2020-08-28
Il tour di Di Maio tra voto ed export
Dieci tappe del roadshow con le partecipate di Cdp specializzate in commercio estero proprio nelle regioni che vanno alle urne il 20-21 settembre. E lo rinfacciava a Matteo Salvini...Nel giugno 2019 Luigi Di Maio attaccava Matteo Salvini perché avrebbe usato voli istituzionali per fare campagna elettorale. All'epoca i due erano colleghi al governo. Quella polemica sul fatto che l'ex ministro dell'Interno sfruttasse le trasferte istituzionali per girare l'Italia e raccogliere consensi fu uno dei tanti motivi di scontro che portarono alla fine del primo governo di Giuseppe Conte. A distanza di più di un anno la situazione si ribalta. Perché questa volta è Di Maio, in qualità di ministro degli Esteri, ad aver organizzato insieme con Ice, Sace e Simest, partecipate di Cdp specializzate in commercio estero, un tour che partirà il 31 agosto e terminerà il 18 di settembre. Il roadshow, come viene definito, si intitola Il Patto per l'Export, strumenti e opportunità per le piccole e medie imprese. In pratica il ministro e i vertici delle nostre partecipate incontreranno gli imprenditori per illustrare le nuove riforme dell'esecutivo. Le tappe regionali sono 10 e caso vuole che toccheranno proprio le regioni che andranno al voto il 20 e 21 settembre. L'idea, a quanto si apprende, è stata del nuovo presidente di Simest, Pasquale Salzano, compaesano del ministro degli Esteri. Di Maio, al momento, ha confermato due appuntamenti, quello di mercoledì prossimo a Padova e quello di Roma il 9 settembre, dove ci sarà con tutta probabilità anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Tra le opposizioni si parla già di campagna elettorale a spese dei contribuenti, perché la macchina organizzativa utilizzerà autisti, treni e con tutta probabilità i famigerati voli di Stato. Si vota in Veneto, Campania, Toscana, Liguria, Marche, Puglia e Valle d'Aosta. È una campagna elettorale delicata per l'esecutivo, perché una débâcle dell'alleanza giallorossa, come dei singoli partiti di maggioranza, potrebbe far scricchiolare la poltrona del premier, risvegliando quei retroscena di inizio a agosto su possibili rimpasti e cambi a Palazzo Chigi. Insomma, il tour sull'export - per illustrare «la strategia di sostegno pubblico alle imprese che operano o intendono inserirsi nei mercati internazionali attraverso risorse straordinarie messe a disposizione dal governo per imprimere al sistema produttivo un nuovo slancio» - non poteva cadere in un momento migliore. Il bagno di folla non ci sarà, ma la visibilità dell'esecutivo è assicurata su quotidiani locali e non. D'altra parte i sondaggi per il movimento 5 stelle a questa tornata elettorale sono impietosi. In Veneto, dove Di Maio arriverà il 2 settembre, il candidato grillino Enrico Cappelletti è dato al 3,8 %, mentre Luca Zaia è al 76, 8%, secondo l'analisi di Winpoll-Cise per Il Sole24 ore. La stessa situazione si verifica in Campania, dove la carovana del ministero arriverà il 14 settembre. Qui - regione cara a Di Maio e Salzano, cresciuti a Pomigliano d'Arco - la candidata pentastellata Valeria Ciarambino è data al 9,9 %, con un Vincenzo De Luca al 58,6. Nelle Marche non cambia molto. Anche da queste parti il candidato grillino Gian Marco Mercorelli è dato per ultimo secondo i sondaggi, dal momento che un abisso lo divide da Francesco Acquaroli di Fratelli D'Italia e Maurizio Mangialardi del centrosinistra: la Farnesina arriverà in forze nel marchigiano il prossimo 11 settembre. A Roma Di Maio incontrerà anche le imprese toscane, in una regione dove Pd e Lega si contendono il posto di Enrico Rossi, i 5 stelle candidano Irene Galletti, data dai sondaggi al 2,6%. Diversa e quindi più importante la situazione in Liguria (appuntamento con il Maeci è il 4 settembre). Qui 5 stelle e Pd hanno un candidato unitario, l'ex giornalista de Il Fatto quotidiano Ferruccio Sansa. Gli ultimi sondaggi danno il candidato di centrodestra Giovanni Toti in vantaggio di quasi 10 punti, ma c'è chi sostiene che la partita sia comunque ancora aperta. Quindi la Puglia. Antonella Laricchia, candidata dei grillini, è intorno al 10%. Si tratterebbe di un tracollo per i 5 stelle che alle europee dello scorso anno avevano toccato il 30%. Salzano e Di Maio dovrebbero presentarsi in regione il 15 settembre, 5 giorni prima del voto. Chissà che non possano risollevare le speranze del partito di Beppe Grillo.