2018-10-11
In Brasile il mercato vota Bolsonaro, ma la fiducia rischia di durare poco
Nell'ultimo mese la Borsa è salita del 20%, puntando sulla vittoria alle presidenziali del candidato di destra. I fondi che scommettono sul Paese rendono fino al 65%. Nel resto dell'America Latina si fermano al 35%.Da inizio anno l'azionario in America Latina segna un +1,12% ma l'andamento nasconde una volatilità record che ha visto l'indice oscillare all'insù e all'ingiù di oltre il 20%, per effetto soprattutto del mercato azionario brasiliano che pesa il 55% sull'indice (contro il 28% del Messico e il 10% del Cile).«È il Brasile che nelle ultime settimane ha accelerato il passo, con una crescita del 20% nell'ultimo mese, e può essere beffardo scoprire che il movimento è iniziato con l'attentato al candidato premier di destra Jair Bolsonaro, accoltellato durante un comizio il 7 settembre da un simpatizzante di Luiz Inácio Lula e del Partito dei lavoratori», spiega Salvatore Gaziano, direttore investimenti di Soldiexpert scf. I risultati della prima tornata delle elezioni presidenziali brasiliane hanno visto proprio Bolsonaro (un mese fa accreditato al 23%) sfiorare addirittura la vittoria al primo turno con il 46% delle preferenze, mentre il suo rivale Fernando Haddad, il leader che ha sostituito Lula, si è fermato al 29,3%. «L'ex ufficiale Bolsonaro piace ai mercati nettamente più del candidato socialista perché si confida che possa cambiare le cose in un Paese dalle immense ricchezze naturali che in questi anni ha vissuto una lunga stagione di scandali politici e un ulteriore aumento della sperequazione della ricchezza», dice l'esperto di Soldiexpert.Bolsonaro viene descritto come una sorta di Donald Trump carioca ma, a differenza dell'originale, potrà contare su un appoggio parlamentare diretto limitato. Le previsioni dell'Fmi sul Brasile negli scorsi mesi si sono quasi dimezzate rispetto a inizio anno, a dimostrazione che i consigli degli economisti assomigliano a quelli di chi dice di prendere l'ombrello quando piove, e da tempo in Brasile chi arriva al potere dice che taglierà le pensioni ai più ricchi e metterà ordine nei conti. Senza mai riuscirci ma, anzi, aumentando ulteriormente la spesa pubblica, con quella privata poi che galoppa grazie all'indebitamento. Il Brasile è la nazione delle delusioni: solo qualche anno fa, prima dello scandalo Lula, gli economisti e intellettuali dicevano che qui era il futuro del mondo. Dal 2010 il Pil è poi sceso di oltre il 30%.Eppure, per chi non teme l'ottovolante dei mercati, i prodotti che investono sul Brasile e più in generale nel Sud America non mancano. Tutti strumenti, fondi a gestione attiva o passiva come gli Etf, che hanno sofferto la crisi dell'ultimo anno, ma che in tre anni hanno garantito rendimenti che il Vecchio Continente si sogna.Non è un caso, d'altronde, che tutti i principali colossi del risparmio gestito abbiano prodotti che investono nel Sud del continente americano. Tra gli Etf, l'Isharew msci Brazil ha reso più del 60% in 36 mesi. L'Xtrackers msci Brazil è arrivato a un rendimento del 65,7%. Tra i fondi comuni, il Bny mellon Brazil equity è arrivato in tre anni a quota 58,46%. Bene anche il Parvest eq Brazil. È chiaro, dunque, che è il Brasile il mercato su cui puntare. I prodotti che puntano anche su altri mercati come Cile, Ecuador o Perù rendono tutti di meno (anche se comunque hanno risultati ragguardevoli): l'Amundi Is msci em Latin America offre risultati intorno al 35% in tre anni. Se vi piace ballare la samba dei mercati, dunque, i prodotti che investono sul Sud America non mancano e offrono rendimenti interessanti. Attenzione, però, in questi Paesi la musica può cambiare molto velocemente.
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