2025-09-17
Franceschini soffia sul fuoco: «Destra pericolosa, ha disvalori»
Dario Franceschini (Imagoeconomica)
L’ex ministro dem: «La maggioranza solleva odio». Walter Verini (Pd): «Sconcertante».Con una lunga intervista a Repubblica, ieri anche l’ex ministro dem della Cultura, Dario Franceschini, ha alzato il livello dello scontro verbale tra destra e sinistra a proposito dell’uccisione negli Stati Uniti dell’attivista Maga Charlie Kirk, per mano di Tyler Robinson. «Vedo la strumentalizzazione dell’omicidio di Kirk. Chi ha esultato per la sua morte? Eppure in America come in Italia stanno additando l’opposizione come ispiratrice dell’odio e questo vittimismo serve a sua volta a sollevare odio». L’esponente Pd si è spinto oltre dicendo che a destra ci sono «disvalori evidenti» e nella fase finale della legislatura gli esponenti della maggioranza «potrebbero diventare pericolosi». «Hanno aspettato il potere e ne sono innamorati», ha dichiarato, «basta vedere la bulimia nelle nomine. Nella fase finale della legislatura se capiranno che vanno verso la sconfitta, potrebbero diventare pericolosi». Non solo, Franceschini ha detto di non temere una Capitol Hill italiana, ma è sicuro che i suoi avversari politici «faranno tutto quello che possono»: «Dobbiamo attrezzarci con la mobilitazione. Speriamo non serva».A correggere Franceschini ci pensa addirittura il compagno di partito e senatore Walter Verini, che sempre sul quotidiano di Largo Fochetti ragiona in modo diametralmente opposto: alcuni aspetti dell’intervista, a suo parere, «non sono affatto condivisibili, anzi sono politicamente sconcertanti»: «In questo momento, secondo me, serve l’esatto contrario di quello che dice Franceschini. Se questa destra radicalizza il suo agire anche da Palazzo Chigi, il Pd deve fare il contrario. Non deve pensare a un bipolarismo radicalizzato, come di fatto dice Franceschini. Il Pd si deve allargare, rompere la radicalizzazione».A mettere a nudo l’incoerenza del centrosinistra ci pensa l’editorialista Stefano Folli: «È opportuno ricordare che un’insegnante di filosofia dell’università di Roma, candidata dei 5 stelle alle elezioni regionali in Calabria e personaggio televisivo (Donatella Di Cesare, ndr), aveva chiosato la scomparsa della brigatista Barbara Balzerani con accenti commossi: “La tua rivoluzione è stata anche la mia”. Non ci sono state reazioni, salvo qualche battuta di maniera. In altre parole il lato oscuro della nostra società non andrebbe sottovalutato, a sinistra come a destra». Michele Serra invece non ha dubbi sulle responsabilità: «L’omicidio di Kirk può essere ricondotto al contesto di estremismo che il presidente Donald Trump e il suo movimento Maga hanno sempre aizzato, come scrive l’americano Scott Turow. Pensandola come lui, non vedo perché manifestarlo valga l’accusa piuttosto infamante di non dolersi abbastanza per un delitto politico al tempo stesso efferato e stupido, come tutti i delitti politici. Penso che il lugubre spirito censorio e l’intolleranza ideologica dell’estremismo woke [...] sia un pretesto gonfiato a dismisura dall’odio suprematista (bianco maschile cristiano) che ha portato Trump alla Casa Bianca».Sulla stessa falsariga, l’ex telegiornalista Rai, Dario Laruffa in un talk show televisivo su La7. « Kirk era un signore che diceva di essere contro l’aborto anche quando era necessario, ribadiva il diritto di portare le armi e quando su un aereo c’era un pilota nero bisognava chiedersi se fosse qualificato. Quindi sì alla condanna dell’omicidio, ma io sono fortemente contrario e in forte difficoltà di fronte queste affermazioni. Posso dirlo senza essere accusato essere accusato di essere il fiancheggiatore dell’assassino di Kirk?».
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