2025-01-23
Fratelli d’Italia e Lega all’attacco del Green gate
Carlo Fidanza: «Gravissime interferenze nei processi democratici». Pse e Pd restano muti. Forse qualcuno se lo ricorda Frans Timmermans che in campagna elettorale nel 2022 veniva in Italia a dichiararsi romanista, alfiere della sinistra e a sostenere - nonostante fosse allora vicepresidente della Commissione europea - il Pd contro il pericolo «populista e fascista» rappresentato dalla possibilità che Giorgia Meloni arrivasse al governo. In quel momento aveva la delega assoluta al Green deal, quello che Ursula von der Leyen vuole difendere ora dagli «attacchi di Trump». Ma era afflato ecologista o bieco interesse anti italiano? Un dato uscito ieri e commentato con giusto entusiasmo tanto da Giorgia Meloni quanto dal ministro per la Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida ingigantisce, se possibile, lo scandalo del Green gate. Come si sa il De Telegraaf (nella foto) olandese (Timmermans è un tulipano) ha rivelato che l’Ue ha speso 700.000 euro per sovvenzionare gruppi ambientalisti che facevano pressione per far approvare tutte le leggi verdi colpendo prima di tutto l’agricoltura. Ebbene ieri l’Istat ha rilevato che l’Italia in Europa è prima per valore aggiunto agricolo pari a 42,4 miliardi, con un incremento del 9%. Frans Timmermans con la legge sulla rinaturalizzazione - promossa dai lobbisti con i soldi dei contribuenti europei e dunque anche dei nostri agricoltori - voleva costringere soprattutto gli italiani a non coltivare mentre finanziava in Olanda, sempre con i soldi Ue, chi produce latte e carne sintetica. Se da ieri si possono mangiare le farine di larve - il via libera è stato osteggiato in commissione da Stefano Cavedagna per Ecr-Fdi - è «merito» di Timmermans. Contro cui interviene la delegazione italiana di Fratelli d’Italia-Ecr a Strasburgo - Carlo Fidanza, Stefano Procaccini, Pietro Fiocchi - unita nel dire: «Quello che sta emergendo è uno scandalo di proporzioni colossali. La Commissione deve fare immediata chiarezza. Se ciò che riporta la stampa è vero siamo di fronte», ha precisato Fidanza, «a un Timmermans gate: una gravissima interferenza sulle dinamiche democratiche del Parlamento e un utilizzo scandalosamente improprio da parte della Commissione Ue di risorse che avrebbero dovuto essere utilizzate a beneficio degli agricoltori». Procaccini aggiunge: «Bisogna capire se Bruxelles ha imposto politiche ambientali attraverso l’illegalità». E Fiocchi rincara: «È un Green gate orchestrato ai danni di famiglie e imprese». Stessi toni dalla delegazione della Lega: «Soldi degli europei per finanziare segretamente lobby a favore delle proprie stesse politiche? Sarebbe inaccettabile. È l’ennesima conferma di quanto questa Ue sia distante dalla gente e dai territori». Durissima la presa di posizione della Coldiretti che da sempre ha contrastato l’ideologia green di Timmermans. «Chiediamo che la Commissione europea faccia chiarezza. Per anni sono stati criminalizzati i produttori agricoli e i coltivatori diretti d’Europa come il male assoluto, erigendo alcune delle associazioni ambientaliste a giudici di un tribunale della storia che pretendeva di condannarli, in particolare quelli italiani. La verità è», sottolineano il presidente Ettore Prandini e il segretario generale di Coldiretti Vincenzo Gesmundo, «che abbiamo sempre avuto ragione nel sostenere che dietro il Green deal di Timmermans si nascondeva un’agenda politica a senso unico. Già dal 2021, Coldiretti è stata la prima e l’unica a denunciare l’imbroglio verde e come più volte dietro questo falso ambientalismo ci potesse essere anche la spinta molto forte da parte di multinazionali che hanno interessi economici come quello dei cibi fatti in laboratorio, su cui sta investendo una lobby di oligarchi multimiliardari». Dal Pse di cui Timmermans è stato e resta un esponente di spicco nessuna reazione così come a Strasburgo e a Roma del Pd. Da dentro la Commissione si è levata solo una flebile voce: quella del commissario al Bilancio e all’antifrode Piotr Serafin che ha definito «inaccettabili» i contratti di lobbying che promette di far finire subito.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.