Non c’è soltanto la difesa della vita. Dopo Indi è lotta sulla libertà di cura

Non c’è soltanto la difesa della vita. Dopo Indi è lotta sulla libertà di cura
Indi Gregory
Sono stati dei giudici a stabilire che cosa fosse giusto per la bimba inglese uccisa nel suo «miglior interesse». Un’ideologia autoritaria che si ripercuote sulla nostra esistenza. E che conduce alla fine della democrazia.
Dopo lo stop nel mondo intero, Astrazeneca sta diventando il capro espiatorio per tutti gli effetti avversi. Registrati, in misura simile, anche con i vaccini di ultimo tipo. Sui quali le case farmaceutiche, compresa quella anglosvedese, puntano per il futuro.
Ma Rezza farfuglia: «Stop da aprile»
Giovanni Rezza (Ansa)
L’ex capo della Prevenzione, da Bruno Vespa, ha ribadito che dalla dipartita della giovane il farmaco fu riservato agli anziani. Minimizzando: «Ritirato ovunque perché obsoleto».
Da giugno 2021, il vaccino killer fu limitato agli ultrasessantenni. Eppure, fino a dicembre, 44 giovani tra 12 e 19 anni e 216 tra i 20 e i 29 lo ricevettero come prima dose. E coi richiami le persone messe in pericolo lievitarono.
Quando la sinistra sale in barca non s’indigna nessuno
Davide Casaleggio (Ansa)
L’imprenditore della logistica portuale, perno dell’inchiesta come presunto corruttore, coltivava rapporti coi big della sinistra locale e col figlio del fondatore del Movimento. Eppure nessuno si è mai scandalizzato.
Le Firme

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