2020-03-10
Il blocco totale non c’è. Cosa occorre per muoversi in aereo, automobile, treno
Divieto di spostamento solo per chi è in quarantena o positivo al virus. Chi deve farlo nelle zone rosse può autocertificarsi. Le merci potranno continuare a circolare.Il lockdown all'italiana. Ovvero: «gli spostamenti delle persone fisiche in entrata e in uscita e all'interno dei territori “a contenimento rafforzato" potranno avvenire se motivati da esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute da attestare mediante autodichiarazione, che potrà essere resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di polizia». Un divieto assoluto e senza eccezioni (rischiano il carcere) è previsto per le persone sottoposte alla misura della quarantena o che sono risultate positive al virus. Lo si legge nella direttiva del ministero dell'Interno che è stata inviata ai prefetti per l'attivazione dei controlli in aeroporti, stazioni, caselli autostradali. Lo stesso decreto del presidente del Consiglio non ha mai previsto il cosiddetto lockdown delle zone rosse e gli atti successivi - il comunicato del ministero dell'Interno e l'ordinanza Protezione civile - lo hanno confermato. In un primo momento si pensava che fosse il datore a dover munire il dipendente di un documento per comprovare la necessità di lavorare; ora il lavoratore autocertifica, poi semmai il datore, richiesto, confermerà. Idem per le altre motivazioni.Le merci continuano a viaggiare per garantire il rifornimento di magazzini e grande distribuzione. I lavoratori, almeno quelli che non possono usare lo smart working da casa, potranno muoversi per lo stretto necessario. Verrà assicurato il normale rifornimento di ogni genere di esercizi commerciali. «Il trasporto merci su gomma “procede in modo regolare, anche nelle zone rosse, nel rispetto dei decreti nazionali", ha assicurato ieri il vicepresidente di Conftrasporto-Confcommercio, Paolo Uggè, che chiede l'incremento dei controlli sugli autisti, considerato il gran numero di quelli provenienti dai Paesi dell'Est che operano in Italia. Auspicando una direttiva europea omogenea che indichi a tutti gli autotrasportatori della Ue come comportarsi e quali precauzioni prendere.Il modulo per l'autocertificazione di coloro che intendono spostarsi nelle o dalle «aree a contenimento rafforzato» della Lombardia e di 14 province del nord Italia è scaricabile dal sito del Viminale. Nel documento chi vuole spostarsi deve indicare una di queste quattro motivazioni: «comprovate esigenze lavorative; situazioni di necessità; motivi di salute; rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza». Il firmatario, si legge sul modulo, è «consapevole delle conseguenze penali previste in caso di dichiarazioni mendaci a pubblico ufficiale» e a conoscenza delle misure di contenimento del contagio previste nel decreto nonché delle sanzioni previste dall'articolo 4, comma 1, dello stesso provvedimento in caso di inottemperanza (articolo 650 Codice penale salvo che il fatto non costituisca più grave reato). Per i dipendenti pubblici, invece, spostarsi «è ancora più facile» perché c'è anche «la possibilità di mostrare il tesserino», ha detto il ministro per la PA, Fabiana Dadone, ai microfoni di Radio Capital.«La situazione alle frontiere è normale e lo sono anche i controlli», scrivono su Facebook alcuni frontalieri del Verbano Cusio Ossola che ieri hanno varcato il confine per recarsi al lavoro in Svizzera. «Le nostre auto sono transitate senza alcuna difficoltà». La Prefettura, già nelle scorse ore, ha precisato che gli spostamenti «per comprovate esigenze lavorative» sono permessi anche «verso la Confederazione Elvetica». È invece vietato ogni altro spostamento. I controlli avvengono alla frontiere di Piaggio Valmara, nel Verbano, di Iselle e di Ponte Ribellasca, nell'Ossola. Anche la Svizzera ha deciso di installare nelle prossime ore un sistema di monitoraggio. Nel frattempo, la questura di Milano ha organizzato pattuglie all'ingresso di tutte le grandi direttrici del capoluogo lombardo. Almeno una volante con due uomini sarà posta a controllo degli ingressi nel Comune, per seguire la direttiva del Dpcm. Fra le grandi strade pattugliate ci saranno via Novara, via Lorenteggio, via Palmanova.Il personale Polfer, in collaborazione con quello delle Ferrovie dello Stato unitamente al personale sanitario e della Protezione civile sta verificando la movimentazione in stazione dei passeggeri, indirizzando le entrate e le uscite al fine di consentire le ispezioni sullo stato di salute dei viaggiatori attraverso apparecchi «termoscan», acquisendo le autodichiarazioni da chi proviene dalle zone rosse. Per andare incontro ai cittadini che non hanno il modulo la Polizia ferroviaria fa compilare le certificazioni anche al momento all'apposito desk di controllo. Per i viaggiatori che arrivano a Milano in treno i controlli vengono fatti a campione e chi è senza la certificazione la può compilare.Negli aeroporti lombardi e delle 14 province, i passeggeri in partenza e in arrivo sono sottoposti al controllo dell'autocertificazione. Per i voli Schengen ed extra Schengen in partenza, le autocertificazioni sono richieste solo per i residenti nelle aree di sicurezza mentre per quelli in arrivo i passeggeri dovranno motivare lo scopo del viaggio all'atto dell'ingresso. Quanto al trasporto merci, i voli «all cargo» in partenza da Malpensa e in arrivo sullo stesso scalo sono tutti confermati. Un capitolo a parte riguarda i controlli che verranno effettuati a Venezia per le navi da crociera: i passeggeri non potranno sbarcare per visitare la città, ma potranno transitare per rientrare nei luoghi di residenza o nei paesi di provenienza.