Giornata mondiale della salute, PV&F: «Oms garante? Allora siamo a posto»

Giornata mondiale della salute, PV&F: «Oms garante? Allora siamo a posto»
Ansa

«Oggi è la Giornata Mondiale della Salute (World Health Day). Dal 1950 si celebra il 7 aprile per ricordare la fondazione dell'Oms avvenuta il 7 aprile 1948. Ma siamo sicuri che l'Oms sia garante della salute pubblica? La sua credibilità è al minimo: troppi errori nella gestione della pandemia. Ritardi nel riconoscere la trasmissione da persona a persona; ritardi nel dichiarare l'emergenza sanitaria internazionale; aver sconsigliato l'uso di mascherine nella popolazione generale; aver sottovalutato l'importanza degli asintomatici etc» ha dichiarato Toni Brandi, presidente di Pro Vita e Famiglia onlus.

«E per le donne cosa fa l'Organizzazione mondiale della sanità? Vengono adeguatamente informate sull'aborto o sono trattate come scatole e gli embrioni come scarti da eliminare? Con la nostra campagna #dallapartedelledonne abbiamo voluto sottolineare anche la pericolosità legata a certe pratiche. La Ru486, per esempio, può causare gravi emorragie, infezioni, setticemie, distruzione del sistema immunitario, depressione e anche la morte. Chi le informa? L'Oms?» ha continuato la nota.

«D'altronde il primo direttore generale dell'Oms, Brock Chisholm, era uno psichiatra che già ai suoi tempi sosteneva il relativismo più radicale («la reinterpretazione e l'eventuale sradicamento del concetto di giusto e sbagliato sono gli obiettivi ultimi di quasi tutte le psicoterapie») e non teneva in alcuna stima la famiglia. Nulla è cambiato da allora» ha concluso la nota.

angelina jolie ucraina
Angelina Jolie a Kherson (foto dai social)
La star di Hollywood visita Kherson ma il bodyguard viene spedito al fronte, fino al contrordine finale. Mosca: «Decine di soldati nemici si sono arresi a Pokrovsk».

Che il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, trovi escamotage per mobilitare i cittadini ucraini è risaputo, ma il tentativo di costringere la guardia del corpo di una star hollywoodiana ad arruolarsi sembra la trama di un film. Invece è successo al bodyguard di Angelina Jolie: l’attrice, nota per il suo impegno nel contesto umanitario internazionale, si trovava a Kherson in una delle sue missioni.

I guai del Paese accentuati da anni di Psoe al governo portano consensi ai conservatori.

A proposito di «ubriacatura socialista» dopo l’elezione a sindaco di New York di Zohran Mamdani e di «trionfo» della Generazione Z (il nuovo primo cittadino avrebbe parlato «a Millennial e giovani»), è singolare la smentita di tanto idillio a sinistra che arriva dalle pagine di un quotidiano filo governativo come El País.

A Roma l’evento della «Verità» sulla sicurezza

Oggi alle 16 si terrà a Roma l’evento Sicurezza, Difesa, Infrastrutture intelligenti, organizzato dalla Verità. Tra gli ospiti, Roberto Cingolani, ad di Leonardo, e Marco Troncone, ad di Aeroporti di Roma. Si parlerà di innovazione industriale, sicurezza contro rischi ibridi, tra cui cyber e climatici, con interventi di Pietro Caminiti di Terna e Nicola Lanzetta di Enel. Seguiranno il panel con Nunzia Ciardi (Agenzia cybersicurezza nazionale), e l’intervista al ministro della Difesa Guido Crosetto (foto Ansa). Presenterà Manuela Moreno, giornalista Mediaset, mentre il direttore della Verità, Maurizio Belpietro, condurrà le interviste. L’evento sarà disponibile sul sito e i canali social del quotidiano.

islam europa conquista
Cartelli antisionisti affissi fuori dallo stadio dell'Aston Villa prima del match contro il Maccabi Tel Aviv (Ansa)
Dai cartelli antisionisti di Birmingham ai bimbi in gita nelle moschee: i musulmani spadroneggiano in Europa. Chi ha favorito l’immigrazione selvaggia, oggi raccoglie i frutti elettorali. Distruggendo le nostre radici cristiane.

Uno spettro si aggira per il mondo: lo spettro dell’islamo-socialismo. Da New York a Birmingham, dalle periferie francesi alle piazze italiane, cresce ovunque la sinistra di Allah, l’asse fra gli imam dei salotti buoni e quelli delle moschee, avanti popolo del Corano, bandiera di Maometto la trionferà. Il segno più evidente di questa avanzata inarrestabile è la vittoria del socialista musulmano Zohran Mamdani nella città delle Torri Gemelle: qui, dove ventiquattro anni fa partì la lotta contro la minaccia islamica, ora si celebra il passo, forse definitivo, verso la resa dell’Occidente. E la sinistra mondiale, ovviamente, festeggia garrula.

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