2020-08-28
Il Carroccio vuole sfiduciare la Azzolina
Matteo Salvini: «Presenteremo la mozione appena riprenderanno i lavori del Parlamento». Il ministro non piace a Pd e Italia viva che potrebbero sfruttare l'occasione per accelerare il rimpasto. La Boschi ha già puntato la traballante poltrona del Miur.«Azzolina bocciata». È da tempo che Matteo Salvini denuncia l'incapacità del ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina, e la sua incapacità nella gestione della riapertura della scuola italiana, e così ieri ha annunciato che «alla ripresa dei lavori presenteremo una mozione di sfiducia contro la ministra. È incapace». Il leader della Lega dice di farlo a nome di 8 milioni di studenti e famiglie, di un milione di insegnanti, dei presidi e del personale scolastico tutto perché «la scuola italiana merita di meglio. Azzolinabocciata!». Un affondo decisivo mentre nel governo regna il caos proprio per il caso scuola e la pentastellata di fatto è stata commissariata da una task force che comprende il premier Giuseppe Conte e ministri pesanti di Pd e Leu come Paola De Micheli(Trasporti), Francesco Boccia (Affari regionali) e Roberto Speranza (Salute), nella convinzione che se tra due settimane sarà flop, allora sarà anche crisi di governo. Per questo l'attacco di Salvini è ancora più significativo. E del resto, secondo un sondaggio esclusivo di Affaritaliani, la metà della popolazione italiana vorrebbe che la grillina facesse un passo indietro, dimettendosi dalla poltrona di Viale Trastevere. Stando ai risultati dell'indagine demoscopica condotta da Lab21 di Roberto Baldassari, infatti, addirittura il 55% degli interpellati chiede a gran voce che l'esponente del M5s lasci, e lo faccia subito, l'incarico al dicastero. La percentuale di chi, invece, si schiera al suo fianco si ferma al 44,8%. Entrando nello specifico dei dati, le donne e il Nord sono più intransigenti: il 59,4% delle donne e il 62,4% degli intervistati settentrionali boccia il ministro. Numeri molto chiari che mostrano come Lucia Azzolina, sempre pronta a sentenziare contro i «trogloditi» dall'alto delle sue due lauree, stia decisamente rischiando il posto. Inoltre l'affondo di Salvini va in scena nel giorno in cui si consuma un nuovo round dell'infinito dialogo tra governo e Regioni sulla ripresa scolastica, un'altra riunione in cui le Regioni, anche quelle governate dal centrosinistra, sono sempre più decise a non subire gli errori dell'esecutivo. La sfiducia leghista alla esponente pentastellata diventa dunque un possibile detonatore delle tensioni nella maggioranza (soprattutto se la proposta della Lega sarà sostenuta anche da Forza Italia e da Fratelli d'Italia) a causa delle quali, da diverse settimane, si parla di un eventuale rimpasto nonostante le smentite d'obbligo del premier Conte e della maggioranza giallorossa, in particolar modo del M5s. A prendere il posto della Azzolina, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe essere Maria Elena Boschi, fedelissima di Matteo Renzi e capogruppo di Italia viva, partito sempre in cerca di poltrone all'interno della maggioranza, dove oggi può contare sui ministri dell'Agricoltura Teresa Bellanova e delle Pari opportunità Elena Bonetti. In ogni caso il Pd, in caso di rimpasto, vuole la discontinuità al ministero dell'Istruzione dove negli ultimi due anni si sono susseguiti ben tre ministri (Marco Bussetti prima, Lorenzo Fioramonti poi e infine la Azzolina) del M5s. Nel frattempo il leader del Carroccio ha fatto della ripresa scolastica il suo cavallo di battaglia: «È il 27 agosto e sulla scuola non si capisce nulla», ha detto ieri parlando a Caserta dove era in campagna elettorale per le prossime regionali. «Queste le proposte della Lega: assumere le migliaia di insegnanti precari che, da anni, già lavorano nelle scuole con i nostri figli. Stabilizzare almeno 20.000 insegnanti di sostegno per non lasciare indietro i bimbi disabili. Collaborare con le scuole pubbliche paritarie per trovare le 10.000 aule mancanti. Dotare tutte le scuole di termoscanner, per misurare la febbre ai bimbi all'ingresso. Dimenticare la mascherina obbligatoria per i bimbi in classe, una inutile e pericolosa follia. Smetterla di giocare con i banchi con le rotelle, di litigare con sindacati, presidi, insegnanti, governatori e famiglie. Il ministro è in grado di attuare queste proposte? No. La Azzolina non merita di governare questo Paese». Immediata la replica del M5s su Facebook: «Matteo Salvinitira fuori l'ennesima mossa propagandistica e annuncia di voler sfiduciare la ministra che ha portato 7 miliardi alla scuola italiana in sette mesi, dimenticando che il suo partito e le altre forze di centrodestra quando erano al governo di miliardi ne hanno tagliati 8,5 in un colpo solo». «Salvini, il capo ultras che ancora domina la destra italiana, ha lanciato la sua disperata campagna d'autunno usando senza alcun ritegno la scuola, il futuro, i bambini per i suoi interessi di parte», ha detto Roberto Rampi, capogruppo Pd in commissione Istruzione a Palazzo Madama, mentre per il capogruppo di Leu alla Camera Federico Fornaro «la riapertura in sicurezza delle scuole in presenza di una crescita della curva dei contagi è una sfida complessa che, a partire dal governo, necessita dell'impegno di tutti e a tutti i livelli. Chi specula scommettendo sulla mancata riapertura delle scuole in sicurezza e con didattica in presenza, non sta lavorando contro il governo ma contro l'Italia e il futuro del nostro Paese».Comunque mancano meno di 3 settimane all'inizio del nuovo anno scolastico, che farà tornare nelle aule circa 8,5 milioni di studenti dopo oltre sei mesi di chiusura. E famiglie e professori sono ancora nel caos.