
Provvedimento cautelare dell’Antitrust che blocca il trasferimento dei clienti alla banca digitale senza un loro sì esplicito. Carlo Messina: «Soddisferemo i correntisti».L’Antitrust ha adottato un provvedimento cautelare nei confronti di Intesa Sanpaolo e di Isybank per impedire il passaggio alla banca digitale dei correntisti che non hanno fornito il loro consenso espresso. L’operazione, spiega una nota dell’Autorità, finora ha riguardato circa 300.000 clienti su un totale di 2,4 milioni che Intesa Sanpaolo intenderebbe trasferire a Isybank. Sono stati 5.000 i consumatori (di cui più di 3.000 dopo l’avvio dell’istruttoria) che hanno chiesto l’intervento del Garante, secondo il quale il trasferimento è stato previsto con modalità non conformi alle disposizioni del Codice del consumo. Entro dieci giorni Intesa Sanpaolo e Isybank dovranno comunicare le misure per ottemperare al provvedimento cautelare.Secondo l’Antitrust, i correntisti interessati non avrebbero potuto più accedere in filiale né all’Internet banking tramite computer e avrebbero dovuto svolgere le operazioni bancarie solo tramite app. Inoltre, i nuovi conti correnti prevederebbero condizioni economiche e servizi differenti, e tali modifiche sarebbero state unilateralmente imposte senza richiedere il consenso. Per di più, le comunicazioni relative al passaggio sarebbero state trasmesse nella sezione archivio dell’app dell’istituto di credito senza accorgimenti per sollecitarne la lettura. Pertanto, l’Antitrust ha previsto che le due banche assegnino ai correntisti un congruo termine per fornire il proprio consenso espresso al trasferimento. I contrari potranno mantenere il precedente conto alle stesse condizioni.«Tutte le autorità vanno rispettate. È chiaro che noi riteniamo di aver operato in conformità a quelle che sono le leggi di questo Paese e di aver ricevuto le autorizzazioni da parte della Banca d’Italia e della Bce», ha commentato Carlo Messina, ceo e consigliere delegato di Intesa rispondendo alle critiche dell’Antitrust, «Ma è anche vero che, se anche un numero limitato di clienti, e parliamo di circa 2.000, non ha trovato le nostre procedure come quelle migliori da poter usare, faremo in modo che questo possa accadere». «Il nostro obiettivo», ha aggiunto Messina, «è sviluppare la tecnologia e fare in modo che questo Paese possa avere un beneficio dall’innovazione. Nello specifico noi abbiamo creato una innovazione unica con Isybank e Isytech che sono considerare un benchmark europeo. Se dobbiamo migliorare dei meccanismi di comunicazione per fare in modo che i nostri clienti la possano utilizzare allora lo faremo». Tra l’altro «avevamo già avviato delle attività con Assoutenti e Codancons che oggi ci vengono riconosciute. Una cosa che stavamo già facendo. Noi siamo abituati a fare le cose in modo che vadano sempre meglio», ha concluso Messina. Parole confermate dalle due associazioni. «Garantendo maggiore trasparenza ai propri clienti banca Intesa aveva infatti giustamente esteso i termini per il rifiuto della migrazione - diritto da esercitare entro il prossimo 29 febbraio - proprio a seguito di un confronto con le associazioni dei consumatori», ha dichiarato il Codacons. «La questione del passaggio da Intesa Sanpaolo a Isybank è un “non problema”», ha aggiunto per Assoutenti, «e l’Antitrust farebbe bene a concentrare la sua attenzione su altre problematiche che coinvolgono il settore bancario».
Leone XIV (Ansa)
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