2018-12-09
Il sì della Camera promuove flat tax, super ammortamento e tagli all’Ires
Montecitorio vota il bilancio. Giovanni Tria: «Tutto deve arrivare al Senato, poi è finita. Possibile l'accordo con l'Ue». In attesa di quota 100 e del reddito di cittadinanza, restano i provvedimenti per famiglie, imprese e partite Iva.Dopo la fiducia dell'altro ieri da parte della Camera, ieri è arrivato - sempre nell'aula di Montecitorio - anche il voto sulla manovra (312 favorevoli, 146 contrari, nessuna sorpresa). Giova ricordare che tecnicamente si tratta di un disegno di legge (la legge di bilancio, appunto): anche quando su di essa il governo pone la fiducia, serve comunque un voto separato sul provvedimento. Adesso il ddl prosegue il suo iter al Senato, dove prenderà la forma definitiva, e infine tornerà alla Camera una terza volta, in modo che entrambi i rami del Parlamento approvino il medesimo testo.Politicamente, il fatto più significativo di ieri è una dichiarazione resa dal ministro Giovanni Tria: «Un accordo con l'Ue è possibile, dipende da quello che si deciderà da una parte e dall'altra. Stiamo studiando tutte le opzioni, stiamo vedendo gli spazi finanziari e facendo le stime dettagliate», ha detto il titolare del Mef, che poi, interpellato sull'intesa politica su questo nuovo schema, ha concluso: «Certo che ci vuole l'accordo della politica».Ma la frase più importante pronunciata da Tria è stata un'altra: «Tutto quello che arriva, arriverà per forza al Senato, dopo è finita». Una sorta di appello ai grillini a sciogliere subito i nodi (tuttora ingarbugliatissimi) su reddito di cittadinanza e pensioni di cittadinanza, e quindi a presentare il loro emendamento al Senato, insieme a quello della Lega su quota 100, senza rinviare tutto a un successivo provvedimento. In vista del passaggio al Senato, i lettori della Verità sanno che mancano due cose, i due punti qualificanti della manovra: l'intervento sulle pensioni (con le incognite relative alle cosiddette pensioni d'oro e al congelamento dell'indicizzazione, come spiegato ieri da Claudio Antonelli su questo giornale) e quello grillino su reddito e pensioni di cittadinanza (con l'incognita di un costo per fare tutto che sarebbe esorbitante, e che va ricondotto a 7 miliardi: ma, per capirci, ne servirebbero ben 6 solo per portare a 780 euro i percettori di una pensione d'invalidità, di qui la paralisi del M5s). La Camera non ha toccato gli stanziamenti prudenziali per quota 100, reddito e pensioni di cittadinanza (complessivamente 16 miliardi: 7 per il ritocco della Fornero più 9 per il resto). Ma il Senato potrebbe farli scendere a 5 più 7.Dovrà quasi certamente cambiare la contestatissima norma sull'ecotassa per incentivare le auto elettriche, entrata in commissione bilancio alla Camera «travestita» in un emendamento che originariamente si occupava di pesca. Domani o martedì Luigi Di Maio incontrerà consumatori e produttori di auto, ma la protesta è fortissima, e la Lega ha fatto sapere a chiare lettere che è contraria a qualunque tassazione sulle auto.Vediamo invece cosa c'è nella manovra ed è destinato a rimanervi. Anche se le opposizioni hanno parlato di uno scheletro vuoto, in realtà gran parte delle misure approvate non verrà toccata.Con l'emendamento sul super ammortamento è stato confermato tutto il pacchetto Industria 4.0. Poi c'è l'intervento sugli utili reinvestiti: detassazione Ires dal 24 al 15%.Primo step dell'introduzione della flat tax: 15% di tasse per le partite Iva fino a 65.000 euro annui di fatturato. E dal 1° gennaio 2020 la misura salirà fino a un fatturato di 100.000 euro. Per il primo anno, la stima è di un intervento che interesserà una platea di 900.000 imprese e partite Iva: artigiani, commercianti, professionisti, che non saranno nemmeno più chiamati all'obbligo di tenere una contabilità rigida. Inoltre, sono state confermate tutte le detrazioni fiscali su ristrutturazioni edili, acquisto di mobili e sistemazione delle aree verdi.Per le Regioni, norme sulla contabilità che permutano la spesa corrente in spesa per investimenti. Per le Province, 250 milioni di fondi strutturali. Per i Comuni, copertura degli avanzi di bilancio e di fatto conseguente sblocco degli investimenti.Quattro novità. Primo: buone notizie per i papà, che avranno cinque giorni di congedo obbligatorio, e un giorno in più in caso di sostituzione della mamma. Secondo: si incrementa il buono per iscriversi agli asili nido pubblici (1.500 euro l'anno). Terzo: una carta per la famiglia, con sconti per cittadini italiani e di altri Paesi Ue con almeno tre figli di età non superiore ai 26 anni. Quarto: una sequenza di strumenti di monitoraggio e discussione, da una conferenza nazionale sulla famiglia a un piano nazionale sul tema, passando per ben tre osservatori (infanzia, famiglia, pedopornografia).Più interventi in chiaroscuro. Sperimentazione della cedolare secca per le locazioni a uso non residenziale. Altra buona notizia: raddoppio della deducibilità dell'Imu sui capannoni industriali e sugli altri immobili strumentali alle imprese: dal 20 al 40%. È un fatto notevole: pochi sanno che, negli scorsi anni, il gettito Imu Tasi sugli immobili strumentali (capannoni, negozi, botteghe, studi professionali) è stato esagerato: 7,7 miliardi l'anno (per capirci, quasi il doppio della vecchia tassa sulla prima casa), secondo un'elaborazione dell'ufficio studi di Confcommercio.Per le case, invece, dopo la battaglia di Confedilizia è stato scongiurato l'aumento generalizzato dell'aliquota massima (con la nuova Imu), ma resta il problema della proroga di un (a parer nostro poco giustificato) 0,8% di Tasi per alcuni Comuni che, insieme allo sblocco dei tributi locali, desta preoccupazione dal punto di vista dei proprietari contribuenti.