2023-10-09
Il nuovo Olocausto
Hamas massacra civili, donne e bambini. Decine di ragazzi ammazzati e presi in ostaggio a un concerto. Sono usati come armi di ricatto e scudi umani. Prosegue l’incursione nel Paese mentre parte l’attacco contro Gaza. È caccia all’ebreo: due turisti ammazzati in Egitto. I rischi di allargamento del conflitto e il ruolo di Iran e Qatar.Il numero delle vittime israeliane continua a salire. Gli attacchi dei palestinesi hanno provocato almeno 700 morti e oltre 2.500 feriti di cui almeno 20 si trovano in condizioni critiche e altri 330 in condizioni gravi secondo l’ultimo bilancio emesso dalle fonti sanitarie.La ferocia dell’attacco ha costretto Israele a dichiarare lo stato di guerra, non succedeva dal 1973 con il conflitto dello Yom Kippur. «La guerra imposta allo Stato di Israele attraverso un attentato terroristico omicida proveniente dalla Striscia di Gaza, è iniziata il 7 ottobre 2023 alle 06:00», si legge nella nota dell’esecutivo di Gerusalemme. Questa decisione consente al premier Benjamin Netanyahu di autorizzare importanti operazioni militari nella Striscia di Gaza. E dopo l’immediata risposta dal cielo, come prevedibile, si stanno mobilitando anche le forze di terra. In Rete sono moltissimi i video che mostrano carri armati diretti verso il confine con Gaza dove si trovano almeno 100 israeliani sequestrati dai terroristi di Hamas. «Trasformeremo tutti i luoghi in cui Hamas è organizzato e si nasconde in isole di rovine», ha detto il premier invitando poi i residenti di Gaza a lasciare l’enclave. «Andatevene adesso perché agiremo ovunque e con tutte le forze», ha affermato. Gli attacchi dell’Idf, infatti, sono preceduti da un avviso che consente alle persone di fuggire. Prova ne è che sono moltissimi i video in rete che mostrano i bombardamenti delle Forze di Difesa Israeliane (Idf). I palestinesi, avvertiti dagli stessi israeliani, sanno quando e dove verranno attaccati.Il portavoce dell’Idf, Daniel Hagari ha spiegato che le operazioni di terra hanno l’obiettivo di riprendere il controllo dei 29 punti di ingresso che Hamas ha utilizzato per infiltrarsi in Israele. L’Idf finora ha condotto 800 attacchi aerei nella striscia di Gaza che hanno portato alla morte di almeno 400 terroristi. Colpiti anche un centro di comando operativo del sistema missilistico di Hamas e un posto di comando operativo appartenente all’organizzazione terroristica Jihad islamica. Prosegue anche l’offensiva di Hamas, così come proseguono i tentativi di infiltrazione da parte di uomini palestinesi bloccati dalle Idf. Per tutta la scorsa notte, sono stati lanciati razzi da Gaza verso Israele, uno dei quali ha colpito l’ospedale ad Ashkelon, nel Sud. Ed è lì al confine con Gaza che si concentra la battaglia. Sono almeno cinque le località coinvolte: Ofakim, Kibbutz Magen, Kibbutz Beeri, Kibbutz Kfar Gaza e Kisufim. I residenti rimangono barricati nelle case, le forze israeliane non sono ancora riuscite a raggiungere tutti gli abitanti. Nel frattempo, diversi gruppi di terroristi si muovono per le strade del Sud del Paese in veicoli israeliani rubati. «Le forze di Hamas rimangono nel territorio israeliano» ha detto Hagari, aggiungendo che le truppe israeliane sono impegnate a trovarli per ucciderli. «Attaccheremo i terroristi ovunque si trovino». Tensioni anche sul fronte Nord di Israele, dove il movimento libanese Hezbollah - anch’esso legato all’Iran come Hamas - ha lanciato colpi di mortaio contro l’avamposto di Monte Dov. Secondo rapporti israeliani, un missile Patriot di Tel Aviv è stato lanciato proprio nel Nord, sopra la città di Safed. Il ministro della Difesa Yoav Gallant ha detto che occorre prepararsi all’evacuazione di comunità in quei territori. Il timore più grande delle autorità israeliane infatti è che i miliziani possano raggiungere la Cisgiordania da Gaza dividendo di fatto Israele in due. Intanto le autorità giordane hanno annunciato la sospensione del traffico passeggeri e merci, sia in entrata che in uscita, attraverso il Ponte Re Hussein, il principale valico di frontiera tra il regno hashemita e Israele. La Giordania, che intrattiene relazioni con Israele dal 1994 ha messo in guardia dalle gravi ripercussioni della violenza, che deriva da «aggressioni e violazioni israeliane in Cisgiordania contro il popolo palestinese», «privato dei suoi diritti» da Israele.Nonostante la evidente supremazia militare israeliana, i palestinesi hanno il vantaggio della detenzione di prigionieri. Il braccio armato del movimento che controlla Gaza, le Brigate Al-Qassam, ha ostaggi israeliani che per il loro numero e il loro grado militare possono dare ai palestinesi un vantaggio in qualsiasi negoziato, vantaggio «sufficiente a far rilasciare tutti i prigionieri palestinesi». Tra gli ostaggi potrebbero esserci «diversi americani» secondo il segretario di Stato americano Anthony Blinken. Il che apre peraltro alla possibilità di un coinvolgimento diretto di forze statunitensi per liberarli. E infatti ieri Gli Stati Uniti hanno pianificato lo spostamento di navi e aerei militari più vicino a Israele in segno di sostegno.Nuovi dettagli su come sia stato possibile sorprendere Israele sono stati forniti da un video pubblicato da Hamas. Prima di tutto si vede il bombardamento delle torri di osservazione e dei sistemi israeliani al confine con droni. Poi il lancio di centinaia di razzi contro il centro e il Sud di Israele. Infine i miliziani hanno fatto breccia nella recinzione al confine con potenti ordigni esplosivi permettendo a centinaia di combattenti di infiltrarsi in Israele, molti dei quali a bordo di camion e motociclette. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ieri in una telefonata con Netanyahu ha ribadito la piena solidarietà del governo italiano per gli attacchi subiti e la vicinanza ai familiari delle vittime, agli ostaggi e ai feriti. «Il governo lavorerà con i partner internazionali per coordinare il sostegno. L’Italia è al fianco del popolo israeliano in questo difficile momento», il messaggio della presidenza del Consiglio.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)