2024-07-08
Occhio: Haftar sta affidando la ricostruzione libica a Mosca e Pechino
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Khalifa Haftar continua a rafforzare i legami con Mosca. Suo figlio Belgassem, che è direttore generale del Fondo libico per lo sviluppo e la ricostruzione, ha recentemente incontrato l’ambasciatore russo a Bengasi, Aydar Aghanin.Secondo Agenzia Nova, i due hanno discusso del “rafforzamento della cooperazione bilaterale nel campo dell'estrazione di petrolio e gas”, nonché delle “ripristino delle infrastrutture energetiche e ferroviarie”. Ricordiamo, in particolare, che Belgassem sovrintende alla ricostruzione dell’Est libico: un’area in cui sono significativamente attive aziende sia russe che cinesi. La stessa Agenzia Nova ha d’altronde riferito che, alcuni giorni fa, il figlio di Haftar “ha firmato un memorandum d'intesa con un'alleanza imprenditoriale formata dalla società cinese Power China e dalla portoghese Future per l'implementazione di numerosi progetti strategici nella città di Bengasi”. E attenzione: le connessioni tra Haftar e l’asse sino-russo risultano particolarmente significative anche sul fronte della difesa. Pochi giorni fa, la guardia di finanza italiana ha sequestrato sei container cinesi al porto di Gioia Tauro, contenenti due droni militari destinati proprio al maresciallo della Cirenaica. Era inoltre inizio giugno, quando il viceministro della Difesa russo, Yunus-Bek Yevkurov, si è impegnato a rafforzare le capacità delle forze militari dello stesso Haftar. Sempre il mese scorso, due navi da guerra di Mosca hanno attraccato al porto di Tobruk: una visita che, secondo una nota ufficiale, era “basata sulla volontà e sulle direttive del capo del comando generale, generale Khalifa Haftar, di velocizzare l'istituzione delle forze armate in generale, e della Marina in particolare”.Non è d’altronde un mistero che Mosca utilizzi la sua influenza sulla parte orientale della Libia per estendere la propria longa manus sulla regione del Sahel. Non a caso, negli ultimi due anni e mezzo, Mali, Burkina Faso e Niger sono entrati stabilmente nell’orbita geopolitica russa, siglando anche un patto di sicurezza che ha inferto un durissimo schiaffo tanto alla Francia quanto all’Ecowas. Adesso, il recente incontro tra Belgassem Haftar e Aghanin certifica che il Cremlino mira a consolidare le relazioni con Bengasi anche dal punto di vista energetico e infrastrutturale. Haftar sta del resto affidando gran parte della ricostruzione dell’Est libico a russi e cinesi. Sotto questo aspetto, ricordiamo che il figlio è stato messo a capo del Fondo per lo sviluppo e la ricostruzione, lo scorso febbraio, dalla Camera dei rappresentanti: organo di fatto sottoposto all’influenza del generale della Cirenaica. Non si tratta di una buona notizia per l’Occidente, che rischia di perdere ulteriormente terreno nell’area. È quindi ancor più necessario scommettere urgentemente sul Piano Mattei e su un rapido rilancio del fianco meridionale dell’Alleanza atlantica.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)