2019-12-15
Il mal di schiena colpisce un po’ tutti. Ora c’è un trattamento per guarire
È tra le patologie più diffuse nei Paesi occidentali, al primo posto tra le cause di astensione dal lavoro. Nei casi di ernia discale non si interviene più chirurgicamente. L'ozonoterapia è una realtà consolidata.Il mal di schiena è fra le patologie più diffuse nei Paesi occidentali. Quasi l'80% della popolazione adulta ne è colpito almeno una volta nella vita ed è al primo posto tra le cause di astensione dal lavoro. Protrusioni discali e ernie discali, fra le principali cause del mal di schiena, si manifestano con dolore lombare (lombalgia) eventualmente irradiato agli arti inferiori (lombo-sciatalgia). A questi sintomi più comuni se ne possono associare altri quali deficit motori soprattutto nella deambulazione (difficoltà nel camminare sui talloni o in punta di piedi), riduzione della massa muscolare e alterata sensibilità cutanea a carico dell'arto coinvolto (ipo-anestesia se ridotta o assente sensibilità, disestesia o parestesia quando sono presenti i formicolii). Nelle forme più severe ma anche più rare si assiste a comparsa di sintomi neurologici severi e, se non trattati tempestivamente, irreversibili come i disturbi degli sfinteri. Se analizziamo l'anatomia e la funzione della colonna vertebrale risulta chiaro il motivo della diffusione del mal di schiena. Il rachide svolge un ruolo fondamentale: sostegno del corpo, deambulazione e movimenti di flesso-estensione. Il rachide è costituito da piccoli segmenti ossei, le vertebre, separati gli uni dagli altri dai dischi intervertebrali. I dischi, grazie alla loro parte interna ad alto contenuto acquoso (nucleo polposo) racchiusa in un involucro esterno rigido (anulus fibroso), svolgono il ruolo di veri e propri cuscinetti ammortizzatori impedendo lo sfregamento fra strutture ossee adiacenti. Le continue sollecitazioni del rachide legate ai movimenti, agli sforzi fisici e ai microtraumi comportano con il tempo la degenerazione dei dischi, la dilatazione dell'anulus fibroso nelle protrusioni o la completa rottura con fuoriuscita della parte più interna (nucleo polposo) nelle ernie con eventuale compressione delle strutture nervose e conseguente insorgenza di lombalgia o lombosciatalgia a seconda delle strutture nervose coinvolte. La diagnosi si basa sui sintomi riportati dal paziente, sull'esame obiettivo e sugli esami strumentali. La risonanza magnetica è l'esame più appropriato. Molto frequentemente le ernie discali sono di natura degenerativa, alle volte sono di natura traumatica o congenita. Più spesso sono a livello lombare e poi cervicale (15 volte più frequentemente a livello lombare). Negli ultimi decenni le indicazioni al trattamento chirurgico dell'ernia discale si sono notevolmente ridotte, limitandole alle forme più gravi con deficit neurologici significativi, a favore delle tecniche conservative. L'ossigeno-ozonoterapia Sioot ricopre un ruolo fondamentale, soprattutto in virtù della sua grande efficacia nella risoluzione dei sintomi e nel controllo dell'ernia. L'ossigeno-ozonoterapia permette di togliere l'infiammazione locale, decontrarre la muscolatura ed «essiccare» l'ernia. Il trattamento consiste in un ciclo di ossigeno-ozonoterapia secondo il protocollo Sioot della durata di 12/15 sedute (2/3 alla settimana) e alla fine una terapia di mantenimento da valutare caso per caso e adeguata attività fisica studiata caso per caso. La metodica ha un ottimo effetto analgesico, antinfiammatorio e decontratturante permettendo, con il procedere del trattamento, la risoluzione dell'infiammazione, del dolore, e il ripristino di una piena mobilità del rachide. Grazie quindi a queste proprietà intrinseche dell'ozono, la metodica risulta efficace in circa l'80-90% dei pazienti trattati. Le proprietà benefiche delle iniezioni di ozono sono immediate permettendo una rapida ripresa dell'attività lavorativa. L'ozono è privo di effetti collaterali di rilevanza clinica, di tossicità, non determina reazioni allergiche, è privo di controindicazioni assolute e risulta molto ben tollerato dal paziente. L'ossigeno-ozonoterapia con tecnica paravertebrale consiste nell'iniezione, attraverso aghi sottili, della miscela di ossigeno-ozono nella muscolatura paravertebrale a livello del processo erniario. La metodica presenta minima invasività senza alcuna alterazione dell'anatomia e dell'equilibrio biomeccanico della colonna vertebrale. Non si eseguono iniezioni intradiscali o intraforaminali, in quanto non vi sono dati certi di efficacia e sicurezza. Pertanto il ministero della Salute, in una circolare di qualche anno fa, le ha autorizzate unicamente in via sperimentale, da eseguirsi unicamente in ospedali attrezzati ad hoc. Le iniezioni intramuscolari in regione paravertebrale sono poco dolorose e vengono svolte in un contesto ambulatoriale; normalmente si effettuano 12-15 sedute a cadenza settimanale o bisettimanale nelle forme iperalgiche come terapia d'attacco per poi passare ad un trattamento di mantenimento ed eventualmente a fisioterapia o massoterapia. Bisogna sempre ricordare che il peso eccessivo, l'assenza di attività fisica ed il fumo di sigaretta hanno sempre una componente causale molto importante. Non vi sono controindicazioni all'uso di farmaci per altre patologie durante la cura. Presso la clinica Tirelli medical group di Pordenone abbiamo trattato un centinaio di pazienti con ernie lombari e cervicali con ossigeno-ozonoterapia intramuscolare paravertebrale lombare o cervicale con un miglioramento in circa l'80-90% dei pazienti trattati. Presso la clinica trattiamo anche pazienti con fibromialgia e sindrome da fatica cronica con ossigeno-ozonoterapia per via venosa con risultati positivi in circa il 70% dei pazienti e con pubblicazioni scientifiche su riviste indicizzate su Medline e pazienti con artrosi e stanchezza correlata ai tumori ed ai suoi trattamenti, sempre con buoni risultati, anche qui circa nel 70% dei casi. www.umbertotirelli.it
Lo stabilimento Stellantis di Melfi (Imagoeconomica)
Ecco #DimmiLaVerità del 12 settembre 2025. Il capogruppo del M5s in commissione Difesa, Marco Pellegrini, ci parla degli ultimi sviluppi delle guerre in corso a Gaza e in Ucraina.