Enrico Costa (Ansa)
L’ex ministro Enrico Costa: «Ho lasciato Azione perché non voglio finire subalterno ai pentastellati. Le mie battaglie garantiste le combatterò a fianco di chi è più in linea con le mie idee».
Si può essere filo palestinesi o filo israeliani, oppure spettatori senza un’opinione precisa del conflitto in atto a Gaza e a Beirut. Tuttavia, comunque la si pensi, una cosa appare certa: la missione Unifil che avrebbe dovuto impedire un’altra guerra in Libano ha fallito.
Benestante, patriota e un grande pilota che in carriera dovette bombardare casa sua. Questa la storia di un pilota italiano oggi quasi dimenticato.
Caro Piero Fassino, le scrivo per ringraziarla della sua nuova profezia: dopo aver pagato 500 euro a titolo di «condotta riparatoria» per il profumo rubato all’aeroporto di Fiumicino, ha dichiarato che «la vicenda è chiusa». Siamo sicuri che ha ragione, la «vicenda è chiusa», anche se a noi colpisce il fatto che lei abbia accettato quest’umiliazione: non si era sempre proclamato innocente?