2021-08-29
Il fiore perfetto per i giardinieri più pigri
La rosa «Cristoforo Colombo» ha fiori larghi e petali eleganti color arancione chiaro, con sfumature intense rosse e dorate. La pianta non necessita di particolari cure: soffre poco, resiste alle malattie, cresce molto e assicura una splendida fioritura estivaLe rose sono piante esigenti, reclamano continuamente la vostra attenzione. Certamente vi sono rose più rustiche che si accontentano di poca acqua, entro certi limiti addirittura soltanto di quel che il cielo manda e null'altro. Ma le estati torride a cui ci stiamo adattando cambiano anche questi annosi equilibri. Nei nostri modesti giardini le rose sono comunque una felice opportunità. Tra tutte le piante fiorite che possiamo adottare e seminare e piantare. le rose, soprattutto se rifiorenti, sono destinate a farci compagnia per diversi mesi all'anno. Ovviamente in ogni stagione c'è da fare qualcosa: in inverno la severa potatura, negli altri mesi i trattamenti, dal tradizionale e universale beneficio del verderame o della poltiglia bordolese, agli altri prodotti, meglio se naturali, utili ad allontanare e calmierare l'azione dei parassiti e le malattie funginee. Aprile è il mese delle nuove foglie, a maggio si iniziano ad annusare le prime fioriture. A settembre o al più tardi ad inizio ottobre l'ultimo colpo di colore. Le piogge autunnali, dalle mie parti novembrine, spazzano via foglie, ramoscelli e introducono al rigore dell'incipiente inverno. Ogni varietà ragiona tutto a modo suo, ovviamente, e ulteriori criteri che possono variare fioriture e crescita dipendono dall'esposizione al sole, dalla qualità dei terreni, dalla vicinanza o meno di piante che possono disturbare o convivere con le nostre rose. Chiunque ha un giardino impara, poco alla volta, che come per gli umani e gli animali, anche fra le piante esistono «simpatie e antipatie».Vivendo in un paese ai piedi delle Alpi Cozie, in quei metri quadri che sono probabilmente l'ultima propaggine rialzata della vasta pianura padana, prima che le montagne ci sollevino ai confini con la Francia, ho la fortuna di abitare un territorio dove spesso, sebbene non tutti gli anni, il mese di maggio è un mese particolarmente piovoso, e vi sono estati, quantomeno in certi periodi, nei quali quasi tutti i giorni il cielo si va a coprire fra le 16 e le 18 e spiove leggermente. Questo modera il colpo delle calure estive, anche se questa estate, ad esempio, anche qui, come in altre regioni del Sud Italia, si sta rivelando particolarmente calda e siccitosa. Le rose inglesi sono spesso rifiorenti e si trovano molto bene in climi non secchi, e infatti questa estate mi tocca annaffiarle ogni sera. In altre estati non ve n'era bisogno. Un aspetto che rigurda le rose rifiorenti è la moderazione nella loro crescita, riguarda ad esempio anche le rampicanti che nei mesi di giugno, luglio e agosto camminano a passo spedito, e vanno dunque accudite, orientate, e non di rado accorciate e sfoltite. Appena i fiori appassiscono vanno tolti, se sono rose particolarmente profumate si possono recidere e mettere in cassette della frutta, magari su un foglio di giornale, a riposare, in luoghi ombrosi e areati, di modo che mentre i petali si disidratano il loro profumo non si perda e anzi, si conceda ai nostri sensi per le settimane a venire. Gli afidi sono forse i peggiori e più diffusi nemici delle nostre rose da giardino. Bastano talora pochi giorni di distrazione che nutrite colonie di piccolissimi insetti lattiginosi si manifestano attorno ai boccioli che si stanno per schiudere, dove in coro affondano i loro rostri invisibili per succhiarne via la linfa e indebolire la pianta. Talora basta una spruzzata di olio di neem, oppure il classico sapone di marsiglia sciolto a scaglie nell'acqua di uno spruzzino. Buone soluzioni sebbene non le abbia mai praticate sono macerati di aglio o di ortica. Risolto l'infestazione di afidi molti eventuali problemi li andrete a evitare, perché le malattie funginee spesso si innescano nelle piante proprio a causa dell'indebolimento causato dagli afidi. Chi ama le rose ovviamente non coltiva soltanto rose inglesi e/o rose rifiorenti, ma saprà, a seconda del proprio gusto, variare tra esemplari di vivai italiani, francesi, tedeschi o inglesi. Tra le moltissime rose rifiorenti vorrei oggi soffermarmi sulle Cristoforo Colombo, qui nel mio giardino ne abbiamo due, una coppia che cresce insieme al centro di una striscia soleggiata di prato. Sarebbero rose rampicanti ma le abbiamo accompagnate, nel corse delle stagioni, a comportarsi come rose arbustive. Dal basso si solleva un fascio di crescite che ogni estate si fa intricatissimo, sollevandosi puntualmente oltre i due metri di altezza, senza controllo raggiungerebbero comodamente i tre metri ma cerco di starci dietro, anche per consentire alle rose di rifiorire abbondantemente. I fiori sono larghi, con diametri fino a 12-13 cm; hanno petali molto eleganti, i fiori sono composti da 25 petali, di un colore arancione chiaro, intenso, quasi delle stelle con sfumature e bordature rosse e dorate. Non si tratta di fiori profumati, ma il bello sta tutto nella qualità estetica di ogni singolo fiore e nell'abbondanza della fioritura che si sviluppa ininterrottamente tra giugno e settembre. La loro storia? Sono state ibridate in Francia nel 1991 nei vivai di Meilland e Richardier, attivi dal lontano 1867 e giunti alla sesta generazione. Ecco come viene descritta da Matthis Meilland, erede della famiglia: «Questa rosa rampicante ha tutte le qualità della rosa cespugliosa. Il fiore luminoso e di belle dimensioni è di un eccezionale color arancione indiano bordato di rosso peperoncino. Il grande fogliame verde scuro, sano è molto resistente alle malattie». E infatti la foglia è verde scuro, coriacea, fitta, difficile trovare foglie malate o pigmentate, segno di qulche sofferenza, a differenza delle inglesi tipo David Austin, spesso più profumate e meno rustiche. Insomma, cari lettori, se volete una bella pianta di rose che soffre poco, cresce molto e vi assicura una splendida fioritura estiva le Cristoforo Colombo fanno al caso vostro.