2019-11-06
Furti, droga e sesso. La frenesia criminale dei baby kosovari
L'Italia garantisce vitto e alloggio a oltre 10.000 immigrati sotto la soglia della maggiore età. Gli albanesi i più numerosi.«La banda del kalashnikov è composta in gran parte da kosovari arrivati in Italia fra i 16 e 17 anni per ottenere il permesso di soggiorno una volta maggiorenni» spiega guardandosi attorno un ragazzino del Kosovo arrivato a Trieste da piccolo con la famiglia e ben integrato. Un sistema rodato per kosovari e albanesi che sfruttano furbescamente le norme sui minori stranieri non accompagnati. «Trovano un portone aperto. Arrivano a 17 anni e sei mesi sapendo che otterranno facilmente il permesso di soggiorno alla maggiore età. Nell'ultimo trimestre abbiamo registrato cinque nuovi minori stranieri al giorno, soprattutto bengalesi e pachistani. Almeno uno è kosovaro e rientra nel fenomeno dei quasi maggiorenni» osserva Leonardo Tamborini, procuratore minorile di Trieste con competenza per il Friuli-Venezia Giulia, porta d'ingresso dell'immigrazione clandestina dalla rotta balcanica […]. «Per entrare nella gang devi tatuarti la sagoma di un kalashnikov sull'avambraccio o sul collo a sinistra e poi cominci a rubare o spacciare droga. Però vivi in comunità, che ti mantiene, fino a quando sei minorenne» continua il giovane kosovaro […]. «Non hanno nessuna intenzione di integrarsi. […] Se ne fregano del Paese che li ospita» racconta il ragazzo che teme ritorsioni se pubblichiamo il suo nome. […]Per marcare il territorio avevano scritto sui muri «Kosovo junior mafia», «Love is war» e «5.07» in riferimento alla prima proclamazione dell'indipendenza del Kosovo nel 1990. […] Panorama ha scoperto che, una volta maggiorenni, la rete sviluppata soprattutto in Veneto e Lombardia con epicentro a Brescia garantisce proposte di lavoro inesistenti da parte di imprese edili o ditte fittizie per ottenere permessi di soggiorno, che non avrebbero mai avuto se non arrivavano da minorenni. «Tutti pagano dai 1.500 ai 3.000 euro per arrivare in Italia» spiega il capo della Procura minorile. «Così l'organizzazione criminale che gestisce il traffico incassa 100.000 euro al mese». […]Però nessuno interviene per fermare il fenomeno, nonostante in molte occasioni i minori albanesi siano addirittura accompagnati dagli stessi genitori. «I più sfacciati ce lo dicevano in faccia che erano arrivati solo per ottenere il permesso di soggiorno alla maggiore età» conferma chi ha lavorato in un centro di accoglienza a Trieste. […] Il procuratore Tamborini conferma che «la qualità di «non accompagnati» è totalmente artefatta e non è infrequente che i minori albanesi giungano in Italia accompagnati dal genitore che poi fa rientro nel Paese d'origine lasciandoli soli». Una vera truffa aggravata ai danni dello Stato finalizzata a ottenere l'assistenza garantita e ulteriormente rafforzata dalla legge Zampa del 2017 targata Pd. Un altro paradosso è quello dei furbetti, che si presentano in questura dichiarandosi comunque minori anche se sono maggiorenni da un pezzo. […] Nel 2018 i minori stranieri a carico dello Stato erano 10.787, di cui solo 787 ragazze. Gli albanesi, che talvolta arrivano in aereo con il passaporto elettronico, sono i più numerosi: l'85 per cento è giunto in Italia a 16 o 17 anni compiuti. A settembre i minori erano 6.789, con la Sicilia al primo posto come accoglienza e il Friuli-Venezia Giulia al terzo. […] Ogni minore costa in media 75 euro al giorno, che in parte viene rimborsato dallo Stato e il resto dalla Regione. La previsione di spesa a fine anno, solo per Trieste, è di 6.642.000 di euro, mentre nell'ultimo triennio lo Stato ha stanziato 500 milioni di euro. E per il periodo fra il 2020 e il 2021 è prevista una spesa di altri 170 milioni.«A otto minori stranieri su dieci non importa nulla di integrarsi, ma vogliono restare in Italia o proseguire verso altri Paesi europei come la Germania» fa notare chi ha lavorato in comunità. «Nel corso di un'ispezione abbiamo scoperto che solo uno su 10 seguiva il corso di alfabetizzazione» ammette sconsolato il procuratore minorile di Trieste. […] E gli interessi economici in gioco sono enormi. «Le comunità ricevono soldi pubblici e i controlli sulla gestione dei fondi sono scarsi [...]», denuncia un tutore dei minori fino a pochi mesi fa. «Il giro di interessi attorno ai minorenni stranieri, veri o finti, riguarda anche l'indotto» aggiunge chi ha lavorato in comunità. «Per esempio i dentisti: quasi tutti i ragazzi arrivano e già sanno che possono rifarsi i denti, ovviamente a spese della nostra Sanità».L'altra faccia della medaglia, il lato oscuro dell'accoglienza, è il giro di furti, ricettazione, droga e prostituzione che coinvolge i minori stranieri. Soprattutto per kosovari e albanesi: tre su dieci arrivano alla maggiore età con una o più denunce penali per reati commessi spesso anche a danno alle stesse strutture che li ospitano, come risultava da un controllo a campione [...].Le testimonianze raccolte da Panorama fra gli operatori, che per ovvi motivi non vogliono vedere pubblicati i loro nomi, sono allucinanti. Il clima in alcune comunità è di stampo mafioso con tanto di giovane «capo dei capi» che comanda gli altri. E sono pure scaltri: oltre a insultare gli operatori con tutte le parolacce albanesi possibili, li ricattano minacciandoli di denunciarli «per violenze psicologiche». I minori balcanici, seguiti anche da afghani e pachistani, entrano nel giro di piccoli furti nei negozi e spaccio di droga solitamente leggera. […] «Escono la mattina dalla comunità con i trolley vuoti e rientrano nel pomeriggio dopo averli riempiti di refurtiva. […] Tengono il malloppo sottochiave negli armadietti anche se sarebbe proibito chiuderli» raccontano più operatori. E poi arrivano, in zona stazione o poco distante dalle comunità, auto e furgoni con targhe italiane ed ex-jugoslave dei ricettatori. I giovani ladri si presentano con i borsoni e li consegnano. Gran parte della merce arriverà in Kosovo e verrà venduta al mercato nero. Lo spaccio di droga è diviso fra le bande degli asiatici e degli albanesi. […] «L'aspetto peggiore, però, è la prostituzione minorile» racconta chi ha lavorato sul campo. C'è quella maschile, ma anche le signore non più giovani che pagano i giovani per prestazioni sessuali in albergo». I kosovari spesso filmano le scene hard con i cellulari per farsi belli o utilizzare i video come arma di ricatto. […]
Gabriele D'Annunzio (Getty Images)
Lo spettacolo Gabriele d’Annunzio, una vita inimitabile, con Edoardo Sylos Labini e le musiche di Sergio Colicchio, ha debuttato su RaiPlay il 10 settembre e approda su RaiTre il 12, ripercorrendo le tappe della vita del Vate, tra arte, politica e passioni.
Il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida (Ansa)
Lo stabilimento Stellantis di Melfi (Imagoeconomica)