2020-03-17
Fontana e Bertolaso avviano il cantiere per il nuovo ospedale alla Fiera di Milano
Il consulente della Regione: «Faremo un lavoro straordinario». Il governatore assicura una soluzione rapida con fondi privati.L'obiettivo indicato a Guido Bertolaso è tanto chiaro quanto arduo: realizzare, in un pugno di giorni, un centro di terapia intensiva da 400 letti nella struttura, 12.000 metri quadrati, messa a disposizione dalla Fiera di Milano. Per guidare la battaglia più dura contro il coronavirus, il governatore della Lombardia Attilio Fontana ha deciso di rivolgersi all'ex capo della Protezione civile perché sa bene che è sempre stato l'uomo delle missioni impossibili. E Bertolaso, da medico oltre che per storia personale, non ha potuto che rispondere sì: «Sarà un ospedale importantissimo», ha spiegato, «che va assolutamente allestito in tempi brevi. Non servirà soltanto a Milano e al Nord, ma accoglierà pazienti anche dal resto d'Italia, nella previsione - si spera smentita - che il morbo sfondi al Sud».I capelli più bianchi rispetto al tempo in cui, una decina d'anni fa, un'indegna gogna mediatico-giudiziaria l'aveva costretto a lasciare il suo incarico, Bertolaso è sbarcato ieri mattina nel deserto dell'aeroporto di Fiumicino. Prima di decollare da Johannesburg, dov'era andato a trovare la figlia pediatra, e volontaria, aveva lanciato pochi tweet: «Come potevo non aderire alle richieste del presidente della Lombardia e dare una mano nell'epocale battaglia contro il Covid-19? Tutta la mia vita è stata dedicata ad aiutare chi è in difficoltà e a servire il mio Paese». Ieri ha aggiunto: «Sono qui in punta di piedi, darò una mano con il mio team e sono sicuro che riusciremo a fare un lavoro straordinario con la collaborazione della Protezione Civile e di tutte le forze migliori del Paese».Arrivato a Milano, l'ex capo della Protezione civile ha subito iniziato a studiare i dettagli tecnici dell'impresa che l'attende. Con Fontana e con l'assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, ha fatto un sopralluogo nel cantiere aperto nella vecchia Fiera, al Portello, dove poi s'è installato come avrebbe fatto in uno dei tanti campi umanitari che ha creato in Italia e in giro per il mondo. Chi lo conosce bene sostiene che anche venerdì 20 marzo, quando compirà 70 anni, il lavoro non si fermerà nemmeno per una bicchierata. Il costo dell'allestimento del centro sarà di 10 milioni di euro, cui si aggiungerà il prezzo delle apparecchiature, ma saranno coperti da privati. Fontana e Gallera sono convinti che Bertolaso possa avere i rapporti giusti per convincere aziende e governi stranieri a fornire gli apparecchi necessari per le 400 nuove postazioni di terapia intensiva, fondamentali per salvare la vita ai pazienti colpiti dalle gravi difficoltà respiratorie tipiche del Covid-19. Sono proprio i «respiratori», a mancare: come l'aria. Sulla loro disponibilità, oggi il governatore attende la risposta dal commissario all'emergenza, Domenico Arcuri. È una risposta cruciale, dopo che alcuni giorni fa la Protezione civile di Angelo Borrelli aveva dichiarato di non poter essere di grande aiuto. Venerdì scorso Fontana aveva chiesto ad Arcuri e a Borrelli «uno sforzo maggiore», annunciando che la Lombardia stava comunque cercando da sola i respiratori «in tutto il mondo, dalla Cina al Sudamerica». È stato a quel punto che Fontana ha giocato la carta Bertolaso. Il suo compenso sarà simbolico: un euro.Il governatore ieri ha mostrato ottimismo: «All'orizzonte», ha detto, «ci sono le condizioni per arrivare a una soluzione positiva e rapida». Anche Borrelli è parso più ottimista: ha detto che «sulle apparecchiature e sul personale sanitario stiamo risolvendo le cose». Il decreto-legge varato ieri mattina dal governo, del resto, prevede l'assunzione di medici e infermieri in tutta Italia. Poi ha aggiunto: «Stiamo lavorando anche per fornire alla Lombardia e alle altre Regioni i ventilatori per i posti di terapia intensiva». Gallera, intanto, continua a prepararsi al «piano B»: l'utilizzo delle aree dimesse negli ultimi anni da alcuni ospedali milanesi, dal San Carlo al Policlinico, per ricavare 192 nuovi posti-letto ordinari, di cui 90 disponibili in sette giorni. Il problema che ora anche Bertolaso si trova ad affrontare è l'angosciosa impennata dei ricoveri nelle terapie intensive. In febbraio, prima della scoperta del focolaio di Codogno, la Lombardia disponeva di 723 letti di rianimazione, dedicati a infartuati, a vittime di ictus e d'incidenti, o a pazienti operati. Non erano pochi, i letti, visto che tutte le altre Regioni giocano con numeri molto più bassi. Ma poi è scoppiata l'epidemia, e i ricoverati nelle rianimazioni lombarde hanno cominciato ad accumularsi: il 2 marzo erano 127, il 5 marzo erano 244, l'8 marzo erano 399, il 13 erano 655. Ieri sono ancora aumentati, a quota 823: sono 56 in più in 24 ore. I morti sono 1.420. Con uno sforzo titanico, nei primi dieci giorni di marzo la Regione è riuscita a creare 223 nuovi letti di rianimazione, arrivando a un totale di 946, e continua ad aggiungerne un po' per volta. Davanti all'ondata che cresce, però, nulla sembra bastare. È questa la situazione in cui Bertolaso arriva a Milano. Si spera nella sua esperienza. L'unico che sembra volergli remare contro è Marco Travaglio. Ieri il direttore del Fatto ha offerto due euro, il doppio del suo compenso simbolico, «per farlo stare a casa».
Emmanuel Macron (Getty Images). Nel riquadro Virginie Joron
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L'evento organizzato dal quotidiano La Verità per fare il punto sulle prospettive della transizione energetica. Sul palco con il direttore Maurizio Belpietro e il vicedirettore Giuliano Zulin, il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il presidente di Ascopiave Nicola Cecconato, il direttore Ingegneria e realizzazione di Progetto Terna Maria Rosaria Guarniere, l'Head of Esg Stakeholders & Just Transition Enel Maria Cristina Papetti, il Group Head of Soutainability Business Integration Generali Leonardo Meoli, il Project Engineering Director Barilla Nicola Perizzolo, il Group Quality & Soutainability Director BF Spa Marzia Ravanelli, il direttore generale di Renexia Riccardo Toto e il presidente di Generalfinance, Boconi University Professor of Corporate Finance Maurizio Dallocchio.
Kim Jong-un (Getty Images)