2025-08-29
L’ovazione per la Meloni al Meeting riattizza la faida nell’opposizione
Surreale Elly Schlein: il presidente del Consiglio ha parlato di tasse, ceto medio e casa, eppure lei la accusa di aver snobbato il «Paese reale». Rosy Bindi riporta la segretaria sulla Terra: «Almeno la destra dialoga con i cattolici...».Rivelò Tonino Guerra che Amarcord - il titolo del film monumento di Federico Fellini dedicato a Rimini, sede del Meeting, dove Gorgia Meloni ha ricevuto uno tsunami di applausi dai ragazzi e dai leader di Cl - era la comanda dei ricchi che al bar ordinavano l’Amaro Cora. All’opposizione, per stemperare gli effluvi della gastrite che la tormenta da mercoledì pomeriggio ha provocato, un amaro farebbe tanto comodo.Amarcord - mi ricordo in romagnolo - sono gli anni in cui al Meeting osannavano il Pd, ma era il partito a vocazione maggioritaria, non quello che insegue Giuseppe Conte nelle piazze. Elly Schlein a Rimini non s’è fatta vedere, però ha cercato di farsi sentire con un’ intervista a Repubblica e con dichiarazioni copia-incolla per dire che Giorgia Meloni si autocelebra ed è lontana dalla realtà. Le ha risposto non una del cerchio magico della premier, ma dal Pd stesso Rosy Bindi. La bordata è da fuoco e trincea amica: la Bindi ha parlato con La Stampa, sempre edicola Elkann. «Nel suo intervento al Meeting», riconosce l’ex ministro, «Giorgia Meloni è stata più abile che bugiarda. Il mio è un complimento vero. Un partito che si candida a governare il Paese dovrebbe tenere i rapporti col mondo cattolico italiano; mi pare che il centrodestra lo faccia; il Pd non penso». Per la Schlein, già affossata due giorni fa sempre su Repubblica da Romano Prodi, è una Rosy con le spine: «A Elly va chiesto cosa sta facendo per tenere i rapporti con quel pezzo importante del Paese. E magari le va chiesto anche di praticare più collegialità nelle decisioni». Ora, se la segretaria del Pd rimprovera che «la premier si autocelebra perché non parla né di sanità, né di bollette, né di lavoro povero», a riportare non la Meloni, ma lei alla realtà, ci pensa la Bindi, che sulle liste per le regionali in Campania chiosa: «Delle due l’una: o dici no alle condizioni poste da De Luca, oppure, se accetti il compromesso, non vesti i panni del movimentista innovatore, accontentati dell’abito da tutti i giorni». Chissà se esite il tailleur da rivoluzione? È quello che la Schlein vorrebbe indossare, ma facendo le bucce alla Meloni le escono solo vecchi concetti (non ce ne vorrà il collega Concetto Vecchio che ha raccolto l’intervista). Dice che la premier si è dimenticata della sanità mentre Elly ha incontrato una signora che deve «aspettare un anno per togliersi il gesso», che il piano casa rilanciato dalla Meloni è una bufala, perché nonostante il Pd lo chieda da tre anni «Salvini è stato capace di togliere il fondo per l’affitto: 330 milioni per chi rischiava lo sfratto». Mentre quando c’era lei vicepresidente dell’Emilia-Romagna, «con 10 milioni abbiamo recuperato 730 alloggi in sette mesi». Risulta però che solo a Bologna le case pubbliche sfitte sono più di 1.000 (738 dell’Acer e 387 dell’Asp). L’affondo di Schlein è totale. «Sono stupita: da tempo la premier comunica con monologhi senza contraddittorio. Discorsi autocelebrativi che negano la realtà. Non ha mai citato i dazi, ha dimenticato la scuola pubblica. Non ha detto una parola su salari e precarietà, quando questa estate un gran numero di italiani non è riuscito nemmeno a partire per le vacanze. Niente, tutto rimosso». E quanto al ceto medio e ai giudici: «Meloni sceglie i dati che le convengono e nega gli altri, ma l’economia frena. La strategia è chiara: prevede un nemico al giorno: giudici, opposizione, l’Europa, la cultura, tutto va bene pure di mascherare le magagne». Che sono: essere asservita a Donald Trump, tacere su Gaza.Allora che farebbe Elly se fosse al posto di chi - Giorgia Meloni - al Meeting ha annunciato, per di più nell’approssimarsi della legge di bilancio che sarà la prima verifica se le promesse vengono mantenute, piano casa, rinnovo dei tagli al cuneo fiscale, attenzione al ceto medio, alla scuola, al sostegno ed espansione dell’occupazione? Due cose: salario minimo (bocciato da tutti tranne che dalla Cgil, che firma contratti a 7 euro l’ora) e disaccoppiamento del gas dalle rinovabili (l’Europa non lo consente) per abbassare il costo dell’energia. E poi dopo aver detto che quello di Benjamin Netanyahu è «un governo criminale», bisogna andare in Europa a chiedere investimenti comuni.Alla rosicata della Schlein si sono accodati gli altri oppositori del governo. «Fratonelli» (la coppia di fatto di Avs), con Angelo Bonelli, nota: «Si svela il vero obiettivo di questa destra: piegare la giustizia alla politica, preludio di una deriva autoritaria» e con Nicola Fratoianni ironizza: «Una magia: come al solito sono spariti i problemi reali del nostro Paese». Per Giuseppe Conte: «A Meloni è sfuggita di mano la televendita: tanta fumosa propaganda e zero fatti». Si fa vivo Matteo Renzi, che sfida il premier: «Giorgia, vieni in Parlamento e porta il piano casa», mentre Carlo Calenda chiosa: «Meloni viene da Marte? Le cose bisogna farle non parlarne». Tutti all’attacco con Elly Schlein che - è passata alla Cgil? - alla Meloni promette, contro gli applausi di Cl, «un autunno di lotta». Col vestito da tutti i giorni però, come raccomanda la Bindi.
(Arma dei Carabinieri)
I Carabinieri dei Nucleo Investigativo di Napoli hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere (19 soggetti, di cui 5 già detenuti per altra causa tra cui il ruolo di capo clan) e degli arresti domiciliari (2 soggetti), emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia per un totale di 21 soggetti gravemente indiziati di associazione di stampo mafioso, estorsione, accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti, ricettazione ed evasione e reati aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose.
Le complesse indagini svolte tra il 2022 e il 2023 dal Nucleo Investigativo Carabinieri di Napoli e coordinate dalla Dda di Napoli hanno consentito di documentare la continua operatività del clan «Licciardi» e dei gruppi criminali associati, parte del potente cartello camorristico chiamato «Alleanza di Secondigliano», storicamente attivo ed egemone nella parte settentrionale di Napoli e nella provincia e di delineare l’organigramma e i ruoli degli associati nonché di accertare la commissione di diverse condotte a scopo estorsivo a danno di commercianti, di soggetti dediti alle truffe informatiche, nei cui confronti il clan ha rivendicato parte dei proventi illeciti, e di un’occupante abusiva di una casa popolare, costretta a versare 16mila euro per continuare ad abitarla.
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