2018-11-12
Il Parlamento chiede a Cottarelli di fare le pulci ai bilanci: perché?
Decisione incomprensibile, Mr Forbici non rappresenta altri se non uno studio privato. Il sommo revisore dei conti pubblici, non lascia. Anzi, raddoppia. Per volontà, ha detto lui, delle commissioni Bilancio di Camera e Senato, che gli hanno chiesto di inviare entro il 13 novembre «una memoria scritta sui documenti di bilancio 2019-2021».Una «opportunità» che Mister Forbici ha subito collegato alla sua creatura accademica, l'Osservatorio conti pubblici italiani dell'università Cattolica. L'annuncio Cottarelli lo ha dato su Twitter venerdì scorso. Il direttore dell'ente di ricerca con sede a Milano ha fatto del contenimento della spesa pubblica un suo cavallo di battaglia. Nel 2013, il governo Letta lo aveva nominato commissario alla spending review, ma poi Matteo Renzi gli aveva dato il benservito. Da quel momento, l'economista cremonese è tornato al Fondo monetario internazionale, per poi rientrare in Italia, dove ha fondato l'Osservatorio Cpi. Ma le ambizioni di Cottarelli sono più elevate: tant'è che a maggio 2018 ha risposto alla chiamata di Sergio Mattarella, che lo voleva premier tecnico di transizione. Avventura abortita per mancanza di sostegno da parte di tutte le forze politiche. Ma che Mister Forbici non volesse chiamarsi fuori dalla pubblica arena lo hanno dimostrato il contratto stipulato con Fabio Fazio per partecipare alla trasmissione Che tempo che fa e i continui interventi a gamba tesa sulle misure economiche del governo gialloblù (l'Osservatorio aveva già passato al vaglio tutti i programmi dei partiti durante la campagna elettorale, provando a stimare il loro impatto sull'erario). Ora l'invito delle commissioni Bilancio delle due Camere, difficile da decifrare per almeno due motivi. Primo, perché Cottarelli non rappresenta nessuna associazione di categoria, non ha alcun incarico pubblico, è un privato cittadino, per quanto illustre, che dirige un centro di ricerca privato, finanziato da privati (come Deutsche Bank) e collegato a un ateneo ugualmente privato. Per carità, la sua carriera in Italia è stata tutta basata sulla crociata per il rigore nei conti («sono keynesiano, ma penso che un Paese con un debito pubblico alto come il nostro non possa aumentare la spesa», aveva spiegato in una recente intervista alla Verità); ma al di là del suo piglio mediatico e delle sue doti di tecnico, non ha più titoli a fare le pulci ai documenti di bilancio di qualsiasi altro esperto. La commissione del Senato ha sì calendarizzato una serie di audizioni, ma tutte con soggetti rappresentativi di qualcosa: esponenti di Bankitalia, dei sindacati, del Cnel (che è un organo di rilevanza costituzionale), dell'Istat, della Corte dei conti, di Confindustria. Che c'entrano Cottarelli, l'Osservatorio Cpi e la Cattolica?La seconda ragione per cui la chiamata dell'economista cremonese suscita perplessità è che ora la maggioranza parlamentare è cambiata. La commissione Bilancio della Camera è presieduta dal leghista Claudio Borghi. Quella del Senato dal grillino Daniele Pesco. Vero che la composizione è bipartisan, ma se anche a questa tornata i parlamentari si rivolgono agli uomini di Mattarella (che ha già piazzato il suo «partito» all'interno del Consiglio dei ministri), tanto vale incaricare direttamente l'esecutivo dei «competenti» e chiudere urna e bottega.Tra l'altro, pure in quello scenario Cottarelli non sarebbe contemplato. Sempre alla Verità, infatti, Mister Forbici aveva ammesso che un partito degli esperti «non ha senso» e che per fare politica bisogna «farsi eleggere». Eppure lui, se esce dalla porta, rientra dalla finestra. Anzi, dalla Camera.
Giorgia Meloni al Forum della Guardia Costiera (Ansa)
«Il lavoro della Guardia Costiera consiste anche nel combattere le molteplici forme di illegalità in campo marittimo, a partire da quelle che si ramificano su base internazionale e si stanno caratterizzando come fenomeni globali. Uno di questi è il traffico di migranti, attività criminale tra le più redditizie al mondo che rapporti Onu certificano aver eguagliato per volume di affari il traffico di droga dopo aver superato il traffico di armi. Una intollerabile forma moderna di schiavitù che nel 2024 ha condotto alla morte oltre 9000 persone sulle rotte migratorie e il governo intende combattere. Di fronte a questo fenomeno possiamo rassegnarci o agire, e noi abbiamo scelto di agire e serve il coraggio di trovare insieme soluzioni innovative». Ha dichiarato la Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni durante l'intervento al Forum della Guardia Costiera 2025 al centro congresso la Nuvola a Roma.
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