Il Bullo ha solo un piano: il crac dell’Italia

Il Bullo ha solo un piano: il crac dell’Italia
ANSA
Il congresso del Pd non c'è e molto probabilmente non ci sarà prima delle elezioni europee, perché i renziani non vogliono un segretario diverso dall'attuale, che, al contrario di Maurizio Martina, faccia ombra al loro capo. In compenso nel fine settimana si è svolto il congresso personale di Matteo Renzi, una kermesse servita a incoronare l'ex sindaco ancora una volta leader unico della sinistra. L'adunata, che si è tenuta nel weekend appena concluso alla Leopolda di Firenze, infatti altro scopo non aveva se non quello di confermare la leadership dell'ex presidente del consiglio. Il quale, lungi dal tener fede alle molte promesse di farsi da parte o di stare in silenzio, le tenta tutte pur di riconquistare la scena. L'ultima pensata per riaccendere i riflettori sulla sua persona sono i comitati civici, di cui ieri dal palco fiorentino ha annunciato (...)
Corte dei Conti bacchettata sui parcheggi
(Imagoeconomica)
Battuti dai cittadini romani i giudici anti Ponte sullo Stretto che avevano «scippato» una via della Capitale, riservandola alle loro auto. Lo schiaffo porta la firma del Consiglio di Stato, che redarguisce pure il Tar: «Il ricorso era ammissibile».

La strada è mia e la gestisco io. In virtù di un diritto autoproclamato, la Corte dei Conti ha di fatto privatizzato via Baiamonti a Roma: sbarre elettriche automatiche (per ora solo sollevate) alle estremità, parcheggi dei residenti azzerati, autorizzazione esclusiva al passaggio e alla fermata a vetture del «servizio pubblico istituzionale» per ragioni di sicurezza. In pratica solo a quelle dei circa 2.500 dipendenti (477 magistrati). Un’esibizione muscolare messa in dubbio qualche giorno fa dal Consiglio di Stato, dopo una sollevazione popolare con carte bollate e ricorsi da parte degli abitanti del quartiere Prati, che si sono visti confiscare una strada pubblica e 30 posti auto dalla bacchetta magica dei giudici contabili.

Ettore Prandini (Totaleu)

Lo ha detto il presidente di Coldiretti Ettore Prandini in un punto stampa in occasione dell'incontro con la Commissione europea a Bruxelles.

Doppio assalto dei giudici al governo. I casi Almasri e Siri alla Consulta
Armando Siri (Imagoeconomica)
Le stesse toghe che liberarono il libico si rivolgono alla Corte chiedendo di poter aggirare il ministro. Un altro magistrato apre un conflitto di attribuzione sulle intercettazioni del leghista, già dichiarate non utilizzabili.
Alla sinistra interessa il nemico: un giorno i fascisti, l’altro i ricchi
Ansa
È la logica conseguenza del wokismo: i giudizi non si basano più su parametri oggettivi.

Se è vero che «i fascisti» sono tutti quelli che la sinistra definisce tali indipendentemente dalla loro adesione o meno agli ideali del fascismo, allora anche «i ricchi» sono tutti coloro che la sinistra indica come tali, in maniera puramente circostanziale e situazionista, in base all’opportunità politica del momento.

La surreale discussione sui «ricchi» privilegiati dalla Legge di bilancio, che altri non sarebbero se non quelli che guadagnano 2.500 euro al mese, non si limita a mostrarsi come una delle tante battaglie propagandistiche che la politica deve fare per segnalare la sua esistenza in vita ma è indice di una forma mentis estremamente interessante. Perché se è vero che definire «il fascista» in base al giudizio soggettivo che l’osservatore dà ai comportamenti dell’osservato - per arrivare ad associare un comportamento, una tendenza e financo un’espressione del volto a qualcosa di «fascista» - stabilire la categoria di «ricco» indipendentemente dal denaro che quella persona possiede significa, ancora una volta, rifiutare il principio di oggettività del dato del reale con tutto ciò che tale scelta implica.

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