2019-09-18
Gümpel delira ancora e offende tutti: ebrei, cristiani, leghisti. E l’italiano
Il giornalista tedesco, per difendere Gad Lerner dopo Pontida, attacca i lumbard sfregiando il crocifisso: «Volete sculture di un ebreo mezzo morto affissato alle pareti». Poi il suicidio razzista: «Della stessa specie di Gad».Non sappiamo con esattezza a quale specie appartenga Udo Gümpel, noto comico televisivo che interpreta un giornalista tedesco corrispondente del network Rtl. Le smorfie e i suoni che gli capita di emettere in alcune trasmissioni, purtroppo, non aiutano certo a fare chiarezza. Tuttavia a costui va senz'altro riconosciuto un talento eccezionale: quando si tratta di insultare è davvero imbattibile. Pensate: con un solo tweet è riuscito a insultare i leghisti, gli italiani tutti, i cattolici, i cristiani in genere, gli ebrei e, soprattutto, l'intelligenza (la sua e quella del suo pubblico). Guardate che ce ne vuole, mica tutti ne sarebbero capaci. Vediamo però di spiegare. Tutto parte da un fatto avvenuto domenica scorsa a Pontida. Al pratone si è presentato Gad Lerner, il quale non è esattamente simpatico a tutti i militanti leghisti, se non altro perché ha passato gli ultimi mesi a insultarli e a trattarli alla stregua di piccoli Himmler. Mentre Gad si aggirava tra la folla, con telecamera al seguito, sono piovuti insulti. Si sono sentiti epiteti non certo eleganti, gli stessi con cui i sinceri democratici ogni giorno apostrofano i giornalisti sgraditi. Poi, qualcuno ha pensato bene di andare oltre e ha gridato a Lerner: «Ebreo!». La parola in sé, ovviamente, non è un insulto. Ma il modo in cui è stata pronunciata è non solo insultante, bensì inaccettabile. Poi è accaduto ciò che si poteva prevedere. Quello di Pontida è stato dipinto come un raduno di pericolosi antisemiti, e tutti i leghisti sono diventati in un istante feroci nemici degli ebrei. Colpa del pirla che ha gridato, chiaro. Ma pure dei media che non vedono l'ora di attaccare il nemico verde accusandolo di nazismo, razzismo eccetera. Ed è qui che interviene il simpatico intrattenitore Gümpel. Il comico tedesco ha scritto su Twitter: «Cari leghisti ma vi rendete conto che venerate tanto il cuore immacolato di una donna ebrea? Che volete immagini e sculture di un ebreo mezzo morto affissato nei locali pubblici, insomma, della stessa specie di Gad Lerner?».Esaminiamo per bene l'Udo-pensiero. Tanto per cominciare, egli si rivolge a tutti i leghisti partendo dal presupposto che siano antisemiti. Cosa offensiva e pure falsa, come dimostrano le foto pubblicato dallo stesso Lerner in cui lo si vede intento a scattarsi selfie con alcuni giovani e sorridenti militanti salviniani.Il bello è che la soubrette tedesca ha pure il coraggio di fare la vittima: «È triste, comico, oppure spia della completa ignoranza», ha scritto in un successivo intervento su Twitter, «che all'osservazione mia che tra leghisti serpeggi ancora l'antisemitismo non si sappia rispondere diversamente che con la mia cittadinanza tedesca, dunque: vai con il tedesco nazista? Che povertà mentale». Capito? Lui per primo dice che i leghisti sono tutti antisemiti, poi piagnucola perché gli rispondono con le stesse semplificazioni. Ma attenti che ora c'è il passaggio più viscido. Il dolce Udo dovrebbe avere dimestichezza con l'italiano, visto che è qui da un po' e si diletta a darci lezioni da ogni canale (corregge perfino chi gli scrive sui social). Tuttavia è evidente: la nostra lingua la conosce poco e male. Il suo primo tweet sui «nazisti di Pontida» è sgrammaticato e contiene pure passaggi davvero inquietanti. L'utilizzo del termine «specie» riferito a Lerner, sia concesso dirlo, fa rabbrividire. Gli ebrei sarebbero una «specie»? Andiamo bene, fortuna che gli antisemiti sono quelli di casa a Pontida... Si vede che Gümpel, tra le tante tradizioni tedesche, ha preferito conservare quelle più discutibili (e adesso parli pure della nostra «povertà mentale»). Non pago di aver insultato gli ebrei e l'italiano, Udo se l'è presa anche con i cristiani. Poiché il suo mestiere è quello del clown, egli ha provato a fare una battuta di spirito. E ha fornito la sua personale definizione del crocifisso, che sarebbe la «scultura di un ebreo mezzo morto». Questa scultura, secondo Gümpel, i leghisti la vorrebbero «affissata» in tutti i locali pubblici. Dove Udo abbia appreso il verbo affissare saremmo curiosi di saperlo. Di certo sappiamo da chi ha preso spunto per le frasi sul crocifisso, e cioè da Adel Smith. Ve lo ricordate? Era un barbuto signore, oggi defunto, che se ne andava in giro per le televisioni a rappresentare una fantomatica Unione dei musulmani d'Italia. Durante una puntata di Porta a porta, nel 2001, parlò del crocifisso come di «un cadavere in miniatura». Una definizione persino più gentile rispetto a quella utilizzata dal comico tedesco, secondo cui Gesù crocifisso è un «ebreo mezzo morto». In ogni caso, meglio un ebreo mezzo morto che un tedesco mezzo scemo. A prescindere dalla specie.