2020-10-03
I grillini non pagano le quote mensili e Casaleggio dà un taglio a Rousseau
La piattaforma ridurrà servizi e attività. Si rinsalda l'asse con Dibba contro Luigi Di Maio. Senza soldi non si cantano messe, e nemmeno si offrono servizi: Davide Casaleggio passa alle maniere forti e, di fronte ai mancati versamenti delle quote mensili di 300 euro da parte dei parlamentari del M5s, taglia alcuni servizi della piattaforma Rousseau. A darne notizia è la stessa Associazione Rousseau, con un post pubblicato sul Blog delle Stelle dal titolo «Avviso riduzione servizi e attività in programma per il trimestre ottobre-dicembre». «Con enorme dispiacere», scrive l'Associazione Rousseau, «siamo costretti a comunicare che, alla luce dell'attuale situazione economico-finanziaria aggiornata a seguito dell'ultima tranche di versamenti in scadenza nella giornata del 30 settembre, siamo costretti a procedere alla sospensione di alcuni servizi e all'annullamento di attività e iniziative programmate per il trimestre ottobre-dicembre 2020. Come già anticipato, infatti, in assenza delle entrate previste non risultano ovviamente più sostenibili le spese necessarie per supportare specifici servizi che devono essere quindi ridotti, sospesi o slittati nel tempo. In questa prima fase», si legge nel post, «verranno coinvolte le otto aree descritte di seguito con la sospensione o l'eliminazione delle attività descritte». I servizi della piattaforma che vengono sospesi sono lo sviluppo di nuove funzionalità previste per il portale Eventi; lo sviluppo di nuove funzionalità per Open Comuni; lo sviluppo nuove funzionalità per Lex iscritti; il nuovo fondo di tutela legale in Scudo della Rete. Slitta il Villaggio Rousseau - Le Olimpiadi delle idee previsto per il 4 ottobre. Inoltre, scrive l'Associazione, «è stata comunicata la disdetta dell'affitto di parte dell'ufficio di Milano per le aree a oggi utilizzate per lo svolgimento delle attività legate alla comunicazione interna ed esterna, allo sviluppo per le nuove funzionalità e al coordinamento per l'organizzazione di iniziative e di formazione legate alla Scuola. Slittano anche la funzione Sviluppo futura e gli incontri di formazione della Scuola di Rousseau. «Ricordiamo inoltre», prosegue il post, «che il meccanismo di sostentamento attraverso il contributo dei portavoce di 300 euro è quello che abbiamo adottato negli ultimi due anni, dopo averne sperimentati diversi nei tredici anni precedenti senza mai aver attinto a finanziamenti pubblici dei quali con coerenza non faremo mai uso. Continuiamo ad augurarci che nel rispetto di tutti gli eletti che, con coerenza, lealtà e onestà onorano gli impegni presi e anche verso tutti gli iscritti, chi ha la responsabilità di far rispettare le regole la eserciti con giustizia ed equità in modo da poter consentire», aggiunge l'Associazione di Davide Casaleggio, «come è giusto che sia, che gli attivisti del MoVimento possano continuare ad avere lo spazio e le possibilità di partecipazione che meritano».Parole dure, quelle rivolte ai parlamentari e ai vertici pentastellati, che lasciano presagire che ormai la rottura tra la Casaleggio e i vertici del M5s si è consumata. Davide Casaleggio ha un asse di ferro con Alessandro Di Battista, che in queste ore sta intensificando i suoi attacchi nei confronti di Luigi Di Maio, Vito Crimi e tutta la catena di comando grillina. Cosa faranno nel prossimo futuro Casaleggio e Di Battista? Il Dibba, secondo alcuni, starebbe preparando la scissione, con la fondazione di un nuovo movimento che si ispiri alle origini. Secondo altri addetti ai lavori, invece, Di Battista resterà nel M5s capeggiandone l'opposizione interna.
Manifestazione a Roma di Ultima Generazione (Ansa)