2024-09-26
Giubileo alle porte, cantieri ancora fermi. Il Vaticano striglia il sindaco Gualtieri
Monsignor Fisichella: «Non vedo operai in piazza Risorgimento, mi preoccupa molto». A giugno concluso solo lo 0,2% dei lavori.Mancano 90 giorni all’apertura della Porta Santa che darà inizio al Giubileo 2025, ma Roma è ancora paralizzata dalle centinaia di cantieri ancora lontani dal vedere la fine. A lanciare l’ennesimo allarme questa volta un personaggio di peso: monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del dicastero per l’evangelizzazione e responsabile del Vaticano per l’organizzazione del Giubileo. Per il vescovo la situazione è preoccupante: «Il cantiere di piazza Risorgimento» ha spiegato senza giri di parole Fisichella «ci dà un po’ di timore perché non vediamo ancora nessun operaio al lavoro. La cosa preoccupa non poco». La grande piazza a poche centinaia di metri dal colonnato di San Pietro deve essere semipedonalizzata. A questo scopo sono stati avviati all’inizio dell’estate 2023 dei lavori imponenti con la promessa che, pur creando evidente disagio e sconvolgimenti alla popolazione e al traffico della città, si sarebbero conclusi in pochi mesi. Il cantiere di competenza della società dello Stato, la Giubileo 2025, sta procedendo rispettando i cronoprogrammi previsti dall’inizio, ma a preoccupare è anche il cambio di viabilità. «Sulla nuova viabilità si dovrà ragionare dopo la pedonalizzazione di piazza Pia. Dovremo capire come fare per il traffico sulla via Traspontina. È rimasta tale e quale ma non può restare così, con la viabilità odierna. Bisognerà capire come renderla più ridotta e limitata, almeno durante il Giubileo, per non vanificare la pedonalizzazione di piazza Pia» lamenta Fisichella, perché l’impressione, fin dall’inizio, è quella di aver avviato contemporaneamente troppi lavori senza che si fosse fatta una riflessione seria sulle ricadute su una città già seriamente congestionata dal traffico come Roma. Il problema è che è anche difficile prendersela con qualcuno, perché come spesso accade, c’è un rimpallo continuo di responsabilità. «Per i cantieri c’è questa frammentazione di competenze» aggiunge l’arcivescovo. «Piazza Risorgimento è sotto la società Giubileo 2025, piazza Pia sotto Anas e il commissario... Almeno ogni 15 giorni abbiamo un tavolo di coordinamento». L’attacco è di quelli frontali, sferrato da una delle più alte cariche del Vaticano al Comune di Roma e di conseguenza al suo sindaco, Roberto Gualteri. A rispondere, per adesso, l’assessore ai Trasporti, Eugenio Patanè, almeno su via Traspontina. Si parla dell’unica strada che, a lavori di piazza Pia conclusi, interromperà la passeggiata pedonale tra Castel Sant'Angelo e San Pietro con il suo inevitabile, almeno per ora, traffico veicolare, in arrivo dall’ansa barocca e diretto, passando su ponte Vittorio Emanuele II, verso Prati. «Prendo atto della situazione descritta dal monsignor Fisichella e ne faremo tesoro» ha spiegato Patanè, «la viabilità di via Traspontina è stata oggetto di una proposta che non è stato però possibile realizzare. È un problema di viabilità vero». Dopo quelle del Comune di Roma sono arrivate anche le rassicurazioni della società Giubileo 2025 che si occupa del cantiere di piazza Risorgimento. «Al momento», hanno spiegato i tecnici, «sono in corso nel cantiere le attività propedeutiche alla posa della pavimentazione in calcestre che sostituirà l’asfalto nelle aree pedonalizzate, la riconfigurazione della nuova sagoma stradale, con la posa di nuovi cordoli e cigli stradali, la realizzazione del nuovo impianto semaforico, l’allargamento dei marciapiedi in corrispondenza degli imbocchi alla piazza da via Cola di Rienzo, via Crescenzio e via Porcari e la preparazione alla piantumazione di nuovi alberi». Sul cantiere si vedono montagne di sampietrini, sullo sfondo, la cupola di San Pietro, a Roma meglio conosciuto come er Cuppolone. Per il resto tutta Roma è ancora impacchettata. Questo agosto, chi è rimasto a lavorare nella caldissima estate romana, ha visto poca o nulla differenza rispetto al solito, in un periodo in cui la città si svuota le strade erano infatti comunque trafficate. Inevitabile perché risale proprio a quel periodo l’ultimo report aggiornato sull’andamento dei cantieri della capitale. Su 661 opere monitorate il 65% è ancora in fase di progettazione, il 17% è in fase di aggiudicazione, mentre il 18% dei cantieri è stato aperto. I cantieri conclusi a giugno 2024 erano lo 0,2%, e il dato a settembre non sembra essere migliorato. Cantieri ancora da aprire a via Cola di Rienzo, via Tacito, o da avviare, come a Borgo. Tutti intorno al Vaticano, e i 100 giorni al giubileo sono passati.In un’intervista di appena tre giorni fa, il sindaco di Roma, Gualtieri, ha assicurato che «il grosso dei cantieri per il Giubileo sarà finito in tempo». Oltre al rifacimento di piazza Pia sarà completata anche la prima parte dei lavori in piazzale dei Cinquecento, davanti alla stazione Termini, e in piazza San Giovanni. Finiranno dopo il Giubileo tutti quegli interventi partiti con l’occasione del Giubileo che il sindaco dem chiama «interventi “con” il Giubileo». Per quelli « è previsto siano fatti in un arco cronologico più ampio. Ma anche quelli stanno procedendo secondo il cronoprogramma». Non resta che aspettare e vedere.
Edoardo Raspelli (Getty Images)
Nel riquadro: Mauro Micillo, responsabile Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo (Getty Images)
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