2023-09-30
L’industriale senza la laurea bussa a Palazzo Chigi per un posto in Luiss
Per diventare presidente dell’ateneo, Carlo Bonomi spera in un intervento ad hoc di Giorgia Meloni.C’è un uomo che si aggira per i corridoi di viale dell’Astronomia, sede di Confindustria a Roma. È Carlo Bonomi, il numero uno dell’associazione degli industriali, impegnato da ormai diverse settimane a progettare il suo futuro, lontano da Confindustria. L’obiettivo è seguire le orme dei suoi predecessori, i cosiddetti past president (ora infatti c’è Vincenzo Boccia), provando in tutti i modi a diventare presidente della Luiss, dopo la scadenza del suo attuale mandato, nel 2024. Ma il ragionier Bonomi non può farlo, perché non è laureato. E anche per un ateneo privato come quello confindustriale c’è bisogno di quel pezzo di carta. Il tempo stringe, è previsto per il 5 ottobre il Consiglio della fondazione e poi il 7 ci sarà l’assemblea per indicare i nuovi vertici. Si sta cercando una via d’uscita per l’imprenditore lombardo, che durante l’estate era arrivato a chiedere anche un parere al ministero dell’Università di Anna Maria Bernini. Ma di risposte non ne sono arrivate. Così, a quanto apprende La Verità, Bonomi è stato costretto a fare un passo ancora più grande, chiedendo direttamente al governo di Giorgia Meloni di esprimersi in merito a una situazione sempre più ingarbugliata. L’idea, a quanto pare, è che, tramite un decreto o un parere legislativo, si possa superare lo scoglio della la laurea. Da tempo nell’associazione di industriali c’è chi sta cercando di trovare un escamotage per permettere a Bonomi di avere quel «cuscino» di potere di cui hanno beneficiato tutto gli ex presidenti di Confindustria. In viale dell’Astronomia la presidenza Luiss è stata anche soprannominata «il reddito di cittadinanza confindustriale», sussidio che spetta a chi si è sobbarcato i 4 anni di mandato a capo dell’associazione. Il presidente della Luiss, infatti, oltre allo stipendio ha diritto a un appartamento a Roma, a una segretaria e anche a una macchina con l’autista. Ma più passa il tempo più diminuiscono le possibilità di vederlo su quella poltrona. Si vocifera che Bonomi potrebbe accontentarsi anche della viceprecedenza o gli basterebbe di diventare consigliere delegato. Ma anche su questo piano sembrano esserci alcune resistenze dentro Confindustria. Come aveva spiegato La Verità, l’ex numero uno di Bnl, Luigi Abete, consigliere dell’ateneo, sta portando avanti il piano di nominare Maurizio Stirpe come presidente, con Bonomi come vice. Ma Stirpe è in corsa per la presidenza di Confindustria. Così c’è chi ha storto il naso e ha chiesto che a diventare presidente della Luiss sia comunque un ex numero uno di viale dell Astronomia. Si era parlato anche della possibilità di prorogare Boccia, ma non è ancora stata presa alcuna decisione. La vicenda sta avendo ripercussioni sulla campagna elettorale per il nuovo numero uno degli industriali italiani. Si cerca una figura forte per rilanciare l’associazione, ma fino a questo momento i profili che sono emersi sono tutti fiacchi. A quanto pare, i veri candidati che potrebbero gareggiare per il posto di Bonomi sarebbero tre. Sono Alberto Marenghi, Emanuele Orsini e Antonio Gozzi. Secondo lo statuto di Confindustria, bisogna sempre ricordare che il presidente viene nominato e non deve autocandidarsi. Anche per questo sono in pochi quelli che decidono di presentarsi per poi rischiare di essere esclusi della corsa finale. Per vincere serve l’appoggio della propria categoria, territoriale e regionale. È evidente che se un candidato lombardo va forte a Como non vuol dire che sia apprezzato anche a Mantova e così via. C’è ancora tempo per questi calcoli, ma nel frattempo va trovato un posto per Bonomi.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.