![Il Venezuela isolato dal Sud America fa stalking alla piccola Guyana](https://assets.rebelmouse.io/eyJhbGciOiJIUzI1NiIsInR5cCI6IkpXVCJ9.eyJpbWFnZSI6Imh0dHBzOi8vYXNzZXRzLnJibC5tcy8xOTA2MjI3Ni9vcmlnaW4uanBnIiwiZXhwaXJlc19hdCI6MTc0MTcyMTk4N30.1yp8jvYuQKCoM4y4om2eKegRP-eU2xqFsMC-IHyEv8Y/img.jpg?width=1200&height=800&quality=85&coordinates=13%2C0%2C14%2C0)
Ansa
Giovedì 10 gennaio Nicolás Maduro giurerà per la seconda volta come presidente del Venezuela. Ma il suo futuro appare sempre più in bilico dopo le recenti condanne al suo regime giunte dal Parlamento di Caracas, controllato dall’opposizione, e dal Gruppo di Lima, un’organizzazione internazionale che riunisce gli sforzi di buona parte dei Paesi americani contro la dittatura bolivariana. E se gli Usa lavorano, in Venezuela come in Siria, a una strategia del disimpegno, il presidente Donald Trump ha scelto di puntare sul Brasile per rispondere a Cina e Russia, che negli ultimi tempi hanno aumentato gli sforzi per accrescere la loro influenza nell’area.