2018-10-25
Il Senato dà l’ok alla legittima difesa
Via libera in aula al testo fortemente voluto dalla Lega, la riforma ora va alla Camera. Secondo la nuova norma, chi spara in seguito a «grave turbamento» non sarà punito.«La difesa è sempre legittima! Dalle parole ai fatti». Così, su Facebook, il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha commentato il via libera ottenuto in prima lettura al Senato dal testo che intende riformare le norme sulla legittima difesa. Si tratta di una legge che per la Lega rappresenta una bandiera programmatica, su cui lo stesso Salvini insiste molto ormai da anni, anche sulla scorta dei vari casi di cronaca che, negli ultimi tempi, hanno visto diversi cittadini impelagati in lunghi e costosi processi, non di rado conclusisi con condanne, per il solo fatto di essersi difesi da aggressioni e rapine in casa. Il testo è passato a Palazzo Madama con 195 voti favorevoli, 52 contrari e un astenuto. Oltre alla maggioranza hanno votato a favore anche Fdi e Fi. Ora la palla passa alla Camera, dove la Lega spera di spuntare un via libera in tempi brevissimi. Uno dei cardini della legge è l'articolo 1 che modifica l'articolo 52 del codice penale introducendo la parola chiave «sempre»: la legittima difesa, di fatto, verrà ritenuta sempre presunta. Affinché scatti la legittima difesa non è necessario che il ladro abbia un'arma in mano, bensì è sufficiente la sola minaccia di utilizzare un'arma. Questo articolo ha avuto il via libera del Senato, con 194 sì, 52 contrari e 4 astenuti. L'articolo 2 del disegno di legge (approvato a larghissima maggioranza con 245 sì, compresi quelli dei senatori del Pd oltre a quelli di Fdi e Fi; contrari, invece, i parlamentari di Leu) stabilisce invece il principio del «grave turbamento come causa di non punibilità per chi, sempre con armi legittimamente possedute, reagisce sparando in casa propria per difendersi dai rapinatori». In altre parole, verrà riconosciuta la legittima difesa quando chi si difende in casa propria si trova in uno «stato di grave turbamento». Malgrado la martellante propaganda sull'imminente Far West e sulla giustizia fai da te di fatto impunita, chi si troverà a reagire con le armi a una rapina in casa continuerà a doverne rispondere di fronte a un giudice. Il quale, tuttavia, in base alla nuova modifica dell'articolo 52 del Codice penale, potrà chiedere l'archiviazione del fascicolo in modo più semplice. Previsto anche il gratuito patrocinio (pagamento delle spese processuali a carico dello Stato) per i procedimenti aperti dalla magistratura per gli imputati che invocano al legittima difesa dopo un fatto di sangue avvenuto nel proprio domicilio. Introdotto anche l'inasprimento delle pene per furto, scippo e violazione di domicilio e la concessione della condizionale a chi è accusato di furto solo se, prima, vine risarcito il danno, alla parte offesa.Intanto, il Csm sta preparando un parere sul testo all'esame del Senato. Secondo gli analisti, potrebbe contenere un giudizio critico. Soddisfazione arriva invece dal presidente dell'Osservatorio nazionale sostegno vittime, Elisabetta Aldrovandi, che dichiara: «Tutte le proposte che abbiamo presentato sono state recepite nel nuovo testo del disegno di legge approvato in Senato».
(Ansa)
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Carlo Nordio, Matteo Piantedosi, Alfredo Mantovano (Ansa)