2024-03-17
Il Pd offre «Repubblica» all’estero
Secondo «MF», al Nazareno cercherebbero un editore in Germania (gruppo Springer) e in Francia (Vivendi). Obiettivo: evitare che la testata finisca a cordate di centrodestra.Il vento non sta più cambiando, aumentano gli spifferi. Il campo largo - dopo il flop dell’Abruzzo e in mezzo alla confusione del prossimo round in Basilicata - è più un campo arato. E quando il gioco si fa duro, rischiando di far crollare il castello di carte già precario del Pd, il Pd cosa fa? Invece di cominciare a giocare pensa a venderla, la carta. Quella stampata di Repubblica, per la precisione.In un trafiletto pubblicato ieri sul settimanale Milano Finanza, infatti, si fa notare che da qualche tempo sta crescendo l’interesse verso il quotidiano fondato nel 1976 da Eugenio Scalfari. Gli Agnelli-Elkann hanno avviato da tempo un programma di dismissioni per vari asset di Gedi, passato nel 2020 dalla famiglia De Benedetti al gruppo Exor guidato da John Elkann (che, ricordiamolo, per parte di madre è nipote di quel Carlo Caracciolo che fu fondatore e anche presidente del gruppo editoriale L’Espresso). L’obiettivo sarebbe adesso cedere anche Repubblica. Ad alimentare le voci, già un anno fa, era stata la mossa di Danilo Iervolino che dopo essere entrato in possesso de L’Espresso (rivenduto pochi mesi dopo alla famiglia Ammaturo della Ludoil) avrebbe messo sul piatto circa 60 milioni di euro. Poi, però, l’affare non si fece anche per colpa di un debito considerato troppo elevato.O forse, aggiunge il settimanale del gruppo MF, perché in realtà l’offerta era solo di 35 milioni di euro. Di recente altri rumors hanno riguardato un possibile interesse da parte della famiglia Angelucci (già proprietaria di Libero, Tempo e Il Giornale) che aveva messo inizialmente nel mirino Radio Capital.Il «deal», come dicono i competenti di finanza, non tiene però banco soltanto nel gossip editoriale ma anche nelle stanze della politica. E soprattutto dalle parti del Nazareno perché, sottolinea Milano Finanza, i dem sarebbero molto preoccupati e per evitare che La Repubblica finisca in mano a cordate imprenditoriali vicine al centrodestra, alcuni storici dirigenti del partito starebbero cercando di organizzare una cordata di imprenditori e banche più «allineata» che faccia un’offerta allettante. A essere sondati, viene aggiunto, sarebbero due grossi gruppi stranieri: il tedesco Axel Springer (che edita Bild e Business Insider, controllata dal fondo americano Kkr) e il francese Vivendi di Vincent Bollorè. Quest’ultimo smentisce ma la partita editoriale incrocerebbe quella su Tim (dove sul fronte opposto, per altro, si trova proprio l’americana Kkr).Che l’impero di carta dei «guerrieri Gedi» sia in movimento lo dimostrano anche le manovre sul Secolo XIX di Genova, quotidiano dello stesso gruppo che pubblica Repubblica e La Stampa. Come ha scritto ieri La Verità, a farsi avanti tra i primi per acquistare lo storico foglio fondato nel 1886 sarebbe l’imprenditore portuale Giulio Schenone, molto vicino all’ex sindaco di Genova (nonché ex ministro dei Trasporti nel governo Prodi I,) Claudio Burlando. Schenone avrebbe avviato i contatti con la proprietà torinese. Da capire la posizione di Giovanni Toti che, nei giorni scorsi, ha incontrato a Genova l’amministratore delegato di Gedi, Maurizio Scanavino, e l’ad di Gnn, Corrado Corradi. Interessato a sedersi al tavolo delle trattative sarebbe anche il piccolo editore locale, già senatore montiano, Maurizio Rossi, patron dell’emittente Primocanale.Di certo, è ormai evidente una certa perdita di interesse degli Elkann per i business storici di famiglia - auto e giornali - verso mercati più profittevoli come il biotech e la sanità privata.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.