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La paura fa novanta. E infatti, appena letti i giornali cari alla sinistra in cui si adombrava la possibilità di far nascere un governo 5 stelle-Pd guidato da Roberto Fico, ovvero dal suo principale nemico interno, a Luigi Di Maio è venuta subito una fifa blu. Per un mese e mezzo il candidato premier dei grillini ha ripetuto come un disco rotto che l'incarico di dare vita al nuovo esecutivo poteva essere affidato solo a lui, in quanto rappresentante del partito più votato, e a nessun altro.