2019-10-18
Iniettati altri 350 milioni in Alitalia. Pagamenti statali, tempi più lunghi
Niente conto dedicato per i professionisti. Agli evasori 8 anni di carcere. Imu sulle trivelle.Alla fine il governo è intervenuto per mettere in sicurezza Alitalia. Il secondo prestito ponte che darà nuovo ossigeno alla nostra ex compagnia di bandiera si può trovare all'articolo 52 dell'ultima bozza del dl fiscale. Il nuovo prestito ha un valore di 350 milioni di euro e una durata di sei mesi. «Per consentire di pervenire al trasferimento dei complessi aziendali facenti capo ad Alitalia e alle altre società del medesimo gruppo anch'esse in amministrazione straordinaria», si legge nel testo, «con decreto del ministro dello Sviluppo economico di concerto con il ministro dell'Economia e delle Finanze, è concesso in favore delle stesse società in amministrazione straordinaria, per le loro indilazionabili esigenze gestionali, un finanziamento a titolo oneroso di 350 milioni di euro, della durata di sei mesi». Come spiega la norma, l'accordo prevede «l'applicazione di interessi al tasso Euribor a sei mesi pubblicato il giorno lavorativo antecedente la data di erogazione, maggiorato di 1.000 punti base, ed è restituito, in prededuzione, con priorità rispetto a ogni altro debito della procedura, entro sei mesi dalla erogazione e, in ogni caso, entro 30 giorni dall'intervenuta efficacia della cessione dei complessi aziendali».Un'ampia parte della bozza del dl fiscale, poi, è dedicata alle misure di contrasto all'evasione. Innanzitutto, scenderà il tetto all'uso del contante. Si tratta di 2.000 euro per il 2020 e il 2021. Il valore scenderà ancora a 1.000 euro nel 2022. In più arrivano pene più severe per gli evasori. Con l'intento di sradicare questa piaga, per il reato di dichiarazione fraudolenta mediante l'uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti la pena massima aumenta da sei a otto anni.Per quanto riguarda i professionisti, dalle parole affidate del ministro Gualtieri al Sole 24 Ore di ieri, pare scongiurato - almeno per ora - l'obbligo di avere un conto dedicato (sul quale parcheggiare solo le somme riscosse nell'esercizio dell'attività e dal quale effettuati i prelevamenti per il pagamento delle spese), cosa che si sarebbe tradotta in nuovi costi e adempimenti burocratici: «Invece non inseriremo l'obbligo di conto dedicato per evitare in questa fase oneri ulteriori», ha scandito il ministro dem. Novità anche per quelli che vengono definiti trust «opachi» esteri, (cioè quelli i cui eventuali beneficiari possono ricevere il reddito, o parte del reddito, del trust solo a seguito di una scelta discrezionale operata dall'amministratore del trust). «Con l'inserimento del comma», si legge, «si intende risolvere il problema inerente i redditi provenienti da trust “opachi" esteri per i quali spesso i beneficiari italiani si dicono impossibilitati a distinguere la parte delle attribuzioni riferibile al patrimonio del trust rispetto a quelle riferibili al reddito. A tal fine si prevede che, nel caso di impossibilità ad operare tale distinzione le attribuzioni dei trust esteri che possono dar luogo a redditi imponibili, sono considerate redditi per l'intero ammontare».Non ci sarà dunque una sorta di «voluntary disclosure» che avrebbe dovuto favorire il ritorno dei capitali in Italia attraverso una fiscalità agevolata. All'articolo 48 della bozza, quello sulle disposizioni in materia di tempi di pagamento dei debiti commerciali della pubblica amministrazione tra i vari commi ce n'è uno che potrebbe creare non pochi grattacapi per chi deve riscuotere dalle amministrazioni pubbliche. «Al comma 861», si legge nel testo della bozza, «le parole “i tempi di pagamento e ritardo" sono sostituite dalle seguenti: “gli indicatori"». Così il provvedimento diventa «gli indicatori sono calcolati tenendo conto anche delle fatture scadute che le amministrazioni non hanno ancora provveduto a pagare». Uno stratagemma che, in pratica, potrebbe rendere più facile pagare in ritardo per le pubbliche amministrazioni. Infine, applicazione dell'Imu sulle piattaforme petrolifere off shore: gettito per il 2020, 6 milioni di euro.
Papa Leone XIV (Ansa)
«Ciò richiede impegno nel promuovere scelte a vari livelli in favore della famiglia, sostenendone gli sforzi, promuovendone i valori, tutelandone i bisogni e i diritti», ha detto Papa Leone nel suo discorso al Quirinale davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Padre, madre, figlio, figlia, nonno, nonna sono, nella tradizione italiana, parole che esprimono e suscitano sentimenti di amore, rispetto e dedizione, a volte eroica, al bene della comunità domestica e dunque a quello di tutta la società. In particolare, vorrei sottolineare l'importanza di garantire a tutte le famiglie - è l'appello del Papa - il sostegno indispensabile di un lavoro dignitoso, in condizioni eque e con attenzione alle esigenze legate alla maternità e alla paternità».
Continua a leggereRiduci