2024-10-11
Dietro il blitz l’irritazione con Unifil. «Hezbollah li utilizza come scudo»
Il «chiarimento» dell’Idf: «Avevamo avvertito di rimanere in spazi protetti».«Non esiste la giustificazione di dire che le forze armate israeliane avevano avvisato l’Unifil che alcune delle basi dovevano essere lasciate. Ho detto all’ambasciatore di riferire al governo israeliano che le Nazioni Unite e l’Italia non possono prendere ordini dal governo israeliano». Le durissime frasi del ministro della Difesa Guido Crosetto, ritenute «spropositate» dalle gerarchie militari israeliane, sono una delle possibili chiavi delle ragioni dell’episodio di ieri.L’ambasciatore israeliano all’Onu, Danny Danon, dopo che le forze israeliane hanno aperto il fuoco su diverse posizioni Onu ferendo due caschi blu, ha ribadito la richiesta già esplicitata lo scorso 5 ottobre: «Israele è concentrato sulla lotta contro Hezbollah e raccomanda che la forza di mantenimento della pace delle Nazioni Unite (Unifil) nel Libano meridionale si sposti verso Nord. La nostra raccomandazione è che l’Unifil si sposti di 5 km a Nord per evitare pericoli mentre i combattimenti si intensificano e mentre la situazione lungo la Linea Blu rimane instabile a causa dell’aggressione di Hezbollah. Israele non ha alcun desiderio di stare in Libano, ma farà ciò che è necessario per costringere Hezbollah ad allontanarsi dal suo confine settentrionale in modo che 70.000 residenti possano tornare alle loro case nel nord di Israele». A questo, secondo quanto risulta alla Verità, fa riferimento il ministro della Difesa italiano quando parla di «ordini» irricevibili.In serata, l’Idf ha spiegato sui social: «Stamattina (ieri, ndr), le truppe dell’Idf hanno operato nell’area di Naqura, accanto a una base Unifil. Di conseguenza, l’Idf ha ordinato alle forze Onu nell’area di rimanere in spazi protetti, dopodiché ha aperto il fuoco nell’area». Le forze israeliane aggiungono che «Hezbollah opera all’interno e in prossimità di aree civili nel Libano meridionale, comprese le aree vicine alle postazioni Unifil».Quanto avvenuto al quartier generale dell’Unifil in Libano arriva nelle ore che potrebbero precedere l’attacco israeliano all’Iran. Mentre scriviamo, il Gabinetto di guerra sta per riunirsi e dovrebbe autorizzare il premier israeliano e il ministro della Difesa, Yoav Gallant, a prendere una decisione sulla risposta di Israele all’attacco missilistico di Teheran della settimana scorsa. In sostanza, Netanyahu e il ministro avranno l’autorità di decidere dove, come e, soprattutto, quando ci sarà l’attacco.Il capo delle operazioni di pace delle Nazioni Unite, Jean-Pierre Lacroix, citato da Ap, ha affermato che le forze di peacekeeping resteranno nelle loro posizioni, nonostante la già citata richiesta di Israele: «La forza Onu è l’unico canale di comunicazione tra le parti e sta anche lavorando con i partner per fare il possibile per proteggere la popolazione». Che i rapporti tra Israele e tutto ciò che inizi con «Un» (Nazioni Unite) siano disastrosi lo abbiamo visto in questo ultimo anno, ma da mesi tra le Idf e l’Unifil regna la sfiducia, eccezion fatta per i soldati italiani, ritenuti «seri e affidabili», al contrario di altri, ad esempio quelli irlandesi, con i quali non sono mancate tensioni. Ci conferma il nostro interlocutore: «Il loro lavoro era di smilitarizzare Hezbollah e impedire che fosse presente nel Libano del Sud, come da risoluzioni Onu. Invece hanno permesso a Hezbollah di bombardare Israele per un anno, costruire tunnel e basi di lancio. Inutili come tutto ciò che è marchiato “Un”». Nelle scorse settimane, le Idf avevano rilevato che alcuni militanti di Hezbollah, per sfuggire ai combattimenti, si sarebbero addirittura nascosti nei pressi della base Unifil, il che non ha fatto che aumentare la tensione. La zona dove si trova la base dell’Unifil è stata scenario di violenti scontri tra l’Idf e Hezbollah: secondo quanto riportato dall’Irish Times, alcuni di questi conflitti si sono verificati a meno di 2 chilometri dall’avamposto irlandese, e forse tutto ciò accaduto potrebbe non essere stato del tutto casuale.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.