2024-06-14
Il flop del climatologo di Fazio: zero voti alle elezioni
Luca Mercalli, candidato al consiglio comunale di un borgo di 200 abitanti in Piemonte, si giustifica: «Sono un uomo scomodo».Lui è solito preconizzare apocalittiche catastrofi, più o meno imminenti, che dovrebbero scaturire dalla crisi climatica, ma di catastrofi per il momento ne ha vissuta una soltanto, del tutto estranea alle questioni ecologiche. La persona di cui stiamo parlando è il climatologo e divulgatore torinese Luca Mercalli, 58 anni, divenuto noto al grande pubblico soprattutto grazie alle sue partecipazioni alla trasmissione Che tempo che fa di Fabio Fazio, e il disastro di cui è recentemente rimasto vittima non è di carattere ambientale bensì elettorale. Mercalli aveva infatti deciso di candidarsi come consigliere comunale a Usseaux, un piccolo centro di meno di duecento abitanti appartenente alla città metropolitana di Torino e incluso tra i borghi più belli d’Italia, ma è riuscito nella formidabile impresa di prendere zero voti. Nonostante la fama mediatica del climatologo, dunque, non uno degli aventi diritto al voto ussesi ha ritenuto opportuno accordargli la propria preferenza. Non solo, la lista di cui Mercalli faceva parte, «Insieme per Usseaux», è andata malissimo, finendo addirittura più che doppiata dalla rivale «Usseaux nel cuore» (88 voti contro 39), che ha così eletto il nuovo sindaco, la sessantunenne Cristina Cappelletti. E pensare che la vicenda politica di Mercalli era iniziata con tutt’altre premesse. «Luca si è reso disponibile a supportarci in questo percorso portando il suo contributo per la formazione di una lista in grado di sviluppare nuove idee, buone pratiche e politiche di Alta Valle», affermava entusiasta lo scorso marzo l’ormai ex sindaco Andrea Ferretti, «e la sua grande esperienza ci permetterà di lavorare in relazione al cambiamento climatico, all’adattamento e all’ambiente nel contesto montano». Si è visto. Non meno fiducioso, del resto, appariva lo stesso Mercalli: «Usseaux è uno dei paesi dove più si è compresa la visione del futuro. È per questo che ho deciso di accettare la proposta di Ferretti e di portare il mio contributo alla squadra, nella speranza che Usseaux faccia da capofila di tutti i Comuni limitrofi per la valorizzazione del territorio». A Usseaux evidentemente hanno una visione del futuro alquanto distante da quella mercalliana. E se la neo sindaca Cappelletti esulta («Sono molto felice ed emozionata ma sento anche la responsabilità di questo esito»), il suo sfidante Alberto Sasso, designato da «Insieme per Usseaux» quale successore di Ferretti, mastica amaro. Mai, però, quanto Mercalli medesimo, che per giustificare la clamorosa débacle ha pensato bene di montare comunque in groppa al suo cavallo di battaglia: il clima. Già, se lui non ha rimediato lo straccio di un voto, la colpa sarebbe da attribuire alla scarsa sensibilità ambientale dei cittadini ussesi: «Il risultato mi ha sorpreso ma in fondo la diffidenza da parte di Usseaux nei miei confronti non è tanto diversa da quella che, in tutto il mondo, investe i temi ambientali», ha dichiarato a La Stampa, «volevo partire dal basso, dalla lotta al clima, ma a dettare l’agenda sull’ambiente non ci riescono António Guterres e Papa Francesco, figuriamoci io». Dopo questa professione di umiltà, Mercalli ha sfoderato un moto di orgoglio: «In passato i Verdi mi hanno proposto cariche politiche, anche a livelli più alti. E c’è pure chi mi voleva ministro». Addirittura. Parole, queste ultime, che autorizzano a temere che in futuro Mercalli intenda riprovarci, magari puntando al Parlamento. È difficile però, dopo il precedente di Usseaux, che qualcuno lo prenda ancora in considerazione. Politicamente parlando, ormai, il nome Mercalli fa pensare al fenomeno che, guarda caso, si misura tramite l’omonima scala: il terremoto.
Sergio Spadaro e Fabio De Pasquale (Imagoeconomica)
Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti (Imagoeconomica)