adottare un approccio passivo, molti Etf sono ben diversificati e mostrano costi nettamente inferiori ai fondi e rendimenti nettamente migliori nel tempo, mentre un approccio più dinamico richiede un approccio sistematico basato su regole possibilmente pianificate ex ante».Il 2024 ha segnato un altro anno boom per gli Etf, con gli asset gestiti nei fondi negoziati in borsa globali che hanno raggiunto i 15.000 miliardi di dollari, accompagnati da un massiccio spostamento degli investimenti dai fondi comuni tradizionali. In Francia, secondo l'Autorità dei Mercati Finanziari, il numero di investitori che hanno effettuato almeno una transazione su un Etf è quadruplicato in cinque anni, e i più grandi fan degli Etf sono i giovani sotto i 35 anni. Negli ultimi dieci anni, le masse gestite degli Etf in Europa sono cresciute del 409%, arrivando a 1.944 miliardi di euro (dati Bloomberg al 30 settembre 2024). Una cifra che, secondo le stime di EY realizzate a marzo 2024, potrebbe più che raddoppiare entro il 2030, raggiungendo i 4.166 miliardi di euro. Una ricerca di Bank of America ha mostrato che gli investitori statunitensi hanno risparmiato circa 250 miliardi di dollari dal 1993 scegliendo i fondi negoziati in borsa, gli Etf appunto, anziché i fondi comuni di investimento.Anche nel nostro Paese gli Etf stanno comunque sempre più prendendo piede (ne sono quotati poco meno di 2.000) e, secondo Simone Rosti, responsabile per l'Italia e Sud Europa di Vanguard (la società che ha inventato gli Etf ed è fra le leader mondiali del settore), gli Etf pesano già oggi per il 20-25% del portafoglio degli italiani, una percentuale destinata a crescere. Si attende a breve termine di arrivare al 30-40%, ma a medio-lungo termine anche tra il 50-70%: «Basti pensare a dove investono gli investitori istituzionali e professionali gran parte del loro portafoglio. Gli istituzionali sono stati i primi ad adottarli e non si sono mai pentiti».Per il 2025, Bank of America prevede un panorama economico globale caratterizzato da una crescita più robusta e una stabilizzazione dell’inflazione, seppure negli ultimi giorni la Fed ha frenato gli entusiasmi, innestando una correzione dei prezzi delle azioni. Nell'ipotesi di un quadro di stabilità crescente, gli strategist di Bank of America vedono implicazioni positive per gli investimenti in azioni e alcuni segmenti obbligazionari, suggerendo strategie più dinamiche e diversificate rispetto al tradizionale modello 60% azioni e 40% obbligazioni.Le azioni vengono considerate ancora (e nonostante i rialzi, ma ricordandosi della volatilità) l’asset class con il maggiore potenziale di rendimento per il 2025, con rendimenti compresi tra l’8% e il 14%, trainati da una crescita più ampia degli utili, un aumento della produttività e politiche pro-business che l'amministrazione Trump dovrebbe portare avanti. Fra i settori, particolare attenzione viene data ai settori legati alla difesa tecnologica e alle infrastrutture industriali negli Stati Uniti. Opportunità poi nel gas naturale per il breve termine e nell’energia nucleare per una visione a lungo termine, mentre sui mercati internazionali si evidenziano opportunità in mercati come il Giappone, che beneficia di riforme strutturali, e l’India, che offre titoli azionari di alta qualità con un potenziale di crescita costante.L'oro resta considerato una protezione contro i rischi valutari e l’inflazione, supportato dall’aumento della domanda da parte delle banche centrali e dalla diversificazione dei portafogli, mentre l’intelligenza artificiale sta emergendo come un catalizzatore di cambiamenti in vari settori, incluso quello minerario, dove le tecnologie avanzate basate su IA potrebbero rivoluzionare la scoperta di depositi minerari, migliorando i margini e riducendo i rischi.
Monica Marangoni (Ansa)
La giornalista Monica Marangoni affronta il tema della nudità in un saggio che tocca anche il caso delle piattaforme sessiste. «È il tempo del relativismo estetico che asseconda solo l’io e le sue voglie, persino con immagini artefatte».
Giornalista e conduttrice televisiva, laureata in Filosofia all’università Cattolica del Sacro cuore a Milano, Monica Marangoni ha condotto diversi programmi non solo in Rai. Nudo tra sacro e profano - Dall’età dell’innocenza all’epoca di Onlyfans (Cantagalli), con postfazione dello stesso editore David Cantagalli, è il suo primo saggio. Una riflessione particolarmente attuale dopo la scoperta, e la chiusura, di alcuni siti che, con l’Intelligenza artificiale, abbinano corpi nudi femminili a volti noti del mondo dell’informazione, dello sport e della politica.
Effetto Trump: dazi, tagli alla ricerca e revisione dei protocolli sanitari stanno frenando il comparto (-4%). A pesare, pure la scadenza dei brevetti. Cresce la fiducia, invece, nei processi tecnologici contro le malattie.
Il settore farmaceutico globale attraversa una fase di incertezza che si riflette sui listini. Da inizio anno il comparto mondiale segna un -4%, zavorrato anche dall’effetto cambio, mentre in Europa l’andamento complessivo resta vicino alla parità ma con forti turbolenze. Il paradosso è evidente: a fronte di una domanda sanitaria in crescita e di progressi clinici straordinari, gli investitori hanno preferito spostarsi su altri temi.
Donna, ingegnere aerospaziale dell'Esa e disabile. La tedesca Michaela Benthaus, 33 anni, prenderà parte ad una missione suborbitale sul razzo New Shepard di Blue Origin. Paraplegica dal 2018 in seguito ad un incidente in mountain bike, non ha rinunciato ai suoi obiettivi, nonostante le difficoltà della sua nuova condizione. Intervistata a Bruxelles, ha raccontato la sua esperienza con un discorso motivazionale: «Non abbandonate mai i vostri sogni, ma prendetevi il giusto tempo per realizzarli».
Luca Marinelli (Ansa)
L’antica arte partenopea del piagnisteo strategico ha in Italia interpreti di alto livello: frignano, inteneriscono e incassano.
Venghino, siori, venghino, qui si narrano le gesta di una sempiterna compagnia di ventura.
L’inossidabile categoria dei cultori del piagnisteo.
Che fa del vittimismo una posa.
Per una buona causa: la loro.





